Movimento Antilega

LEZIONE DI... FUTURO!


Ci sono notizie piccole che meritano di essere raccontate, se non altro come auspicio per un futuro migliore rispetto a  quello che certa gente vorrebbe per il nostro paese. Un piccolo regalo di speranza dalle mani dei più giovani, che per una volta ancora si dimostrano migliori dei loro genitori. Lasciate da parte i “White Crhistmas” di Coccaglio, i cori negati di Ceresara, la xenofobia di Trenzano. Provate a dimenticare i leghisti inferociti nel consiglio Provinciale di Trento che chiedono il licenziamento degli addetti alle pulizie degli uffici consiliari in quanto islamici. Provate ad immaginare un paese del bergamasco, nella roccaforte leghista con un’amministrazione guidata da un esponente del carroccio, con gli adulti impegnati in una grottesca guerra a cambiare il cartello di ingresso, con la sinistra occupata a difendere il nome Italiano”Stezzano” e i leghisti a sostituire la scritta con il nome in dialetto “Steza’”.Immaginate gli studenti della scuola media di questo paese che elegge il “Consiglio Comunale dei ragazzi”. Stezzano è un paese di 12mila abitanti e ha una percentuale di stranieri che non supera l’8%. Su mille studenti nella scuola dell’obbligo 120 sono stranieri. Ora immaginate che questi ragazzini che si trovano ad emulare i loro genitori mettano da parte i pregiudizi, il razzismo e le diffidenze e votino i loro rappresentanti che porteranno la loro voce in consiglio comunale.Su sette componenti del “Consiglio comunale dei ragazzi” vengono eletti una argentina una marocchina, un albanese e David un 13enne nato in Italia da una famiglia ivoriana immigrata diversi anni fa. Quattro extracomunitari a rappresentare i ragazzi di Stezzano o Stezà. Per Chiara è tutto scontato e semplice «Per noi è facile, siamo tutti amici...». David N’doua, pelle scura, accento bergamasco è il nuovo baby-sindaco di Stezzano o Stezà, discuterà probabilmente in consiglio comunale di come i bambini vorrebbero la loro nuova scuola. Mentre la sua “collega”, il sindaco leghista, borbotta qualcosa sulle difficoltà dell’integrazione degli adulti, sulla clandestinità, sull’illegalità ed una mano anonima ha aggiunto al cartello la scritta “Stezà” per delimitare il territorio, i loro figli su quei banchi hanno incominciato a costruire la nuova Italia. Come è lontano Coccaglio. Buon 2010 ragazzi! che il futuro sia nelle vostre mani.