Movimento Antilega

leghista abusivista


Un altro leghista beccato con le mani nella marmellata. Una cosa di poco conto se vogliamo, ma nel giorno in cui Borghezio e gli altri leghisti si indignano (questa volta giustamente) per la promessa del loro vero capo (il bandanato ndr)  di bloccare la demolizione delle costruzioni abusive di Napoli questa piccola storia ci fornisce qualche interessante riflessione.Articolo da "Repubblica":Il Comune boccia l'immobile di Bernardini "Per noi abuso edilizio fino a nuova legge"Interviene il sindaco di Zola Predosa, ai raggi x la costruzione di un fabbricato di proprietà del leghista. La Cgil: "Non è un bel segnale". Pdl, Udc e Corticelli solidarizzano con Manesdi LUIGI SPEZIA
"In attesa dell'esito delle controversie, per il Comune rimane un abuso edilizio, sanabile solo se interverranno altri condoni", dice il sindaco di Zola Predosa Stefano Fiorini. Da un piccolo fabbricato di trenta metri quadrati in mezzo ai campi a un edificio di 12 metri per 8 su due piani: la cubatura di una villetta. Consiste in questo il presunto abuso edilizio al centro del contenzioso che va avanti da sette anni tra il Comune di Zola e il candidato sindaco di Lega Nord e Pdl, Manes Bernardini.La storia del fabbricato la ricostruisce il sindaco Fiorini. Bernardini e la sorella acquistano quei 30 metri nel 2000. Il Comune dà l'assenso prima ad un ampliamento del pergolato e poi alla costruzione di un bagno. La lite nasce nel 2004, dopo che i vigili si accorgono che i lavori stanno andando oltre la realizzazione di un servizio igienico: per loro, sta sorgendo una casa a due piani (ma Bernardini dice: "è meno che al grezzo"). Nel febbraio 2004, il Comune emette un'ordinanza di sospensione dei lavori. E Bernardini presenta, il 30 marzo 2004, la richiesta di condono.E' arrivata l'ordinanza di demolizione, ma il Tar l'ha annullata perché portava una data successiva a quella della richiesta di condono, rigettato dal Comune nel 2006. Allora Bernardini ha fatto ricorso al capo dello Stato e il caso è ancora sospeso. Bernardini presentò un altro ricorso al Tar, per contestare l'amministrazione che lo accusava di aver mentito sulla data della realizzazione dei lavori. Il Comune denunciò Manes anche alla Procura.Per il sindaco Fiorini, al di là del condono negato, resta aperta pure la partita dell'abitabilità di un fabbricato su un terreno agricolo, "al di fuori del piano regolatore del Comune". Per di più, in una zona di pregio.Le reazioni politiche. Per Gianluca Galletti, deputato dell'Udc, "la questione è davvero irrisoria, penso che Bernardini sia una brava persona". Per Franco Grillini, capolista dell'Idv, "l'abuso è uno schiaffo a coloro che non hanno villette con volumi da aumentare. Ha ragione Merola, la destra bolognese è inadatta a governare. Il contenzioso non è relativo all'abuso, che c'è stato, ma se sia condonabile o meno". Critico anche il Sunia, mentre per il coordinatore Pdl Fabio Garagnani si tratta di "una questione di lana caprina. Se questa è l'unica cosa che hanno trovato contro Bernardini, siamo tranquilli". L'identico concetto che aveva espresso lo stesso Bernardini. Infine, mentre il Pd preferisce non entrare nella questione ancora aperta, è caustico Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione: "Se non hanno almeno un abuso, non li mettono in lista".(12 maggio 2011)dal sito Repubblica edizione di Bologna