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E' Cristo la via, la sola via di salvezza! C'è chi questa via sceglie, nel grande incrocio della vita umana. Solo Cristo nell'amore, solo Lui nella vita!
Quanta gioia e quanta pace, quanta ricchezza e quanto bene! E' Lui la via di ogni anima, segue solo Lui, ritrova proprio quanto cerca.
Nella tempesta dello smarrimento, spesso vediamo il Maestro che viene a noi. Il dolore,
l'incomprensione umana spesso è tempesta, ma è potatura liberazione di zavorra che appesantisce vedo Lui
che a noi viene, e se ci chiama a seguirlo, felici a Lui cantando nel tempo e nell'eternità.
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Post n°240 pubblicato il 07 Agosto 2012 da dionisiosparacio
Le Sacre Scritture presentano in modo veritiero Mosé come l'uomo più umile della terra egli riconobbe la sua totale dipendenza dal Signore Dio nell'adempimento del mistero di salvatore del suo popolo alla quale era stato chiamato...
Tale umiltà é però superata sotto ogni punto di vista da quella di Gesù il Messia il vero Salvatore non solo del suo popolo ma di tutta l'umanità passata, presente, futura...
Gesù infatti dopo aver rinnovato il miracolo della manna nella moltiplicazione del pani avendoli fatti distribuire alla folla dagli apostoli lasciò in silenzio quel luogo per evitare le acclamazioni della folla che avrebbe voluto farne il proprio re...perché li liberasse dalla tirannia dell'Impero Romano cosa che certo sarebbe stata in suo potere...
Ma nonostante fosse il creatore del mondo e dell'intero universo egli tenne nascosto il suo infinito potere sotto l'apparenza di un artigiano proveniente da un villaggio sconosciuto e questo perché aveva scelto di fare a meno di tutti quegli attributi temporali che danno agli uomini prestigio e potere...
Anche se manifestò la sua autorità sulla natura (moltiplicando i pani per dare da mangiare ad una folla di diecimila persone o camminando sulle acque)...Gesù considerò del tutto "normali" questi prodigi...
Suo solo scopo era quello di convincere i discepoli che credevano in lui ed osservando i suoi comandamenti avrebbero potuto sottomettere il mondo intero all'autorità del Padre affinché venisse il regno di Dio.
Aiutami Signore Gesù a riconoscere l'ampiezza degli sforzi da Te sostenuti per riscattare il mondo senza per altro diminuire in alcun modo la libertà personale di ogni uomo di accogliere o respingere la Tua offerta di salvezza.
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Dio è tesoro, è gioia, è amore che
mirabil vita viver sol per Lui
Lungo il fiume, tuttavia, il canestro fu raccolto dalle ancelle della sorella del faraone, che allevò il bimbo a corte come un figlio suo.
L'esilio babilonese copre un arco di tempo che va dal 597 a.C, anno della distruzione di Gerusalemme da Nabucodonosor, al 538 a.C., quando Ciro, re di Persia, emanò l'editto che autorizzava gli Ebrei a ritornare in patria ed a ricostruire il Tempio.
Il nome "Mosè" deriverebbe, quindi, secondo alcuni studiosi, dalla radice del verbo ebraico "salvare", indicando, così, la condizione originaria della sua esistenza, cioè l'essere stato "salvato dalle acque".
Mosè si pose a capo del suo popolo, aprì con un colpo di verga il Mar Rosso, che si richiuse sugli inseguitori, e lo guidò per quaranta anni nel deserto verso la Terra Promessa.
Quando Mosè scese dal Monte Sinai tenendo fra le braccia le tavole della legge (tavole della Testimonianza), scritte dal dito di Dio, trovò il suo popolo che danzava e cantava intorno ad un Vitello d'oro, un idolo come lo avevano gli egiziani, ed infuriato, buttò le tavole della Legge che essendo di pietra si spezzarono, cosicché Mosè dovette tornare sul monte per riavere i Comandamenti.
“Io sono il Signore Dio tuo”
Non avrai altro Dio fuori di me.
Non nominare il nome di Dio invano.
Ricordati di santificare le feste.
Onora il padre e la madre.
Non uccidere.
Non commettere atti impuri.
Non rubare.
Non dire falsa testimonianza.
Non desiderare la donna d'altri.
Non desiderare la roba d'altri.
Il tempo era mio e sarà mio, ma il tempo proviene da te. Ti ringrazio per ogni istante scandito dal mio orologio, per ogni mattino che vedo al risveglio.
Chi sei tu, dolce Luce, che mi riempie e rischiara l’oscurità del mio cuore?
Tu mi guidi come mano materna e se mi abbandonassi non saprei fare più nessun passo
Tu sei lo spazio che circonda il mio essere e lo racchiude in sé
Da te lasciato, cadrebbe nell’abisso del nulla, dal quale tu l’hai elevato alla Luce
Tu, più vicino a me di me stesso, e più intimo del mio intimo, e tuttavia inafferrabile e incomprensibile, che oltrepassi ogni nome:
Spirito Santo, Amore eterno!
Insegnami l'attenzione alle piccole cose, al passo di chi cammina con me per non fare più lungo il mio, alla parola ascoltata perché non cada nel vuoto, agli occhi di chi mi sta vicino per indovinare la gioia e dividerla, per indovinare la tristezza e avvicinarmi in punta di piedi, per cercare insieme la nuova gioia.
Signore, insegnami che la mia vita è un cammino con te, per imparare, come te, a donarmi per amore. Tu, che sei la strada e la gioia.