PIEDI A TERRA E OCCHI AL CIELO
Il tempo ci fa fare quasi un tuffo nel nostro futuroe guardando avanti ci prepara all'incontro con il Signoreal termine della nostra vita. Tutta la nostra esistenza deve essere un avvento, un tempo di attesa che noi viviamo non passivamente ma crescendo da cristianiadulti e nelle opere di bene aspettando il ritorno del Signore per stare sempre con Lui. Al cuore delle tre letture bibliche vi è proprio la prospettiva della nostra vita.Questa illumina di luce particolare nel testo di Geremia la fede, cioè la fiducia nel compimento delle promesse di Dio. Nella seconda lettura la carità in cui tutti i credenti sonochiamati a crescere e nel vangelo la speranza della venuta del Signore che i cristiani nutrono anche di fronte a eventicatastrofici e di contraddizione. Le virtù della fede della speranza e della carità, sono l'olio che dobbiamo mettere nella lampada della nostra vita per andare incontro allo sposo. Il brano dell'antico testamento e quello del vangeloin particolare ci chiedono di discernere come la salvezza siavvicina in mezzo a tribolazioni e a situazioni della vita. I travagli del mondo sono pesanti come i travagli del parto dal quale nascono cieli nuovi e terra nuova. Un cielo nuovo una terra nuova che noi possiamo anzi dobbiamo costruire qui in questo mondo fin d'ora perchè il Signore per questo non ci farà mai mancare la forza e la luce che vengono dallasua Parola. Eventi catastrofici nella natura e nella storia incielo e in terra che saranno motivo di angoscia smarrimento. "Alzate e levate il capo perchè la vostra liberazione è vicina"(lc.21,28)
Alzate il capo significa anche alzare gli occhi e vedere ciò chea molti resta invisibile, la salvezza che avanza il regno cheemerge da dietro le macerie della storia la promessa del Signore che resta salda anche nell'acumularsi delle rovine"sulla terra"Nessun pessimismo nessun far coincidere le catastrofi per quanto devastanti con la fine del mondo, ma anche nessuna alienazione piedi ben saldi a terra...nessuna fuga dai dolori del reale per rifugiarsi in una visione spiritualistica.La vita è quella che è, come gli uomini sono quelli che sono. Ma lo Spirito di Dio aleggia...anche su ciò che è deserto.Vegliate accompagnati dalla luce del testo sacro che ci indica la via e illumina i nostri passi e pregare per sentirci figli di un Padre che immensamente ci ama!sono essenziali per attendere con serenità gli ultimi giorni del nostro destino sulla terra e coltivare la speranza.
Vigilare lottare positivamente contro l'angoscia perchènon prevalga in momenti duri della nostra esistenza il rischio di finire in balia di paure e credenze che ci sonodentro e fuori che ci tormentano inquietano il futuro.Significa non cadere nello smarrimento non perdere il cammino non essere spiazzati ritrovare forza e coraggioattendere il Signore nella preghiera farlo regnare sul nostro oggi e conoscerne la venuta qui ed ora. Vivendo la presenza del Signore nell'oggi si prepara a incontrarlo alla sua venuta. L'inizio dell'avvento con il comando di Gesù, pregando in ogni momento e interrogarsi sulla propria fede e sulla propria vita. "Piedi a terra e occhi al cielo", questa profonda riflessione è tratta dalle parole di Padre Roberto Zambolin.