la tua libertà?!?

Iraq, ancora bombe...


...e si torna a parlare di guerra preventivaSiamo giunti al terzo anniversario dell'inizio della guerra in Iraq, una guerra che ha distrutto un paese, povera gente morta sotto le bombe "intelligenti". A tre anni da quest'incubo tornano di nuovo i  bombardamenti, si dice che siano i più massicci degli ultimi tre anni. Una guerra che è stata definita preventiva, una guerra al terrorismo, un esportazione di democrazia da parte degli Stati Uniti d'America e dei sui alleati, di cui fa parte anche l'Italia. Una guerra che ha portato solo scompiglio, che ha contribuito sempre più a degenerare e a destabilizzare il medio-oriente e a far aumentare le azioni terroristiche. Non è così che si combatte il terrorismo e di certo non sono le bombe a portare democrazia ma credo sappiamo tutti quali sono i veri motivi che ci hanno portati nel bel mezzo della guerra. Sono fermamente convinto che non esistano guerre giuste, le guerre sono sempre e comunque sbagliate ma il problema è che le guerre ormai  sono parte integrante del fenomeno della globalizazione.Mentre l'Iraq sta ancora bruciando sotto questi nuovi attacchi l'attenzione non può che spostarsi verso il fronte Iran, ecco che gli Stati Uniti ci riprovano inventandosi nuove minacce e denunciando armi di distruzione di massa inesistenti. Non basta solo l'Iraq, adesso si vuole allargare la guerra anche all'Iran ma credo che dobbiamo fare di tutto per fermarli, non possiamo permettere che vi sia ancora sofferenza e distruzione nel popolo iraqeno e che possano nascere altre terribili guerre, portatrici di distruzione in altri paesi. Dobbiamo fermare il controllo delle risorse petrolifere e il disperato bellicismo statunitense, per questo penso dovremmo scendere in piazza.Domani 18 Marzo, anniversario dell'inizio della guerra in Iraq,  si svolgerà la giornata di mobilitazione pacifista internazionale con cortei e varie iniziative in tutto il mondo. Il grande popolo della pace torna a farsi sentire, scende in piazza. A Roma s'inizia domattina con un incontro che si terrà al palazzo Valentini alle ore 9:30 cui parteciperanno rappresentanti dei movimenti di vari paesi, nel pomeriggio  alle 14:30 da piazza Esedra partirà il corteo e la sera all'Eliseo concerto dei ragazzi palestinesi dei campi profughi.