Movimento Antilega

Spigolature disUNITARIE


Il capogruppo leghista  Reguzzoni assente a Montecitorio per il festeggiamenti dell’Unità d’Italia si giustifica  dicendo che, essendo chiusi gli asili, è stato costretto a restare a casa con il figlio.Penso alle tante donne che sono costrette a rinunciare  ad  uno stipendio 20 volte inferiore a quello del leghista perché non sono in grado di pagare l’asilo a i propri figli.Ieri il leghista Salvini ha messo fuori  da palazzo Marino la sua scrivania per dimostrare di essere al lavoro, prendendosi la sua meritata dose di fischi.Forse i milanesi avrebbero preferito vedere Salvini presente alle 1421 (su 1.817 totali)  votazioni in consiglio comunale  che ha disertato in tre anni, diventando il politico meneghino più assenteista.Matteo Salvini stanco, dopo una lunga giornata di lavoro, ha pensato bene di mettersi a  distribuire adesivi del carroccio all’ingresso della galleria “Vittorio Emanuele” a Milano.Il “Vanna Marchi in camicia verde” è stato fatto  scappare con la sua bancarella da un gruppo consistente di persone con il tricolore al grido di”Viva l’Italia”. A Torino il Presidente della regione Roberto Cota non si è fatto vedere all’alzabandiera in piazza Castello.Bisognerebbe ricordare al governatore Cota che senza l’Unità del 1861  suo padre non sarebbe venuto dalla Puglia  a fare il militare in Piemonte, non avrebbe conosciuto la sua mamma e lui non sarebbe stato concepito. Per buona pace di tutti noi. A Milano durante il consiglio Regionale i leghisti escono dall’aula durante l’inno di Mameli e  vanno a prendersi un caffè.Panico per Renzo Bossi quando gli hanno detto “Ciao trota ci vediamo alla… buvette”Borghezio dice che preferisce il “Va pensiero” a questo inno “un po’ sfigatello”Tralasciando tutti i risvolti risorgimentali e verdiani del Nabucco dovremmo ricordare a Borghezio che il “Va Pensiero è un canto di “crudo lamento”, bellissimo e toccante che parla di patrie perdute cantato da un coro non propriamente espressione della cultura “celtica” Enrico Speroni afferma che l’inno di Mameli lo infastidisce.Io affermo che Enrico Speroni con le sue cravatte texane mi infastidisce. A Bergamo il presidente della provincia il leghista Pirovano è stato pesantemente contestato in un teatro.Pirovano aveva affermato in questi giorni che “l’unità non può essere imposta”. Peccato che un suo avo è stato uno dei mille garibaldini. Anche se… la campagna fu lunga, ” madre certa est” e padre…Il solito Borghezio afferma che quelli per i festeggiamenti dell’unità d’Italia sono soldi buttati.Ricordiamo che Borghezio è un fervido sponsorizzatore per un osservatorio congiunto europeo per la ricerca gli ufo. Forse spera che con questo ulteriore baraccone mangiasoldi sia finalmente trovata la prima popolazione verde dell’universo. A Brescia il leghista Gallizioli aveva affermato in questi giorni «Non ci saranno altri festeggiamenti se non ci sarà il federalismo» «l'Unità è a rischio» «Le genti del Nord si stanno identificando nella nazione padana».Ieri  milioni di persone con il tricolore nelle città e nei paesi  del nord e l’assenza degli straccetti verdi hanno dato al leghista la migliore risposta. Sempre Borghezio afferma che presto ci saranno due Italia e poi rassicura: “gli italiani saranno ottimi vicini, nei limiti cercheremo di avere i migliori rapporti possibili”A voi giudicare qual’è la peggiore minaccia. Passi per la secessione, ma i “migliori rapporti possibili” con Borghezio questo no!!!La Padania titola «Festeggiamo l’addio ai parassiti».Renzo Bossi terrorizzato si chiude in uno  sgabuzzino del Pirellone che ha scambiato per la buvette. A Varese un gruppo di patrioti ha messo un tricolore sul balcone della sede della lega nord.Questo non ha bisogno di commento. Un nuovo risorgimento può iniziare!VIVA L’ITALIA UNITA!!!