Io ci sono, e tu?

Vaffanculo! Tutto quello che non posso dire in una banale relazione mensile


Assistenzialismo e paraculaggine verso  autoaffermazione consapevole e responsabile
Cantiamo tutti Imagine di Jonn Lennon e ricordiamo con esultanza JFK. A cosa serve se poi nella massa continuiamo a fingere che il nostro piccolo operato non potrà nulla contro i grandi e potenti. Ma lo stato da chi è fatto! Siamo o non siamo noi? Continuiamo a pensare che sia lo stato a doverci garantire dei diritti e sono daccordo, ma non quando io stesso non ho voglia di garanzie per me stesso, solo quando sono nell'impossibilità temporanea di arrivarci.
Nel mio piccolo: Vaffanculo! Vaffanculo a tutti i politici che interferisocno alimentando la cultura dell'assistenzialismo. Vaffanculo ogni volta che si intromettono col solo scopo di aumentare la loro visibilità e diffondere un immagine della loro potenza. Beh! se siete così potenti perchè non li risolvete davvero i problemi delle famiglie, la casa, il lavoro, le cure mediche, la spesa alimentare, le bollette, la scuola per i figli, i loro vestiti, gli asili fuori orario.
Bene, se non siete in grado di fare qualcosa di concreto fatevi da parte e non continuate ad alimentare le illusioni (leggasi rompere le palle) di gente che con estrema semplicità (leggasi audace paraculaggine dettata dalla bassa condizione socioculturale) si fida e si affida (a peso morto) alle vostre chiacchiere, alla facilità con cui alzate il telefono per impartire ordini (minacciare, ops: consigliare!), a chi sta davvero lavorando per tutelare i diritti di quelle stesse persone (sempre gli stessi poveracci poco istruiti e fomentati ed ancor di più disorientati), consapevoli che nè voi nè l'altro può molto rispetto al tipo di aiuto che intendete voi (le illusioni e le vane promesse). Eppure le persone che voi intralciate sanno che per cambiare qualcosa occorre che cambi la cultura, che le persone non riestino in una attesa messianica a sperare che qualcosa cambi nella loro vita mentre loro continuano ad essere le vittime privilegiate di un atroce destino, che voi non dovreste più interferire e che dovreste dire alle persone di rivolgersi a chi già sta facendo per loro piuttosto che lasciar credere nella votsra onnipotenza su tutto frammentando ed ostacolando costantemente un già duro lavoro. Bene caro consigliere, assessore, presidente di municipio o qualunque altro ruolo di volta in volta tu incarni, cosa vogliamo fare? Su quale binario ci vogliamo incontrare? Le persone possono essere così: Automi sognanti (leggasi illusi e disillusi)
Oppure così: liberi di scegliere di andare avanti ed emanciparsi.Perciò fatti da parte e comincia a lavorare sul serio! Sporcati le mani e vieni tra i servizi a vedere cosa fanno le persone che intralci. Parla con noi e con gli altri, leggiti tutte quelle belle relazioni che a fine mese ti produciamo, presta attenzione alle osservazioni conclusive ricche di suggerimenti su come dovrebbero cambiare le cose perchè tutto funzioni meglio e dove non ti è chiaro scomodati a domandare, anche indagare se preferisci, piuttosto che fantasticare qualche pigrizia o malaffare ed intervenire perfidamente. Quando verrai troverai tanto di quel da fare che nemmeno la tua fantasia più recondita potrebbe immaginarlo e capirai che ogni tanto l'onnipotenza va messa da parte e che il libero arbitrio non è "vieni ti risolvo io la faccenda" piuttosto è accettare anche che l'altro debba decidere per se stesso.