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Che fosse in atto un pericoloso avvicinamento fra la lega ed il Pd era nell’aria da tempo e noi l’avevamo più volte sottolineato. Ultimamente la stessa Concita De Gregorio aveva fatto da sponda al suo segretario decretando, di fatto, come unica priorità del maggiore partito di sinistra l’abbattimento di Berlusconi anche attraverso una legittimazione della lega come forza politica con la quale dialogare. Prove di intesa si erano avute con la ventilata proposta di Chiamparino di fondare un partito di sinistra del nord o con l’astensione dello stesso PD alla votazione del famigerato federalismo demaniale la cui approvazione, con l’aiuto del’IDV, era risultata in definitiva una salutare stampella per un governo sull’orlo della crisi. Ma oggi Bersani è uscito allo scoperto e in un’intervista al quotidiano leghista “La padania” ha offerto piena collaborazione alla lega per il varo del federalismo. Vola basso il buon Bersani e mettendo in guardia la lega da Berlusconi promette “Va anche bene che il Governo rimanga nell'ambito del centrodestra. Assicureremo un'opposizione propositiva”. Insomma non la… feroce e determinata opposizione che ha caratterizzato la politica del PD in questi anni. Saranno sicuramente rassicurati tutti quelli che si riconoscono nei valori della sinistra e che vedono il PD piegato ad un consociativismo pericoloso con il peggiore partito della destra italiana. Mettevamo in guardia su questa radicalizzazione delle posizioni di una certa sinistra che arroccata su un antiberlusconismo esasperato ha perso di vista la propria identità ed è diventata miope sul problema lega. E così si passa dalla “lega costola della sinistra” di dalemiana memoria alla gravissima affermazione dello stesso Bersani che nell’intervista arriva ad affermare "So che la Lega non è razzista". Si arriva così a svendere la dignità di milioni donne e uomini di sinistra che continuano a credere che non vada assolutamente bene che il Governo rimanga nell’ambito del centro destra e che non sia possibile dialogare con un partito xenofobo, razzista che ha come unico obiettivo la disgregazione dell’Unità d’Italia. Persino In Algeria le lega è vista come appartenente all’estrema destra razzista ma Bersani non se n’è accorto. Il popolo della sinistra si merita altri leader ed un’altra Italia. Bersani in questi anni è stato troppo attaccato al buco della serratura di villa Grazioli ed è stato distolto da quello che la lega e Berlusconi hanno fatto all’Italia. Abbiamo detto che un’Italia senza Berlusconi sarebbe (e sarà) senza dubbio migliore, ma un’Italia moderna proiettata verso l’Europa non può prescindere dall’isolamento politico della lega. Possiamo aggiungere che un’Italia moderna e la stessa sinistra possono fare sicuramente a meno di Bersani |
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