Creato da angel_azul72 il 07/04/2008
Sul pacifico convivere delle genti
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Non e' tutto oro quello che luccica.
La verità non è mai quello che sembra.
Sembra.
Sappiamo tutti che il mondo occidentale e' cosparso di piccoli nei, alcuni che annegano nella storia e altri molto recenti.
Uno di questi è la comunicazione, che ogni giorno ci sommerge di informazioni contro ogni nostra volonta'.
L'uomo (e la donna) comune acquisisce queste informazioni e non ha modo di andare a fondo, di capire quanto di queste notize siano fondate e quante siano menzoniere.
O nella migliore delle ipotesi, quante siano complete o monche per gli oscuri fini di chi comunica.
Nessuno, o pochi, si rende conto che tutto questo comunicare influisce enormemente nel nostro modo di pensare.
Poniamo l'attenzione a quanto sta accandendo presso il tetto del mondo: il Tibet.
Che la Cina non sia storicamente un terra di santi, e' risaputo, ma a quanto pare quello che sta succedendo non si puo' semplicemente dire sia imputabile al grande impero economico nascente.
Dando un'occhiata a questo sito http://www.anti-cnn.com/ sembra quasi di intendere che i docili tibetani non siano proprio così docili, ma che addirittura si possano paragonare ai terroristi islamici.
Prudenza: realta' e apparenza? Difficile rispondere.
Sembra che a tutto questo trambusto sia stato studiato a tavolino e sia mantenuto nella giusta tensione da persone che sanno fare molto bene questo lavoro. Qualcuno che magari ha già messo in pratica azioni di questo tipo. Qualcuno che sta aproffitando della buona fede di poveri tibetani, dispersi per il mondo, le cui aspettative verso la loro cara patria sono molto alte, e che non possiedono una cultura opccidentale legata alla lotta di classe.
Riesce in ogni caso difficile pensare che i tibetani, incitati da sempre alla NON violenza da parte delle loro guide spirituali siano in gradi di creare a livello mondiale una rivoluzione tale.
D'altro canto, come detto dopra, e' giusto che i cinesi si ricordino che nemmeno loro sono dei santi e che la loro storia piuttosto recente e' cosparsa di ombre che non si sono mai presi la briga di dissipare.
Questo giustifica il fatto che il mondo occidentale simpatizzi per il tibet.
Non certo il fatto che i media, forti della libertà di espressione di cui ne vanno orgogliosi, riportino in modo errato, distorto o incompleto quanto sta accandento.
Allo stesso modo non è sufficiente dire che la Cina ha portato la civiltà, a quale prezzo? Quello di cancellare quasi una cultura.
La Cina non se ne può lavare le mani, dicendo che quello che sta accadendo non e' colpa sua. Le cause vanno ricercate forse all'inizio, fin dal principio, in cui i cinesi si sono imposti in modo totalitario nella regione, e se non e' così ben vengano prove di in tal senso. Invito a vedere il fil 7 anni in tibet e a esprimere opinioni al riguardo.
Oggi possiamo anche non essere d'accordo nell'indipendenza delle picole regioni ma sempre nel rispetto delle culture intese come ricchezza dei popoli.
E tutto questo, sembra non centrare nulla con le olimpiadi.
Un saluto.
G.
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