Apollo Errante

Lettera ad un premier mai nato - Il Delirio di Sylvio


Caro... no, caro non mi sei.Egregio... mhhh, no: proprio non ti si addice...Gentile .... ahi... questo proprio non si può neanche pensare. E' l'ultima delle tue qualità.Insomma signor presidente del cons...No! ancora non ci siamo. In primo luogo perchè sei tutto fuorchè un "signore" e in secondo luogo perchè, nonostante quello che credi tu, nessuno più riesce a crederti presidente di alcunché. Non sei degno del ruolo che vorresti farci credere di rivestire in questa società.E soprattutto non mi sento di ascoltare i tuoi farneticanti consigli, neanche quelli "per gli acquisti".Premier. No, proprio non ci siamo...Come è difficile aprire un dialogo epistolare con te... Neanche il semplice titolo di "premier" ti si addice. E' vero, indica una priorità, una supremazia che di certo tu hai e dimostri anche se in tutti altri campi che la politica e l'amministrazione o la guida di questo paese. D'altronde devo aggiungere - in tutta onestà - che non ti si addice il "Lei" formale e consueto e tanto meno l'arcaico e destrorso "Voi"; essendo queste particelle adottate in virtù di una stima e un rispetto che proprio non mi sento di avere nei "tuoi" confronti. C'è da dire che questa aura d'intima e amichevole confidenza l'hai instaurata proprio tu con i tuoi beffardi atteggiamenti goliardici e puttanieri da ragazzotto spregiudicato di paese che accede come "spina" o matricola in un liceo bene. Sicchè adotterò il più semplice e diretto:Sylvio - senza caro o egregio, semplicemente Sylvio -. Non offenderty...Apro così questa mia lettera a te diretta per dirti che ho ascoltato con attenzione le tue farneticazioni deliranti tese, come è comprensibile, a riconquistare consensi ormai miseramente dissolti e perduti dopo i recenti avvenimenti cui ci hai sottoposto.Farneticazioni, ma soprattutto deliri senza senso che hai dovuto leggere su quei fogli che i tuoi accorti seguaci hanno scritto per te per evitare che tu - come invece hai fatto - tracimassi il fiume di incoerenze organizzate che andavi recitando con accorata sensibilità da consumato attore e uomo di spettacolo quale in realtà sei.Hai parlato di valori... e già qui ho avuto i dovuti dubbi, Sylvio... valori della famiglia. Mi chiedo come fa uno che ha distrutto due o forse tre famiglie (oltre quelle italiane non sue...) e che non è stato in grado di farsi rispettare neanche dalle proprie mogli e dalle proprie figlie come faccia a blaterare di valori della famiglia. Poi l'adozione per le coppie di fatto, per i single e per le coppie gay. Li ti sei espresso senza ombra di dubbio con concetti chiari e forti ben lungi dalle accorte parole che ti avevano scritto per evitare ennesimi strafalcioni e incidenti "diplomatici". Hai - come si suol dire in gergo popolare - pisciato fuori del vaso ancora una volta, sylvio... (stavolta è in minuscolo). In primo luogo ti parla uno che nell'orrida spirale delle adozioni ci è passato in prima persona vivendo realtà a te del tutto ignote e per le quali non hai di certo - come per molti altri argomenti - diritto di parlare con reale e convinta cognizione di causa. E' vero, ti do atto del fatto che la famiglia è e deve essere il fulcro della nostra società, ma non c'è bisogno di San Sylvio per affermare codesta lapalissiana verità (e scusa se parlo un linguaggio troppo forbito per il tuo livello culturale). Tuttavia devi sapere che quello che hai detto o che ti hanno fatto dire è una sciocchezza senza pari e rasenta un brado livello di retorica da "svendita totale al mercato delle pulci di Afragola". L'atto di adozione non è come credi tu una comune transazione con diritto di recesso. E' un atto d'amore e di coscienza sociale e, come tale, non può essere strumentalizzato da bandiere del celoduro o del sonoioilmaschiodicasa. Gay, non gay, uomini o donne single non sono argomenti che ti si addicono se sei tra i primi che sborsi fior di quattrini per sfruttare vagine adolescenti invece di dar loro dignità e rispetto. Chi come me ha percorso migliaia di chilometri per donare non denaro e meschina follia ma solo per amore si sente offeso dalle tue parole perchè non sa cosa raccontare al suo maggior bene - il figlio - davanti alle tue parole. Migliaia di chilometri, debiti e sacrifici, impegno quotidiano forse maggiore che in altri casi "naturali" per scoprire che forse quel lontano paese era più dignitoso, malgrado tutto, di questa sporca italia insozzata da gentagli come te, Sylvio.Poi, di che cosa farnetichi, che cosa sai di gay, omosessualità? Come fai a blaterare così sbandierando slogan come quelli che mi hai vomitato l'altra sera addosso? L'adozione non è un argomento che NON si può trattare a suon di categorie, e non parlarmi di etica o di morale... da te proprio non l'accetto più! Non puoi dirmi che la coppia naturale si e la coppia gay no non saresti neanche un politico se lo facessi ma soltanto un avventore di bar di quartiere. Un giudizio per l'adozione non è pregiudicabile in base a quartieri sociali o a corporazioni sociali, ma solo, e soltanto sulle persone, sui loro principi etici e morali non sulle loro preferenze o tendenze personali. Se non lo sai può capitare che una vedova, aiutata dalla mamma o dalla suocera allevi in perfetta salute psichica, etica e morale la sua prole (prole = figli se non lo sapessi...) ma non per questo sono gay o lesbiche. Quel che si pone alla base di un adozione è l'elemento cruciale che si può ravvisare nella coltivazione di principi morali di squisita valenza: il rispetto, l'onestà, lo studio, la memoria, il senso civico,... tutte cose a te ignote in maniera vergognosamente disarmante. Come fai ad avere la faccia di parlare di principi, tu, proprio tu che da dieci e più anni stravolgi continuamente la vita di un paese che tutte le punizioni meritava fuorchè quella inflitta dalla tua sgradevole e vergognosa presenza?Hai parlato della tua visione della vita... e a momenti mi cascava il labbro inferiore sulla patta dei pantaloni mentre a stento trattenevo il rivolo di saliva. Ma di quale visione della vita parlavi? quella di inculcare nei giovani la droga del comprare, comprare, comprare? Quella delle commedie che produci a Natale piene di biechi Cristian de Sica vizioni, tracotanti, volgari e spregiudicati cialtroni assetati di quattrini e di sesso? Quale visione è la tua, quella in cui finchè non si ammazza qualcuno tutto è lecito? Quella in cui la donna si compra si usa e si getta? Quella in cui se hai denaro compri ciò che ti pare e che non è il lavoro tuo quello che ti arricchisce ma quello degli altri? Quello in cui l'uomo non deve mai dire "scusa ho sbagliato"? Quella in cui il vero uomo di successo è soltanto colui che appare dicendo tutto ciò che gli passa per la mente e se ha torto gira la fatidica "frittata" a suo esclusivo vantaggio? Quella in cui si è simpatyci soltanto quando ci si prende confidenza e si oltrepassa il limite del rispetto simulando pubblicamente un amplesso posteriore con una vigilessa ignara davanti a telecare e videocamere?La tua visione della vita è forse quella che prevede di togliere ogni diritto a chi non la pensa come te?E poi diciamocela tutta questa tua "bella" visione della vita è incartocciata in una cellophane di seconda mano, un pò come qei regalini di Natale che si offrono a chi ti si presenta all'ultimo momento col pensierino e tu ti accorgi con disappunto che tu, a quella persona, non avevi proprio pensato e mandi qualcuno (oerchè tu le cose non le fai, ma le fai fare...) a raccattare un regalo sgradito che ti è stato offerto per incartarlo frettolosamente co una cartaccia ricliclata e spiegazzata...Hai farneticato di scuola offendendo all'incirca ventimila persone... forse molte di più, non saprei... Praticamente hai detto che gli insegnanti delle scuole statali sono di sinistra e insegnano cose di sinistra e pertanto l'Italia necessita di una scuola nuova che insegni il Berlusconismo con tutto il suo portato etico morale e culturale; così i genitori sanno cosa dare ai propri figli... (Tu perchè hai fatto studiare i tuoi figli alle scuole Steineriane?... boh!).Sono anni che ripeti lo slogan "la sinistra" senza sapere neanche cosa sia realmente la sinistra e dimenticando poi che proprio dalla sinistra vengono i fondi con cui sei arrivato dove sei oggi. E' vero non solo la sinistra, per giunta quella socialista..., ma anche quei signorotti affaristi con i quali hai fatto spesso accordi e per i quali Due giudici (e forse anche altri...) ci hanno rimesso la pelle. La Sinistra. Sylvio smettila finchè sei in tempo. Tu hai dimostrato di essere nè di destra nè di sinistra e neanche di centro. Tu sei di Sylvio. E nel partito Sylvio non c'è posto per nulla, non c'è rispetto per nessuno che non sia più forte di te. Nel tuo partito è insito il principio etico della corruzione. Si comprano voti, persone, idee, appalti, vagine, ville,televisioni... tutto. So che l'articolo non ti interessa, ma... ovemai... sappi che io non sono in vendita.Mi dispiace, Sylvio. E' davvero ora che tu vada via.Posso darti atto soltanto di una cosa: Esiste davvero un Italia che ti ha votato ma, sappi, perchè lo sanno tutti ormai, che è piccola piccola... così! E' l'Italia dei cialtroni come te. l'Italia che non lavora ma guadagna tantissimo; l'Italia degli affaristi accorti che neanche un regista americano come Spielberg sarebbe capace di immaginare. Tracotante Italia d'ignoranti cialtroni che confondono l'onere dirigenziale con il potere assoluto.Se è vero ciò che vai blaterando continuamente, che tieni all'Italia, che fai di tutto per questo paese, allora dovresti meditare di dimetterti (o di suicidarti...) perchè di questo l'Italia - tutto il resto dell'Italia - ha bisogno!Se tenessi realmente all'Italia ci risparmieresti questo doloroso calvario di sopportazione delle tue malefatte e di quelle dei tuoi loschi sodali. Ricordati che gente migliore di te è stata appesa ad un palo a testa in giù per molto meno; gente che di politica ne masticava molto più di te... gente che di cultura ne aveva da vendere rispetto ai tuoi Remolo... Gente che la storia la conosceva, gente che di cultura si nutriva... e non era certo di "sinistra". L'Italia tutta ha ormai superato la soglia del sospetto ed è approdata alla certezza assoluta: sei un cancro e stai producendo metastasi diffuse. Sei un parassita che divora il suo ospite. Sei la vergogna non soltanto delle persone semplici e dei lavoratori, ma dell'Italia intera. Di certo non sei un premier e neanche il "mio" presidente. Non sento di doverti rispetto o stima nè posso desiderare un futuro con te. Ad uno come te non affiderei neanche la pulizia del mio giardino... ma questa, lo so, è un'allusione troppo colta per te non ci arriveresti neanche con l'aiutino da casa...Ti prego in nome del popolo italiano, dimettiti oppure esci da eroe (che a te piace tanto): Suicìdati prima che sia troppo tardi. In tal modo lasceresti dietro di te ancora una scia di dubbi che potrebbe salvarti la postuma memoria di chi in te ha investito... comunque nell'augurarti un accorta e serena dipartita dalla vita politica e sociale di questo paese ti rammento un simpatico aforisma di uno che tu non avresti mai frequentato a causa delle sue tendenze omosessuali ma che, in fatto di cultura ti avrebbe schiacciato con l'unghia del mignolo del piede sinistro... Per dispetto non ti dico neanche chi è. L'aforisma recita così:Meglio tacere lasciando credere di sapere molte cose piuttosto che aprire la bocca e togliere ogni dubbio.Sylvio, concludo augurando al mondo intero una tua scelta giusta e doverosa.Buon suicidio ealla vita!Roberto Caravella