Sogni in qwerty

Odio il mare


O meglio , odio la spiaggiaOdio il mare, o meglio la spiaggia, con la sabbia che si attacca pervicace e molesta e si intrufola in tutti i miei buchi corporali e mi fa sentire sporco.Odio il sale che mi pizzica la pelle, e il sole che mi ustiona, e  il sudore che mi fa puzzare.Odio bruciarmi i piedi quando mio malgrado devo camminare scalzo sulla sabbia bollente.Odio con tutte le mie forze il traffico del rientro, e il caldo tollerato sulla spiaggia solo per una umana debolezza, ingenua e comprensibile illusione psico-meteo-sensoriale.Odio le scottature che ora sono fastidiose e fra trent’anni possono trasformarsi in melanoma.Odio parimenti le malefiche creme, oleose e invadenti, che dovrebbero proteggermi e invece mi rendono solo più nervoso e aumentano la magnetica adesione della sabbia alla mia pelle.Odio il riposo che sulla spiaggia è un miraggio irraggiungibile, spot pubblicitario falso e menzognero, come l’oasi nel deserto. Odio la speculazione edilizia e commerciale sulle nostre spiagge, impunita e senza fine. Odio chi rompe bottiglie di vetro là dove si cammina scalzi, e non ripulisce fino all’ultima scheggia. Odio l’inquinamento del mare, causa ed effetto di tutto questo.Odio anche la tristezza che mi prende qualche volta, davanti al tramonto, in onda ogni sera lì sull’orizzonte senza paraventi e senza scuse.Odio tutto ciò nella maniera più inutile e sterile che sia possibile, perchè anche quest’anno sono qui a godermi la brezza marina, e sono qui come ogni anno, perché i piccoli si divertono, almeno non respirano lo smog della città, e il sole li fa crescere, e qui gli torna l’appetito, e fanno un po’ di colori sulle guance pallide da città, e vederli ridere felici rilassa lo stress accumulato e ripaga di tutte le scottature che cerco di evitare alla mia pelle fototipo nordico.   Odierei  allo stesso modo e per motivi simili anche la campagna e la montagna.Sono io che ho qualche problema!!! Antonio Facchiano