APHORISM

FINO ALLA DIMORA DEGLI ANGELI


 Nato in un campo di granoho rubato oro dal soledio a me sovrano. Strapazzato dal libeccio di maggioho fatto all’amore libertinocon le prime api di passaggio.  Intriso di rugiadaho liberato il mio aromafino a profumaredella contadina in calorela sua chioma.  Pregno di acqua piovanaho fatto da cuscinoal sedere rugoso della rana.  Come in una serata di galaho assistito ammaliato al concerto strascicato d’una cicala. Travolto dal calpestěo incerto di un bimboho vissuto annichilitonella quiete d’un limbo. Ghigliottinato in un battito di cigliaho custodito per decennii segretinelle memorie di famiglia.  Per non gridare il vostro doloreč dettŕme fecondo seppellire un fiore;figlio di serra o nuda terranon importa,per esser sempre in cieloai cherubini a far da scorta.