Ognuno pensa di suonare la SUA propria musica, e invece forse non siamo altro che campane, che risuonano sulle frequenze e sui ritmi dei martelli che altri manovrano. Me ne accorgo sulla mia pelle, quando arriva l'autunno inoltrato, e le nuvole fanno grigio il tempo. Per carità, non nego che sia uno spettacolo favoloso vedere le foglie danzare valzer vorticosi; vedere gli alberi che si ergono come scheletri spogli, e sai già che tra 4 mesi saranno di nuovo miracolosamente gonfi di foglie verdi.E' bello vedere le nubi scure che addensano temporali, e fulmini cadere da qualche parte nelle vicinanze, e tuoni rimbombare contro i palazzi ... ma tutto questo risuona anche dentro il mio cervello e nelle mie viscere, nel mio umore, nel mio stato d'animo.E ora Fowler e Christakis sul numero del 4 Dicembre del British Medical Journal pubblicano uno studio in cui dimostrano che la gioia è contagiosa. La felicità sarebbe dunque contagiosa come gli sbadigli. Vedi un tuo vicino felice ... e un senso di felicità prende anche te.Stupendo! Se è vero, è davvero stupendo.Del resto essere animali sociali forse vuol dire proprio questo. Se l'individuo si intristisce, poi si intristisce anche la società; se l'individuo è felice, anche la società lo sente. E viceversa, se la società si incupisce, poi annerisce anche l’individuo. Se la società è sana e forte, anche l’individuo ne acquisisce salute e forza. E dunque forse è proprio vero che ognuno inconsapevolmente risuona sulle frequenze della musica che gli suona intorno. E’ bene sapere che la nostra fisiologia funziona così, perché, d'altro canto, ogni musica che sta sul suo leggìo può essere interpretata fedelmente oppure con accenti e toni diversi, con guizzi e crome che non sono scritti. Ognuno crede di suonare la SUA propria musica, e invece forse siamo corde di violino, che risuonano sulle frequenze dell’aria che tira, della moda che va e del cibo che mangiamo. Antonio Facchiano
Fisiologiche risonanze
Ognuno pensa di suonare la SUA propria musica, e invece forse non siamo altro che campane, che risuonano sulle frequenze e sui ritmi dei martelli che altri manovrano. Me ne accorgo sulla mia pelle, quando arriva l'autunno inoltrato, e le nuvole fanno grigio il tempo. Per carità, non nego che sia uno spettacolo favoloso vedere le foglie danzare valzer vorticosi; vedere gli alberi che si ergono come scheletri spogli, e sai già che tra 4 mesi saranno di nuovo miracolosamente gonfi di foglie verdi.E' bello vedere le nubi scure che addensano temporali, e fulmini cadere da qualche parte nelle vicinanze, e tuoni rimbombare contro i palazzi ... ma tutto questo risuona anche dentro il mio cervello e nelle mie viscere, nel mio umore, nel mio stato d'animo.E ora Fowler e Christakis sul numero del 4 Dicembre del British Medical Journal pubblicano uno studio in cui dimostrano che la gioia è contagiosa. La felicità sarebbe dunque contagiosa come gli sbadigli. Vedi un tuo vicino felice ... e un senso di felicità prende anche te.Stupendo! Se è vero, è davvero stupendo.Del resto essere animali sociali forse vuol dire proprio questo. Se l'individuo si intristisce, poi si intristisce anche la società; se l'individuo è felice, anche la società lo sente. E viceversa, se la società si incupisce, poi annerisce anche l’individuo. Se la società è sana e forte, anche l’individuo ne acquisisce salute e forza. E dunque forse è proprio vero che ognuno inconsapevolmente risuona sulle frequenze della musica che gli suona intorno. E’ bene sapere che la nostra fisiologia funziona così, perché, d'altro canto, ogni musica che sta sul suo leggìo può essere interpretata fedelmente oppure con accenti e toni diversi, con guizzi e crome che non sono scritti. Ognuno crede di suonare la SUA propria musica, e invece forse siamo corde di violino, che risuonano sulle frequenze dell’aria che tira, della moda che va e del cibo che mangiamo. Antonio Facchiano