Il Mio Mondo

IL MAESTRO


Oggi cari Amici/che affronterò un tema che non tutti conoscono, la storia di Giuseppe Balsamo, o anche detto il Conte Gagliostro, il quale fu uno degli ultimi perseguitati dall'inquisizione a causa delle sue idee, e pur che dovette affrontare ogni sorta di umiliazioni e di tortura, non rinnegò mai nulla. Questo gli costò la prigione a vita nel carcere Papalino di San Leo. Troverete le foto che lo riguardano nel mio Album. Tra il 1789 e il 1799 durante la Rivoluzione Francese egli veniva giudicato e condannato dal  Santo Uffizio: "Io sono di nessuna epoca e di nessun luogo; al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale, vive la sua eterna esistenza, e io divento colui che desidero. Queste furono le ultime parole che egli pronunciò davanti all'inquisitore, prima della sentenza".Personaggio emblematico, iniziato, guaritore,  profeta e alchimista, odiato e venerato, è rimasto nella memoria colletiva di coloro che, ancora oggi, credono che non sia mai morto ma vaghi per il mondo come i fantasmi delle vittime, delle ingiustizie e delle persecuzioni, che nessun esorcismo riesce a trattenere nelle loro tombe.  Fu iniziato alla Massoneria nel 1777 a Londra, e da lì in poi percorse migliaia di km. portano la sua formazione di apertura alle scienze esoteriche, dalla Curlandia a San Pietroburgo, da Mittau a Varsavia, da Strasburgo a Parigi e dalla Germani all'Italia. Cagliostro prendeva contatto con tutte le organizzazione massoniche del luogo divulgando il suo pensiero e le basi del rito massonico egiziano, da lui fondato. Il suo tempo fu ricco di teorie spiritiste e angeliche, in cui si evolsero le figure di Mesmer e dei Martinisti. A Lione Egli attuò molti prodigi, che restarono impressi nella memoria dei cittadini, conobbe in un'occasione il duca di Richelieu a cui fece vedere in uno specchio tutto il suo futuro; un fatto che fece molto scalpore, ma Cagliostro di prodigi simili ne fece tanti, al punto che i leonesi fecero di tutto per convincerlo a fermarsi per sempre nella loro città; ma egi si definiva un cittadino del mondo e con gentilezza rifiutò.