Antonella Cimaglia

QUEL CHE RIMANE

Mille e più primavere s’affacciano tra i rami,
in mezzo a questo niente...
Sento i rintocchi delle campane delle sei,
e vedo pregare tanta gente.

Frammenti di utopia volano nel cielo,
in mezzo a questo deserto recintato...
Sento il peso della croce che porto,
e ripenso al mio vestito a festa, mai indossato.

Qui... solo il miraggio dell’asfalto,
in mezzo a questo vuoto...
Mi lascio ingannare sfogliando petali di margherita.
Temperando il vino con l’acqua, prendendo appunti con la matita.

IL CANTO DELLE CICALE

Sulla bilancia ho pesato
fumo e pensieri,
ombre e mezzi vuoti bicchieri.
Ed emozioni che ho provato.

Ho pesato noia e sale,
e dosato tempo e caviale.
Rumori e pietre urlanti,
e rime sempre più assordanti.

Sulla bilancia ho pesato
anni e carta velina,
lacci e adrenalina.
E fotografie che avevo dimenticato.

Ho pesato aria e Giove,
e dosato un albero e un altrove.
Ma mai parole che ho cantato.
Ma mai canzoni che ho ascoltato...

T’AMO

T’amavo quando ancora non ti conoscevo,
quando ancora non eri cigno,
né vento, né fuoco.

T’amavo quando ancora non ti appartenevo,
quando ancora non eri conchiglia,
né ghiaccio, né terra.

T’amavo quando ancora non lo sapevo,
quando ancora non eri girasole,
né acqua, né fango.

T’amavo quando ancora non t’aspettavo,
quando ancora non eri cometa,
né aria, né respiro.

Quando ancora io... Non ero filo d’erba,
né pietra, né incompleta...

Funambolo

Non basterà la mia caducità,
e il latrato del mare,
a rendere la tua abilità,
dolore da abbandonare.
Camminando su questo filo spinato,
dove tutto è destinato...
Mi sembra di restare in equilibrio, 
con l'anima tesa al cielo,
e gli occhi persi nel vuoto.
Non basterà la tua destrezza,
e il sibilo del vento,
a placare la paura dell'altezza,
quando l'amore diventa addestramento.
In questo spettacolo di strada,
la gente con un ghigno lancia
la sua spada.
E cadi spietatamente al suolo,
ad accoglierti il mio lenzuolo.

Rinuncia

Così lo lasciai andare,
lasciai che passasse il tempo,
senza lottare,
fino a quando i ricordi,
cessano di esistere.

Così aspettai che smettesse di piovere,
mentre il sole era alto nel cielo.
Senza fare nulla,
senza più dirgli una parola.

Imparai a non farmi più domande,
e imparai a non cercare più risposte.
Anche con il vento tra i capelli,
da allora, mi sono sentita sempre sola.

Così nella vita, mancai
a un appuntamento importante.
Avrei voluto tanto dirgli, che da piccola...
il mio sogno era fare la cantante.

E così lo lasciai andare,
alla ricerca della sua felicità.
Senza mai nulla ostacolare.
Senza mai pensare... Chissà.