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Il "paradiso di Bossi"

Post n°266 pubblicato il 08 Febbraio 2011 da antilega

E’ arrivato l’epilogo giudiziario di una vicenda che avevamo abbondantemente trattato sei anni fa sul nostro sito. Una storia di ordinaria speculazione targata lega con l’appoggio dell’allora governatore della Carinzia, Jorg Haider, leader dell’estrema destra austriaca e amico di Bossi. L’ex parlamentare della lega ed ex presidente del consiglio regionale del Veneto è stato condannato a due anni e tre mesi di reclusione per bancarotta fraudolenta nell’affare che avrebbe portato alla costruzione in Croazia di quello che era stato definito il “paradiso di Bossi”.

Riportiamo l’articolo presente sul nostro sito per ricordare nel dettaglio la vicenda.

 

Ceit: una storia tutta padana

Vi proponiamo una storia particolare, crediamo educativa perchè vuole fare riflettere sul connubio affari e politica. Interessante perchè i protagonisti sono gli stessi che professano da anni l'appartenenza alla "razza eletta" si ergono a paladini della moralità e censori degli altrui vizi. La storia inizia a giugno 2000. La Kemco si impegna a costruire in Istria, ad Umago-Salvore un villaggio turistico per 100 milioni di marchi. Il finanziamento è garantito dall'austriaca Hypo bank(il piu' grosso istituto di credito della Carinzia di Jorg Haider,il braccio finanziario del discusso governatore, che ne e' socio di maggioranza).

La Kemco è controllata per il 100% dalla Ceit, una srl di Montegotto Terme (Padova). Fra i 114 azionisti ci sono alcuni nomi noti: la moglie di Umberto Bossi, Manuela Marrone, il presidente del gruppo Lega Nord Padania alla Camera, Giancarlo Pagliarini, il segretario amministrativo della Lega Nord Eduard Ballaman, oltre al senatore Massimo Dolazza e ai deputati Diego Alborghetti, Piergiorgio Martinelli, Flavio Rodeghiero, Daniela Santandrea, Stefano Stefani, presidente del partito, Silvestro Terzi e Maurizio Balocchi, tesoriere del partito.Stefani e Balocchi figurano anche nel consiglio di amministrazione. Proprio il tesoriere della Lega è la mente dell' affare, insieme al presidente del consiglio regionale del Veneto Enrico Cavaliere, leghista e a sua volta azionista della Ceit.Nella lista dei soci compare, per esempio, il nome di Graziano Bonardelli, ma anche quello del sindaco di Acqui Bernardino Bosio, del consigliere della Regione Piemonte Oreste Rossi, e di Romano Lazzari, segretario provinciale della Lega di Chi avari. Erano della partita pure i deputati Domenico Comino e Mario Barral, che però, dopo aver lasciato la Lega per fondare l' Ape (Autonomisti per l' Europa) sono usciti anche dall' affare.
Alla scadenza le banche chiedono la restituzione dei prestiti, e i nostri imprenditori non trovano altra soluzione che chiedere un'altro finanziamento alla stessa banca per restituire con un consistente ritardo il primo prestito.
L’avvocato della banca in Croazia, Goran Veljovic, dichiara al Corriere della sera: «A un certo punto ci siamo accorti che i nuovi mutui che ci venivano chiesti servivano soltanto a pagare i vecchi».
Risultato: per i leghisti nessuna perdita di soldi (pochi quelli investiti nelle quote della società) ma si registra l'allontanamento di un alleato politico che i media vicini al carroccio avevano incensato per anni.
Infatti Hider, intervistato dal quotidiano croato Vecernjj List, ha bollato con disprezzo e sarcasmo l'investimento leghista in Croazia.
Lo ha giudicato una classica patacca e ha dileggiato Bossi come il capo di una banda di imbroglioni all'assalto delle spiagge croate.
Praticamente ha dato del "terrone" al capo dei padani "mitteleuropei".
La banca di Haider esercita il suo diritto di rivalsa confiscando le proprietà dello Skipper Residence, ormai quasi completato.
A gennaio 2001la Corte Superiore di Zagabria da via libera alla vendita all'asta del «paradiso di Bossi», che di fatto viene «sequestrato». L'asta, i cui termini dovrebbero essere disposti tra breve, era motivata dal fatto che la banca di Kalgenfurt, avvalendosi di una clausola contrattuale cosiddetta d'«inaffidabilità e non gradimento del debitore», aveva considerato morosa la Ceit per il fatto che questa aveva pagato con ritardo alcune rate del mutuo.

Ad aprile 2003 La Ceit fallisce e la lega nord fa pressione sul ministro degli Esteri, Franco Frattini, perché la Farnesina si attivi per aprire un canale di conciliazione tra i politici croati, i banchieri austriaci e gli investitori italiani della Ceit. L’attenzione è concentrata sul primo lotto di 180 appartamenti già realizzati, sul quale la Hypo Alpe Adria Bank, la banca che ha finanziato la Ceit, si è rivalsa dopo l’inchiesta sulle presunte tangenti e dopo la revoca dei crediti per «inaffidabilità e non gradimento del debitore».

All'inizio del 2004 Il fallimento di Ceit, l’immobiliare targata Lega, è già stato benedetto da una sentenza del tribunale di Padova il 25 marzo scorso. Il curatore di quel crac, il ragioniere commercialista Flavio Tullio, vuole capire dove siano andati a finire i soldi, 10 miliardi di vecchie lire

A maggio del 2004 la Procura di Padova apre
formalmente un’inchiesta sul crac della società Ceit,sulla base della relazione depositata dal curatore fallimentare Flavio Tullio il magistrato,in attesa delle valutazioni su ipotetici reati societari, ha individuato l’ipotesi della truffa e nei panni dell’indagato c’è l’amministratore della Ceit, il prof. Sebastiano Cacciaguerra, docente all’Università di Udine.A innescare l’inchiesta è stata la denuncia di tredici imprenditori padovani e veneziani, un tempo vicini alla Lega Nord.

A luglio 2004 il pubblico Ministro Paolo Luca invia dieci avvisi di garanzia a esponenti della "Ceit srl" , l'indagine riguarda la sparizione dalle casse dell'azienda di oltre due miliardi delle vecchie lire.
Ricevono l'informazione di garanzia alcuni esponenti di spicco del Carroccio, tra loro il sottosegretario agli Interni Maurizio Balocchi, il presidente del Consiglio regionale del Veneto Enrico Cavaliere e l'Onorevole Stefano Stefani.
L'ipotesi di reato è bancarotta fraudolenta per distrazione e falso, gli inquirenti stanno indagando sui bilanci della società, con un occhio particolare alla sparizione di fondi durante i lavori che l'azienda svolse in Croazia

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Commenti al Post:
estralarge
estralarge il 08/02/11 alle 14:27 via WEB
La vicenda giudiziaria è complessa, e non voglio entrarci dentro....ma il secessionista Bossi, si comporta come un faccendiere....la parentopoli, ammanicamenti con la destra dura, ruberie a quattro mani..... ecco doveva voleva andare Bossi! E la pancia leghista gli consente tutto questo?, credo di no! Se solo sapessero, per chi hanno tirato il carro per tutti questi anni
 
forum.jh
forum.jh il 08/02/11 alle 23:49 via WEB
Vogliamo finirla di coinvolgere sempre Haider? Sembra abbia lui la colpa di tutto. Diciamo piuttosto che i cosiddetti managers sono soltanto degli incompetenti per non dire altro! Dimentichiamo forse cosa ha detto il povero Jörg pochi giorni prima del suo assassinio riguardo le banche?
 
 
antilega
antilega il 09/02/11 alle 16:18 via WEB
Haider in questo caso (e mi sembra che l'articolo sia chiaro al riguardo)non è risultato coinvolto nell'affare sporco della lega. Ma il leader dell'estrema destra austriaca è risultato indirettamente colpito in quanto la sua banca aveva fornito le risorse finanziarie per la speculazione. C'èpiù che altro da chiedersi come mai la lega ed il manipolo di imbroglioni si sia rivolto alla banca dell'amico di Bossi!!! Siparla di bancarotta fraudolenta e più che incompetenza si ravvisa il dolo!
 
   
forum.jh
forum.jh il 10/02/11 alle 00:40 via WEB
Ci mancherebbe altro che risulti coinvolto, evitiamo semplicemente di tirarlo sempre in ballo con la storia della Hypo. Comunque, per essere precisi, Haider non era il leader dell'estrema destra austriaca e mi sembra evidente data l'esistenza del suo partito, il BZÖ. La banca non era sua, non era mica un banchiere. Ed infine non è mai stato amico di Bossi.
 
     
antilega
antilega il 10/02/11 alle 21:46 via WEB
Ti consiglio gli utlimi articoli del sole24ore http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2010-09-10/giallo-banca-hypo-alpeadria-162352_PRN.shtml Sui rapporti fra Haider e l'"amico" Bossi prova a digitare su un motore di ricerca il "carroccio rossonero".
 
     
forum.jh
forum.jh il 10/02/11 alle 22:20 via WEB
A me non consigli proprio niente, io vivo qui in Carinzia e le cose le so molto meglio sia di te che del "Verbo" Il sole 24ORE! Il signor autore dell'articolo scrivendo "Jorg Haider, governatore della Carinzia tra il 1989 e il 1991 e poi dal 1999 al 2008, anno in cui è morto in un incidente stradale in stato di ebbrezza, quando era leader del partito austriaco di destra estrema, conosciuto per un forte atteggiamento xenofobo", dimostra non solo di non sapere niente ma anche di non capire niente, per non parlare di tutto il resto! E per quanto riguarda il carroccio rossonero, quello che non sa neanche scrivere il nome di Haider correttamente? E per tua informazione ne è passata di acqua sotto i ponti dal 1999! Ripeto, in Italia avete mai sentito parlare del BZÖ? Del resto la verità non cambia di sicuro perchè i "Verbi" la vogliono cambiare, i soliti italiani arroganti ed insipienti che sanno solo blaterare di cose che non sanno e che non hanno nessuna voglia di imparare!
 
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