A oriente del sole

La porta magica di Roma


Nei giardini di Piazza Vittorio Emanuele, a Roma, è conservata una piccola porta di pietra del XVII° Secolo, raro esempio di monumento interamente dedicato all'arte dell'Alchimia. quattro termini latini, posti sul piano della soglia e nascosti alla visione frontale del pellegrino, indicano il reale ostacolo che, appunto, impedisce di varcare la soglia: SI SEDES NON IS (Se Siedi Non Vai) e, leggendo in senso inverso, SI NON SEDES IS (Se Non Siedi Vai)…chiave di lettura che pone il praticante di fronte al Guardiano della Soglia! La mente che aderisce al SI SEDES NON IS è il Drago che impedisce l'ingresso al Giardino delle Esperidi. La mente intrappolata nel dualismo dice: "Scegli, o questo o quello! Siedi, e non potrai andare; Vai, e non potrai sedere!". L'attività della mente viene governata dalla discriminazione dualistica che, per sostenersi, deve continuare a proiettare illusioni di essenze dicotomizzate (divisione in due parti). Se nella mente non compare il giudizio, la preferenza, l'opinione allora il Drago Guardiano della Soglia scompare, non è mai esistito! Se siedi, siedi; se cammini, cammini; ed in questo non vi è alcun dualismo. L'autore della scritta bustrofedica (scrittura che non ha una direzione "fissa") rimarrà sempre sconosciuto, ma egli indica il superamento della soglia tramite l'immagine assente di uno specchio (rivelata dalla forma della frase). La spada di dolore è tramutata nella spada che taglia in uno la dualità (frammenti) ..Molti si sono chiesti perchè un monumento del genere nella Roma papalina del XVIII? tutto fu possibile per il volere di Cristina di Svezia (la regina di Roma personaggio molto amato dai Romani) : Cristina di Svezia era un'appassionata cultrice di alchimia e di scienza (fu istruita da Cartesio) e possedeva un avanzato laboratorio gestito dall'alchimista Pietro Antonio Bandiera. In Palazzo Riario nacque un'accademia a cui si collegano i nomi di personaggi illustri del Seicento come il medico esoterista Giuseppe Francesco Borri, di nobile famiglia milanese, l'astronomo Giovanni Cassini, l'alchimista Francesco Maria Santinelli, l'erudito Athanasius Kircher. Il marchese Palombara dedicò a Cristina di Svezia il suo poema rosicruciano La Bugia redatto nel 1656, e secondo una leggenda la stessa Porta Alchemica sarebbe stata edificata nel 1680 come celebrazione di una riuscita trasmutazione avvenuta nel laboratorio di Palazzo Riario