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Post N° 47


Sapelli.     La crisi ha ragioni sue, intrinseche alla globalizzazione. Però di certo negli ultimi vent’anni c’è stato un colossale trasferimento di ricchezza dal profitto alla rendita. Dal capitale che viene investito a quello che produce capitale. I profitti delle imprese sono saliti alle stelle, i salari dei lavoratori sono scesi. Ma soprattutto c’è stato il silenzio del lavoro, anche come oggetto di studio: non è più uscito un libro serio sul tema. Un tempo il lavoro era una metafisica. C’era un’ontologia, c’era un’antropologia fondata sul lavoro... Negli ultimi anni è venuta meno.   Perché, secondo voi?