Se metto un grosso cucchiaio di sale nella zuppa, sarà immangiabile. Ce ne vuole solo un pizzico, che basta ad insaporirla. O, senza utilizzare un’immagine, anche se non ci sono che pochi uomini a sopportare con buon umore, bontà e indulgenza le debolezze del loro prossimo (e le loro, in più!), a non essere solo preoccupati di imporsi, di perseguire i propri scopi e i propri interessi, questo pugno di uomini ha la possibilità di cambiare il proprio ambiente, contribuendo a che il nostro mondo resti umano. Il nostro mondo sarebbe povero, inumano e freddo se non ci fossero uomini che danno prova di questa cordialità e di questa generosità spontanee. Essere il sale della terra: siamo abbastanza fiduciosi per credere al carattere contagioso della bontà? O ci accontentiamo di temere il potere contagioso del male? Un pizzico di sale basta a dare gusto a tutto un piatto. Ognuno di noi, anche se si sente isolato, ha la fortuna di poter cambiare il clima che lo circonda! Gesù ci crede capaci: voi siete il sale della terra, voi siete la luce del mondo! Lo siamo? È nella condizione del mediatore che appare illuminante questa antica definizione della saggezza: “Una conoscenza sia delle cose divine sia delle cose umane”. La saggezza consiste infatti nel comprendere, più esattamente nel sentire, così come si è appena detto, fino ad assaporare nell’amore, fino a desiderare di imitare, in nome di che cosa, in quale maniera, per chi Gesù Cristo, nostro Signore, essendo Dio non ha creduto di dover conservare come un bottino la sua uguaglianza a Dio, ma si è umiliato prendendo le sembianze di uno schiavo, fino alla morte sulla croce. Facendo della croce l’oggetto della sua memoria, del suo pensiero, del suo amore, il saggio di Dio si è reso conforme a questa saggezza sovrana. Egli ne trae una certa arte di onorare Dio in quanto Dio. Essa assume un sapore divino nel modo di guardare tutti gli uomini, la loro vita, i loro costumi, le loro azioni, tutto ciò che appartiene ad essi. Essa li unge, come di un olio, di una grazia gioiosa. Così, alla vista delle sue buone azioni, gli uomini glorificano il Padre che è nei cieli. Egli fa mostra di benevolenza nei confronti dei suoi amici, di pazienza e di dolcezza agli occhi dei suoi nemici. Egli distribuisce benefici a tutti coloro a cui gli è possibile.