Sogni in qwerty

FIGO SPAZIALE


Figo spaziale Lo so, non ho più l’età per queste cose, ma l’età è un affare soggettivo. L'età che si ha è quella che si sente.E  a me stasera mi va di vestirmi così.Ho comprato un pantalone di pelle verde. L’ho trovato usato,  a 5 euro su una bancarella di Porta Portese.Fighissimo, ma di due taglie più piccolo. Pazienza, starò con la pancia retratta. E poi può essere un buon incentivo a perdere qualche chilo. Sarà attillato quanto basta nei punti giusti. Sulla stessa bancarella per 2 euro ho trovato anche una camicia leopardata.Praticamente è di plastica, ma la fantasia è stupenda. Suderò come una capra. PazienzaCompletano l’opera un paio di scarponi neri con la para, occhiali scuri, al collo una catena di peltro di mia moglie,  e gel, tanto tanto gel nei capelli.Mi guardo allo specchio. Abbasso un po’ gli occhiali sulla punta del naso e incrocio lo sguardo con un avanzo di galera che mi squadra con strafottenza, senza avere il fisico per farlo. Perfetto.Mi copro con un impermeabile. Non voglio dare nell’occhio.E salgo in macchina.30 minuti; le strade sono semideserte, è tardi e piove, fortunatamente  non c’è nessuno in giro.Salgo al terzo piano; dietro alla porta chiusa si sentono delle voci. Suono con impazienza. Mi viene ad aprire Marylin; stenta qualche secondo a riconoscermi, poi mi dice: Entra figo spaziale!Dentro, la festa è appena iniziata.