Sogni in qwerty

Tempo saccente che ha sempre ragione.


 Domani sarà un giorno importante, ma questo è un pronostico forse molto stupido e comunque troppo facile. Non potrebbe non esserlo, perché irripetibile nella sua unicità, e perché imprevedibile. Perché ciascuno avrà il suo, diverso da tutti gli altri. Ma  questo domani, avrò  un motivo in più per ricordarlo fra 10 anni, fissato sul mio blog come un disegno rupestre di 10 mila anni fa. Diecimila anni  passeranno in pochi anni, forse meno di dieci. Chissà  se il blog di LIBERO esisterà ancora tra dieci anni; se io ricorderò ancora la mia password; se ci sarò, se ci sarà il mondo.Questo gioco che fa il tempo non mi diverte più;  lui che arriva ignoto tornando dal passato; che sfugge tra le dita e all’improvviso mi ritrovo “grande” fuori e dentro più stanco, a manovrare la vela, col vento che rinforza.Tempo che accelera e ritarda senza un regola apparente che mi trovi d’accordo; che si ferma quando dovrebbe correre veloce verso nuove albe; tempo saccente che ha sempre ragione, che manda tutto in frantumi e butta via i pezzi. Tempo condannato a restare solo, lui unico saggio a ricordare tutto il passato; passato inutilmente Antonio Facchiano.