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Fondamento della vita


 
 Fondamento della vita, è la fede; una fede però che è molto più che un assenso dell'intelletto: la fede include fondamentalmente una vita vissuta secondo le esigenze della fede, secondo le esigenze della vita di Cristo e con Cristo.
 La fede viva porterà frutto nella carità, per la vita del mondo. Si può accedere a Cristo anche se c'è una debolezza della volontà e una parziale mancanza di libertà morale, in un campo o in un altro. Ma non si può aderire a Cristo senza la decisione fondamentale, di accogliere Cristo come la vita e la via: cioè di vivere secondo le esigenze dell'amicizia con Cristo.  
 L'uomo della strada, di cultura certamente non molto alta, originario da un ambiente in cui non c'è un forte spirito cristiano, porta molte cicatrici, molte piaghe, proprio per la sua vita passata, per una tradizione di superficialità in cui è vissuto; non può evidentemente comprendere subito tutte le esigenze della fede. Ma se ha capito la nuova amicizia, il dono che Cristo gli fa di Se stesso, la nuova vita, gradualmente la fede porterà frutto: non soltanto in un senso personale, ma frutto per la vita del mondo, nella carità.
 Al centro della fede sta il fatto che Dio rivela se stesso, che Dio, che è amore, rivela il suo amore, un amore senza limiti. E così accoglienza della fede dice già accoglienza di tutta la fecondità dell'amore, in tensione di crescita. Dobbiamo credere come regola fondamentale che Cristo accoglie tutti coloro che accolgono Lui, anche se hanno tutte le piaghe, anche se sono pieni di lebbra. Chiunque ha accolto Cristo e sa che Cristo accoglie l'uomo nella sua potenza e nella sua miseria, si sente spinto da una spinta urgenza di riconoscenza, di crescita nell'amore, di conversione continua.
 La conversione di ciascuno è sostenuta dallo sforzo comune, dalla vitalità di fede, speranza, carità dell'ambiente in cui egli è inserito; come questa conversione rimane minacciata dall'ambiente corrotto o tiepido.