Alla resa dei conti, non c’è vizio che nuoccia tanto alla felicità dell’uomo come l’invidia.(Cartesio) E su cosa si basa la nostra società? Su cosa il condizionamento dei media?Cosa abbiamo trasmesso ai nostri giovani?Siamo ancora lontani dal capire che disastro possa combinare l'invidia ...perché da essa non nasce l'ammirazione ma l'adulazione, E cosi siamo finiti col non far altro che gonfiare chi non lo meritava!In un mondo dove tutto è facciata questo voleva dire dar spazio a chi non conveniva, mentre chi suda e stenta e dà un vero contributo non ha più ottenuto né attenzione, e men che meno ammirazioneNon lasciamoci incantare dalle false luci che ci offrono i moderni abbagli degli inconcludenti, o dalle voci forti gridate a profusione di prepotenza, o dalla volgarità imperante che sembra leggera, ed invece appesantisce ogni parlataL'uomo nella sua propensione a lasciarsi incantare dalle sirene del vuoto e dell’apparenza, ha gia consegnato il mondo allo strapotere assoluto dell'inconcludenza. . Quello che ci è dato vedere non è edificante. La fotografia del presente è un cumulo di macerie. La desertificazione del cuore a favore del dio denaro, a favore della corruzione vincente,rischia di disseccare le già aridi radici . Il tragico risultato, lo vediamo e lo piangiamo nei più giovani:una società per niente umana che ha perso l’orientamento, eche ha voglia di farsi ancor più male.Ora mettiamo da parte il disincanto, la modernità che uccide ...Altro che invidiare! Squarciamo il velo dell'ipocrisiaOra ci tocca di cercare tutti una via d'uscita prima che le rovine ci precipitano addosso
