Creato da antilega il 15/04/2008

Movimento Antilega

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Buon compleanno Italia

Post n°280 pubblicato il 16 Marzo 2011 da antilega

 

In questi giorni ho avuto l’occasione di girare questa parte di Piemonte, questa piccola porzione d’Italia, questo territorio che qualcuno vorrebbe appartenesse ad una “nazione che non esiste”. Dappertutto, nei piccolissimi paesi come nei centri più grandi, tanti tricolori alle finestre, ai balconi. Non quelli istituzionali, ma quelli comprati spontaneamente nelle edicole, quelli rispolverati da vecchi bauli, quelli  tenuti gelosamente conservati nelle proprie case. E questo per rivendicare l’appartenenza ad una nazione che travalica i confini di queste valli, oltre la linea della pianura che si vede all’orizzonte, oltre gli egoismi di spregiudicati avventurieri che vorrebbero cancellare la nostra storia.

Ma non sono state le migliaia di tricolori, le festose vetrine con i colori della nostra bandiera a far nascere la mia riflessione quanto piuttosto quello che non c’era.

In nessun borgo, in nessuna cascina, ad alcun balcone compariva lo straccetto verde della padania, la “nazione che non esiste”.

E mi sono chiesto quale occasione migliore potrebbe avere un popolo oppresso per esprimere la propria voglia di libertà e  d’indipendenza se non la festa del proprio presunto oppressore.

Ed il mio pensiero l’ho rivolto a quei patrioti che a alla fine delle opere di Verdi con il teatro gremito di austriaci, lanciavano nella sala e sul palcoscenico volantini e coccarde tricolori al grido di "Viva Verdi, Viva l’Italia" .

Ho pensato ai balconi perennemente imbandierati di San Sebastian con i colori di Euskadi o ai vessilli tibetani coraggiosamente esposti a Lhasa.

Ma la differenza sostanziale è che la “nazione che non esiste” ha un popolo che non c’è. Ed è comprensibile il nervosismo che i leghisti hanno evidenziato in questi giorni. Un nervosismo che nasce dalla consapevolezza inespressa del fallimento del loro disegno. Saldamente ancorati alle poltrone romane hanno assistito inermi al tripudio di tricolori della loro gente. Si sono ritirati nervosamente dai luoghi dove suonava l’inno, si sono devotamente rivolti a San Patrizio il santo che aveva “romanizzato” le terre celtiche. Erano coscienti che da nessuna finestra se non da quelle del potere sarebbe comparso lo straccetto verde della “nazione che non c’è” a giustificare la loro esistenza.

Girando per questo piccolo lembo d’Italia ho trovato il passaggio di un  eroe dimenticato, di quelli che la storia mette da parte, di quelli che in silenzio fanno la storia. Lorenzo Valerio aveva poco più di trent’anni quando insieme a Michele Novaro nella sua casa ascoltò per la prima volta quel inno che l’amico Goffredo aveva inviato da Genova. Era il “canto degli Italiani” che lo stesso Novaro avrebbe musicato. Era l’inno nel quale ancora oggi ci riconosciamo, l’inno dal quale scappano i rinnegati in camicia verde. Quel gruppo di poco più che trentenni,  che nel 1847  stava disegnando la nuova Italia, sono certo l’abbia cantato e provato con l’ardore e la gioia di chi sta costruendo un sogno.  Dopo 150 anni quella nenia triste sofferta, quasi sussurrata,  regalataci da Benigni, è stato forse l’emblema di un sogno che stanno cercando di rubarci.

Ho girato per i paesi, per i borghi di questa piccola parte d’Italia e ho preso linfa dai tricolori esposti alle finestre, sui tetti delle cascine,  mi sono inebriato del vuoto dello straccetto verde della “nazione che non esiste” e ho capito che c’è ancora tempo per la speranza.

Ci sono ancora oggi persone che si sforzano di costruire la nuova Italia. L’altro giorno sulla spiaggia di Lampedusa centinaia di giovani rivendicavano il diritto ad un’Italia “colorata” proiettata verso l’Europa, in contrapposizione all’Italia egoista e chiusa che vorrebbero i leghisti e di nuovi fascisti. E questo avveniva nella stessa Sicilia dove Lorenzo Valerio piemontese di nascita , Italiano per vocazione, morì.

E’ tempo per un nuovo Risorgimento.

Dedicato a tutti quelli che credono che questo possa avvenire e che hanno il coraggio di non arrendersi e di continuare ad indignarsi.

Ai nostri amici!

Buon compleanno Italia!!!

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Commenti al Post:
pippi25071958
pippi25071958 il 16/03/11 alle 17:15 via WEB
I have a dream! Anch'io ho un sogno...di vivere in Paese progressista, di un Paese che istruisce e non denuncia, di medici che curino e non denuncino. Hai ragione caro amico mio, son scomparsi nella nebbia della Val Padana gli straccetti verdi, a rumoreggiare nelle Sedi istituzionali delle Regioni, abbandonando le aule al momento dell'Inno...son contenta che l'abbiano fatto avrebbero insozzato come loro solito, un anniversario si tanto importante
 
 
antilega
antilega il 16/03/11 alle 17:24 via WEB
Cara amica, qui in Piemonte straccetti verdi non ne ho mai visti. La "nazione che non c'è" non ha popolo ma solo squallidi affaristi che utilizzano le paure della gente per sistemare i loro sederi su comode poltrone. W L'ITALIA!!!
 
paperino61to
paperino61to il 16/03/11 alle 17:24 via WEB
concordo con il commento sopra, troppo bello vivere in un paese dove il sogno diventa realtà ma questo dipende solo da noi. ricordare a chi li vota che se giurano sulla Costituzione sono Italiani e non padani, altrimenti fuori dalle scatole..
 
giuseppe.teobaldelli
giuseppe.teobaldelli il 17/03/11 alle 21:45 via WEB
E' così, anche sul mio balcone (dove al tempo del 'Ventennio' parlava il capo dei fascisti locali)oggi ho issato e ha SVENTOLATO LA BANDIERA TRICOLORE, purtroppo sotto la pioggia, ma forse è meglio così, era più commovente vederla colorare il cielo grigio con i nostri festosi colori bianco-rosso-verde. Il fatto che esista l'Italia lo dice la storia; altre nazioni in Italia non ve ne sono. Auguri di Buon "150° dell'Unità d'Italia". Saluti, Giuseppe Teobaldelli Teo de Baldus Maceratensis
 
superstarsuper
superstarsuper il 17/03/11 alle 21:47 via WEB
buon compleanno Italia!
 
Il.Conte.Rosso
Il.Conte.Rosso il 18/03/11 alle 10:22 via WEB
L'Italia in quanto ideale accoglie chiunque ...ma ricordate bene ...non contro ,ma per costruire nei fatti quell'ideale per cui morirono i carbonari,i mazziniani,gli attentori anarchici come Orsini,i repubblicani,gli unitaristi lealisti,i monarchici liberali,gli studenti toscani,i fanti piemontesi,i bersaglieri lombardi,i garibaldini bresciani e bergamaschi e tutti i garibaldini meridionali che sognavano il riscatto sociale.In ogni Rivoluzione comme nel Risorgimento le spinte ideali e la "realpolitik" vanno in una certa direzione tra errori,orrori,contraddizioni,delusioni che spesso si allonatano dall'ideale iniziale e sognato.Cosi' fu anche per L'Italia.Per questo ieri ho esposto il mio tricolore e lo faccio da anni.Per i fascisti che lo deturparono con un Impero di cartapesta,per i democristiani che lo rispettavano ipocritamente credendo piu' nel Papa che nel Presidente della Repubblica,per i comunisti che preferivano le rosse bandiere dell'Internazionale e deridavano il Risorgimento fino a ieri sera come si trattadsse di una macchietta da nostalgici,per i profittatori del secondo dopoguerra (troppi) diventati partigiani all'improvviso dopo essere stati i lacche' dei gerarchi,per i patrioti del 2011 che sventolano il tricolore solo per essere contro chi lo disprezza,per chi inventa una nazione senza popolo come la Padania senza sapere che la Padania esiste davvero ed è il nome dato a quelle terre da secoli bagnate la Po e ripreso da un grande italiano come Cesare Zavattini.Italia è per tutti...anche per chi ancora non l'ha capito o finge di aver capito la profondita' di questa identita',non solo per chi ci è amico.Rileggete la storia del Risorgimento e vi accorgerete che il piu' grande nemico da abbattere è l'ignoranza della storia e non con ottuse contrapposizioni.Grazie.Buon compleanno all'Italia e a voi.
 
sarnodgl1
sarnodgl1 il 18/03/11 alle 17:31 via WEB
Complimenti all'autore dell'articolo,era ora che si dicesse come stanno veramente le cose,sono d'accordo su tutto,bisogna continuamente controbbatere la Lega con la forza delle idee democratiche(e meno male che abbiamo un "grande" presidente della Repubblica che tiene testa con forza e dignità)ai dispettucci da asilo infantile della Lega che dimostra immaturita',egoismo,banali sceneggiate(vedi l'apolla con l'acqua del Po o la maglietta anti Islam).Il nuovo Risorgimento purtroppo bisogna farlo contro i nostri stessi fratelli d'Italia,roba da far rivoltare nella tomba i Padri del primo Risorgimento e seplicemente vergognoso. BUON COMPLEANNO ITALIA! ONORE E MERITO AL NOSTRO PRESIDENTE GIORGIO NAPOLITANO!VIVA LA BANDIERA TRICOLORE!
 
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