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Sant’Antonio da Padova

Post n°233 pubblicato il 12 Giugno 2012 da dionisiosparacio

 

"Lilia vitae nobis puritatem"


 

 

Degno figlio del poverello Antonio frofessa

il mistero della Trinità  insegnando le due

nature di Cristo e le tre divine Persone

la sua preghiera la sua intercessione sono

gran benedizione per le nostre famiglie


 

 

 

Due simboli segnano la vita del Santo il

Bambino Gesù offertoci come il dono più

grande della vita e il giglio che fotografa

la sua perenne purezza...umanità di Dio

splendore di santità sono la gloria del

Santo la strada che nel frastuono dei

tempi siamo chiamati a percorrere é la

strada di Antonio quella della carità


 


 

Sul trono di Dio Antonio ci insegna alla strada

del vangelo famiglie e città popoli e nazioni ne

ascoltano la voce e vedono fiorire i rami della

vita cogliendo i frutti ubertosi che rendono

più vicina l'estate della grazia


 


 

Colline e monti alberi e fiori...tutto canta la

gloria del Santo che accompagna i passi

dell'uomo segnati dal dolore e dalla gioia

Cristo ci accarezza soavemente ci infonde

speranza e fiducia nel travaglio delle nostre

giornate...

"Sant'Antonio é grande amabile e soave"


 


 

Amore e grazia dolcezza e intimità

illuminazione e misticismo sono il dono che

Dio fa rispendere nella vita di Antonio

donato alla chiesa per rinnovarla con la

luce del Paradiso...così il Santo entra nel 

cuore e nelle nostre case


 


 

Nel coro dei Santi Antonio rispende maestoso

e solenne col dono del pane e del divino Maestro

i poveri si attaccano alla sua veste il Santo

continua il servizio di grazia e di luce donando

favori e grazie a chi li chiede con animo contrito

e penitente...e il concedere a chi non chiede...


 


 

I beni della vita si fanno sentire nell'anima

tanto più duramente quando più essa trascura

i pensieri ai beni futuri


 


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Commenti al Post:
dionisiosparacio
dionisiosparacio il 12/06/12 alle 21:50 via WEB
L'IDEALE VI AUGURA UNA SERENA SERATA ANTICIPANDO UN SINCERO AUGURIO A TUTTI I FRATELLI CHE PORTANO IL NOME SI SANT'ANTONIO DA PADOVA
DIONISIO
 
dionisiosparacio
dionisiosparacio il 12/06/12 alle 22:04 via WEB
L'uomo che vive la vita attiva percorre i sentieri del mondo in cerca di bisognosi da soccorrere, come il pesce scorre le vie del mare. Il contemplativo invece rassomiglia all'uccello e si solleva sulle ali della preghiera...

E in quel modo che l'uccello dal petto largo fende più difficilmente l'aria dell'uccello che ha invece il petto sottile e ristretto, così l'anima del contemplativo che si distrae e si dilata in molti pensieri ritarda il suo volo; colui invece che, nel suo volo, incentra in un punto solo il suo sforzo, si eleva con slancio verso il cielo e si riempie del gaudio della contemplazione...

 
dionisiosparacio
dionisiosparacio il 12/06/12 alle 22:06 via WEB
La soavità della vita contemplativa è più preziosa di tutte le opere, e tutto ciò che si possa desiderare non può essere paragonato a questa.

La soavità della vita contemplativa conserva l'anima nella gioventù della grazia. Onde è scritto: La tua giovinezza si rinnoverà come quella dell'aquila...

 
dionisiosparacio
dionisiosparacio il 12/06/12 alle 22:07 via WEB
La fede è quella virtù soprannaturale che ci dispone ed inclina a credere tutte le verità che la Chiesa ci insegna perché rivelate da Dio. La fede è il seme affidato all’anima nel santo Battesimo dal quale deve germogliare e crescere rigoglioso l’albero della vita cristiana.
 
dionisiosparacio
dionisiosparacio il 12/06/12 alle 22:07 via WEB
Senza la fede è impossibile piacere a Dio e arrivare a salute. S. Antonio fu modello di fede. Tutta la vita egli spese nell’adornarsi l’anima delle più belle virtù e nell’accendere e ravvivare la divina fiaccola della fede in mezzo ai popoli.

Noi come abbiamo ravvivato la fede che ricevemmo nel Battesimo? Facciamo noi le opere cristiane che la nostra fede ci dona? E che cosa facciamo perché la fede venga conosciuta e praticata da tutti?

 
dionisiosparacio
dionisiosparacio il 12/06/12 alle 22:11 via WEB
O amabile S. Antonio, che glorificasti sempre il Signore e Lo facesti glorificare dagli altri per l’innocenza della vita, per la tua carità a Dio ed agli uomini, e con la fama dei favori e dei miracoli senza numero, di cui la Bontà divina ti ha fatto dispensiere, stendi anche su di me e nei miei fratelli la tua protezione.
 
sindone2011
sindone2011 il 12/06/12 alle 22:50 via WEB
COME DIO È IL PRINCIPIO DI TUTTE LE COSE, COSÌ LA CARITÀ È LA VIRTÙ PRINCIPALE CHE BISOGNA POSSEDERE PRIMA DI OGNI ALTRA VIRTÙ... CON QUESTA FRASE LI LASCIO UN'ARRISENTIRCI A DOMANI DIONISIO
 
dolly.1
dolly.1 il 12/06/12 alle 23:16 via WEB
AUGURI DI CUORE A TUTTI COLORO CHE SI CHIAMANO ANTONIO. COMPLIMENTI PER IL POST. UN ABBRACCIO. CON STIMA. DOLLY
 
cuccio.lina2010
cuccio.lina2010 il 12/06/12 alle 23:33 via WEB
Auguri a tutti coloro che si chiamano Antonio. Buona notte Dionisio.
 
annamariap50
annamariap50 il 13/06/12 alle 07:23 via WEB
buongiorno Dionisio, il mio è un brevissimo rientro per forze maggiori, riparto nel pomeriggio ma approfitto a salutare gli amici più cari.
 
annamariap50
annamariap50 il 13/06/12 alle 07:25 via WEB
Ti abbraccio e a rileggerci presto... ciaooooo
 
 
miriam1mt
miriam1mt il 13/06/12 alle 11:11 via WEB
Oggi 13 giugno , si festeggia il nostro caro Santo Antonio .Auguri a tutti quelli che portano questo nome .E possa il caro Santo, portare tanti Santi nel cuore dell'uomo .Se noi lo vogliamo tutto puo' cambiare .Ciao Maria^____^
 
   
miriam1mt
miriam1mt il 13/06/12 alle 11:11 via WEB
Un caro saluto di una gioiosa giornata Ciao Maria ^___^
 
manuela1966
manuela1966 il 13/06/12 alle 14:40 via WEB
Un saluto con affetto, buon pomeriggio. Manu
 
cuocopercaso62
cuocopercaso62 il 13/06/12 alle 15:03 via WEB
In questa giornata ventosa ti arrivi il saluto di cucinamanumaxosa. Un "Miao, miao" da Maxino.
 
CLANZERO2011
CLANZERO2011 il 13/06/12 alle 21:26 via WEB
Dio onnipotente ed eterno, che in sant’Antonio di Padova, hai dato al tuo popolo un insigne predicatore e un patrono dei poveri e dei sofferenti, fa’ che per sua intercessione seguiamo gli insegnamenti del Vangelo e sperimentiamo nella prova il soccorso della tua misericordia.
 
CLANZERO2011
CLANZERO2011 il 13/06/12 alle 21:27 via WEB
AUGURI A TUTTI GLI ANTONIO BUON ONOMASTICO CON AFFETTO ANNA
 
follezero
follezero il 13/06/12 alle 21:44 via WEB
BUON ONOMASTICO A TUTTI GLI ANTONIO!!!! CIAO DIONISIO BUONA SERATA
 
bellerman
bellerman il 13/06/12 alle 21:58 via WEB
BUONA SERA DIONISIO
 
bellerman
bellerman il 13/06/12 alle 21:58 via WEB
« Qui, in terra, l'occhio dell'anima è l'amore, il solo valido a superare ogni velo. Dove l'intelletto s'arresta, procede l'amore che con il suo calore porta all'unione con Dio »
 
bellerman
bellerman il 13/06/12 alle 21:59 via WEB
Sant'Antonio di Padova, in portoghese Santo António de Lisboa, al secolo Fernando Martim de Bulhões e Taveira Azevedo (Lisbona, 15 agosto 1195 – Padova, 13 giugno 1231), fu un religioso portoghese canonizzato dalla Chiesa cattolica e proclamato nel 1946 Dottore della Chiesa[1]. Da principio monaco agostiniano a Coimbra dal 1210, poi dal 1220 frate francescano. Viaggiò molto, vivendo prima in Portogallo quindi in Italia ed in Francia. Nel 1221 si recò al Capitolo Generale ad Assisi, dove vide e ascoltò di persona san Francesco d'Assisi
 
bellerman
bellerman il 13/06/12 alle 22:00 via WEB
Dotato di grande umiltà ma anche di grande sapienza e cultura, per le sue valenti doti di predicatore, mostrate per la prima volta a Forlì nel 1222, fu incaricato dell'insegnamento della teologia e inviato per questo dallo stesso san Francesco a contrastare la diffusione dell'eresia catara in Francia. Fu poi trasferito a Bologna e quindi a Padova. Morì all'età di 36 anni.
 
bellerman
bellerman il 13/06/12 alle 22:00 via WEB
È notoriamente e popolarmente considerato un grande santo, anche perché di lui si narrano grandi prodigi miracolosi, sin dai primissimi tempi dalla sua morte e fino ai nostri giorni. Tali eventi prodigiosi furono di tale intensità e natura che facilitarono la sua rapida canonizzazione, inferiore ad un anno (è il Santo canonizzato più rapidamente nella storia della Chiesa) e la diffusione mondiale della sua devozione, che lo rendono il santo più venerato al mondo.
 
zerofan1966
zerofan1966 il 13/06/12 alle 22:02 via WEB
Gli anni in cui visse Antonio di Padova si collocano intorno alla fine del Medioevo. Tutta l'Europa era scossa da profondi cambiamenti: la nascita della società urbana e dei Comuni; l'aumento della produzione agricola e la conseguente maggior mobilità delle persone con la ripresa di ampi commerci. Artigiani e commercianti, notai e medici, mercanti e banchieri iniziavano a dar vita ad una nuova classe sociale: la borghesia, che andava ad aggiungersi ai cavalieri, al clero e ai nobili.
 
zerofan1966
zerofan1966 il 13/06/12 alle 22:03 via WEB
Dell'infanzia di Antonio di Padova si conoscono poche cose con certezza: il nome di battesimo Fernando, la città natale Lisbona e l'origine benestante e aristocratica. Già sulla data di nascita gli storici disputano, anche se la maggior parte concorda per il 15 agosto 1195; l'anno di nascita è calcolato sottraendo dalla data della morte, 13 giugno 1231, gli anni citati dal Liber miraculorum, scritto verso la metà del Quattordicesimo secolo.
 
zerofan1966
zerofan1966 il 13/06/12 alle 22:04 via WEB
La biografia più antica fu compilata da un frate anonimo nel 1232 sulla base di informazioni ricevute dal vescovo Soeiro II Viegas, vescovo di Lisbona dal 1210 al 1232. Quest'opera, nota come Vita prima o Assidua riporta le poche notizie a disposizione sui suoi primi anni.
 
zerofan1966
zerofan1966 il 13/06/12 alle 22:04 via WEB
« I fortunati genitori di Antonio possedevano, dirimpetto al fianco ovest di questo tempio, un'abitazione degna del loro stato, la cui soglia era situata proprio vicino all'ingresso della chiesa. Erano essi nel primo fiore della giovinezza allorché misero al mondo questo felice figlio; e al fonte battesimale gli posero nome Fernando. E fu ancora a questa chiesa, dedicata alla santa Madre di Dio, che lo affidarono affinché apprendesse le lettere sacre e, come guidati da un presagio, incaricarono i ministri di Cristo dell'educazione del futuro araldo di Cristo. »
 
ILMIOCINEMA
ILMIOCINEMA il 13/06/12 alle 22:07 via WEB
Rimase nell'abbazia di San Vincenzo per circa due anni. Poi, preferendo un maggior raccoglimento, ostacolato dalle frequenti visite di amici e parenti, chiese ed ottenne il trasferimento presso il convento di Santa Croce a Coimbra, città allora capitale del Portogallo e distante circa 230 km da Lisbona. Non vi è notizia che riporta un suo pur breve passaggio o successivo ritorno nei luoghi nativi. Fernando giunse a Coimbra nel 1212, all'età di circa 17 anni. Il convento era molto grande ed aveva una settantina di monaci. Qui probabilmente fu ordinato sacerdote ed essendo versato nelle Sacre Scritture e nella predicazione, gli si prospettò una carriera all'interno dell'Ordine; ma due avvenimenti contribuirono a scrivere una storia diversa.
 
ILMIOCINEMA
ILMIOCINEMA il 13/06/12 alle 22:07 via WEB
Nel 1219 Francesco d'Assisi approntò una spedizione missionaria alla volta del Marocco, con l'intento di convertire i musulmani dell'Africa. I membri della spedizione erano Berardo, Ottone, Pietro, Accursio e Adiuto, i primi tre sacerdoti e gli altri due fratelli laici; essi forse transitarono anche a Coimbra e forse fecero una forte impressione su Fernando.
 
ILMIOCINEMA
ILMIOCINEMA il 13/06/12 alle 22:08 via WEB
Giunti in Africa, i cinque furono uccisi per decapitazione, poco dopo l'inizio della loro missione di evangelizzazione. I loro corpi furono riportati a Coimbra pochi mesi dopo. Antonio riferì in seguito che il martirio di questi fratelli francescani, costituì per lui la spinta decisiva all'ingresso nell'ordine del santo d'Assisi, nel settembre 1220. Quindi la missione e la totale disponibilità fino alla morte, furono probabilmente le spinte interiori che lo portarono al francescanesimo. Egli volendo sottolineare maggiormente questo netto mutamento di vita, decise di cambiare il suo nome di battesimo: da Fernando in Antonio, in onore del monaco orientale a cui era dedicato il romitorio di Olivais di Coimbra dove vivevano i primi francescani portoghesi, e che Fernando aveva da poco tempo conosciuto.
 
ebby2001
ebby2001 il 13/06/12 alle 22:09 via WEB
Non appena ebbe superato le opposizioni dei confratelli agostiniani, ed aver ottenuto comunque il permesso dal priore, si unì al romitorio dei francescani e di lì a poco chiese a Giovanni Parenti suo nuovo superiore, il permesso di partire come missionario. Nell'autunno del 1220 s'imbarcò con un confratello, Filippino di Castiglia, alla volta del Marocco. Tuttavia, giunto in Africa, contrasse una non meglio specificata malattia tropicale e dopo alcuni mesi perdurando il male venne convinto da Filippino a tornare a Coimbra.
 
ebby2001
ebby2001 il 13/06/12 alle 22:11 via WEB
I due frati si imbarcarono diretti verso la Spagna, ma la nave si imbatté in una tempesta e fu spinta naufragando sulle coste della Sicilia, dove approdò nei pressi della città di Messina. Soccorsi dai pescatori, i due vennero portati nel vicino convento francescano della città siciliana. Qui i due frati furono informati che a maggio, in occasione della Pentecoste, Francesco d'Assisi aveva radunato tutti i suoi frati per il Capitolo Generale. L'invito a parteciparvi era esteso a tutti e nella primavera del 1221 Antonio e i frati di Messina cominciarono a risalire l'Italia a piedi.
 
ebby2001
ebby2001 il 13/06/12 alle 22:12 via WEB
Il viaggio durò parecchie settimane. Per Antonio il Capitolo Generale si rivelò un'occasione fondamentale per incontrare direttamente Francesco d'Assisi, poiché aveva conosciuto il suo insegnamento solo attraverso le testimonianze indirette. Il capitolo, presieduto dal cardinale cistercense Rainiero Capocci, ebbe luogo nella valle attorno alla Porziuncola dove si raccolsero più di tremila frati; si costruirono delle capanne di stuoie e per tale motivo fu ricordato come il Capitolo delle Stuoie. Il frate Giordano da Giano descrisse l'avvenimento
 
ebby2001
ebby2001 il 13/06/12 alle 22:13 via WEB
« La verità genera odio; per questo alcuni, per non incorrere nell'odio degli ascoltatori, velano la bocca con il manto del silenzio. Se predicassero la verità, come verità stessa esige e la divina Scrittura apertamente impone, essi incorrerebbero nell'odio delle persone mondane, che finirebbero per estrometterli dai loro ambienti. Ma siccome camminano secondo la mentalità dei mondani, temono di scandalizzarli, mentre non si deve mai venir meno alla verità, neppure a costo di scandalo »
 
ARCHIVIOPOST
ARCHIVIOPOST il 13/06/12 alle 22:15 via WEB
In terra francese, Antonio giunse nel tardo autunno del 1224 e vi rimase un paio d'anni, fino alla morte di Francesco d'Assisi. La Provenza, la Linguadoca, la Guascogna sono le regioni dove maggiormente predicò. Non è conosciuto l'esatto itinerario seguito da Antonio in Francia. Sembra che inizialmente si recasse a Montpellier, città universitaria baluardo dell'ortodossia cattolica, dove la leggenda narra che Antonio ebbe il fenomeno della bilocazione poiché predicò contemporaneamente in due siti distanti della città.
 
ARCHIVIOPOST
ARCHIVIOPOST il 13/06/12 alle 22:15 via WEB
Successivamente andò ad Arles dove partecipò al capitolo provinciale della Provenza; qui narra la leggenda che mentre Antonio predicava ci fu l'apparizione di Francesco d'Assisi benedicente la folla; tale evento particolare creò un alone di soprannaturalità su Antonio. Poco tempo dopo a Tolosa affrontò direttamente gli albigesi con la profonda dialettica basata su argomenti chiari e semplici; alcune fonti riportano che sia in questa città francese che si verificò il miracolo del mulo che, nonostante il digiuno, trascurò la biada per inginocchiarsi di fronte all'eucarestia. In realtà il miracolo eucaristico della mula si verificò a Rimini nel 1223
 
ARCHIVIOPOST
ARCHIVIOPOST il 13/06/12 alle 22:16 via WEB
Le fonti sono incerte sul periodo del viaggio di ritorno di Antonio in Italia dalla Francia; un'antica tradizione riporta che imbarcatosi per mare naufragò nuovamente in Sicilia, dove sono conservate numerose reliquie a lui attribuite. Raggiunse comunque Assisi il 30 maggio 1227, festa di Pentecoste e giorno d'apertura del Capitolo Generale, nel quale si doveva eleggere il successore di Francesco. Molti prevedevano l'elezione di frate Elia, vicario generale di Francesco e suo compagno di missione in Oriente. Le cronache riportano che frate Elia fosse geniale organizzatore ma di temperamento piuttosto focoso.
 
ARCHIVIOPOST
ARCHIVIOPOST il 13/06/12 alle 22:17 via WEB
I superiori dell'Ordine gli preferirono il più prudente frate Giovanni Parenti, ex magistrato, nativo di Civita Castellana e Provinciale della Spagna. Questi, che aveva accolto Antonio nell'Ordine francescano alcuni anni prima, lo nominò ministro provinciale per l'Italia settentrionale; in pratica, la seconda carica per importanza dopo la sua. Antonio aveva 32 anni.
 
ARCHIVIOPOST
ARCHIVIOPOST il 13/06/12 alle 22:18 via WEB
La notizia della morte di Antonio si diffuse rapidamente e quel che temeva padre Vinotto s'avverò. Le reliquie di un Santo erano viste come portatrici, oltre che di vantaggi spirituali e miracoli, di prosperità sicura in tempi di pellegrinaggi e di fede diffusa. Gli abitanti di Capodiponte, nella cui giurisdizione si trovava Arcella, arrivarono per primi: «Qui è morto e qui resta»; spalleggiati dalle clarisse: «Non lo abbiamo potuto vedere da vivo, che ci resti almeno da morto». L'indomani giunsero all'Arcella i frati di Santa Maria Mater Domini per traslare la salma, ma furono affrontati, armi in pugno, dagli uomini più giovani di Capodiponte. Ogni forma di dialogo pacato risultò inutile, sicché i frati rientrarono a Padova dove si rivolsero al Vescovo. Questi, saputo che Antonio aveva espresso precisa volontà di morire in città, nel suo convento, diede loro ragione e incaricò il Podestà di sedare gli animi, anche con la forza, se necessario. L'uso della forza non si rese necessario e il 17 giugno, all'Arcella, si svolse la cerimonia funebre.
 
ARCHIVIOPOST
ARCHIVIOPOST il 13/06/12 alle 22:20 via WEB
Sant'Antonio di Padova è festeggiato dalla Chiesa Cattolica il 13 giugno; è patrono del Portogallo, del Brasile e della città di Beaumont, in Texas. In Italia è santo patrono dI molte località:
 
esmeralda_19
esmeralda_19 il 13/06/12 alle 22:38 via WEB
Un saluto con immenso affetto per una lieta serata..Lory
 
tristezza56
tristezza56 il 14/06/12 alle 07:10 via WEB
Dolce giornata con un sorriso Anna
 
manuela1966
manuela1966 il 14/06/12 alle 14:44 via WEB
"E' in quella parte della mente chiamata CUORE che si annida il dolore e l'amore per andare oltre". Buon pomeriggio con un abbraccio, Manu
 
cuocopercaso62
cuocopercaso62 il 14/06/12 alle 15:27 via WEB
Splende il sole in questa giornata radiosa, ti arrivi l'abbraccio di cucinamanumaxosa. Una zampatina da Maxino, il piccolo micino!
 
follezero
follezero il 14/06/12 alle 20:52 via WEB
CIAO DIONISIO, A PRESTO NI'
 
dolly.1
dolly.1 il 14/06/12 alle 22:06 via WEB
Buona serata Dionisio. Un abbraccio sincero. Dolly
 
ILMIOCINEMA
ILMIOCINEMA il 14/06/12 alle 22:40 via WEB
CIAO DIONISIO BUONA SERATA ERMANNO
 
vespa22011
vespa22011 il 14/06/12 alle 22:57 via WEB
Buona serata Dionisio. Un abbraccio e un sorriso....Rosy
 
 
miriam1mt
miriam1mt il 15/06/12 alle 14:17 via WEB
La vera amicizia non è schiava del tempo e dello spazio, la distanza materiale non può separarci davvero dagli amici! R.Bach Buon fine settimana Un caro saluto Maria ^________^
 
follezero
follezero il 15/06/12 alle 22:03 via WEB
BUON FINE SETTIMANA
 
bellerman
bellerman il 15/06/12 alle 22:04 via WEB
A VOLTE IL VINCITORE È SEMPLICEMENTE CHI NON HA MAI MOLLATO. FELICE VENERDI SERA UN SALUTO ERMANNO
 
maddamark
maddamark il 19/06/12 alle 22:45 via WEB
La fede è un dono da teenere mlto stretto e beato chi lo ha. Nottissima Maddalena
 
ILMIOCINEMA
ILMIOCINEMA il 20/06/12 alle 00:10 via WEB
LA NOTTE E APPENA INIZIATA ,TI AUGURO DI TRASCORRERLA SERENA ,PRIMA DEL DOLCE RISVEGLIO . NOTTE ERMANNO
 
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