Prima il Tuo Amore

Misericordia


 Nessuna vendetta nessuna punizioneLa giustizia  di Dio è  MisericordiaPer chi  voglia accoglierla Nessuna intimazioneNessuna categorica  imposizioneNessuna vendetta, nessuna punizioneDinanzi alla divina ricezioneLa grande magnanimità del CreatoreAmmanta di Misericordia ogni  giudizioMa chi conforta questa prospettiva ?Per te uomo evoluto, figlio discienza,Da te stesso condonato,Potrebbe mai aver importanzaTutto quel Bene che promette il cielo? Ben ti conosco , uomo del mio tempoUomo narcotizzato e vagabondoIn ricognizione di strane congiunzioniTu prediligi come dio l’inganno Compiacendo le sue apparenzeFinte bellezze che non esprimono graziaUomo, io ti conosco- anch’io sono come te provata Tra dissolvenze e segrete dipendenze -E ti fai pure sottile quando muovi:Che un dio – se c’è ,E dice di chiamarsi amoreNon si può proporre avverso –E a Lui, e al suo giudizioFlemmaticamente estraneoTrascorri questa vitaSenza provare  trepidazione Ma, com’è, che non ti sfioraUn pur minimo timore?Neanche una lieve esitazioneChe induca a valutare la differenza..Dov'è il buon vivere delle dimore eterneSe neghi il male delle infernali fosse?Cosi, senza dubitare,Reclini  la naturale entrataPer roveciare in una bucaTanto profondaQuanto la tua presunzione di poterne uscire La smania di terra marciaTi fa avvezzo ai neri fumiE, ancor qui, attendi falsi dilettiScambiando la godereccia soddisfazionePer eterna contentezzaTu sei l’uomo dalle multiformi vestiChe Indica e sperimenta  leggi Atte a dissipar l’ originario nerboE chi potrebbe sconfessare il  volgereDeforme dell’infernale abbaglio? Proprio tu, uomo evoluto, cui Dio provvide ,Dare sostegno con produttivi mezzi,Tramite le sue leggi e ingegnose menti ,Che umilmente e laboriosamenteAprirono spaziosi varchi,Ora lusinghi stabilirne l’esclusiva Tu, conquistatore di luna e marte ,Agevolmente vaghi nei fortunati cieli,E, più non  stupisciDel luccicar delle infinite stellePiù non  emoziona la piccol tua moleMa presto spingi il pensiero a potenziale ultimo…Come dunque rammentareChe avanzi padrone di niente?E come ancora raccomandareChe questo non conviene ? Dinanzi alla magnanimità divinaNessuna categorica intimazioneNessuna  superiore ingiunzioneNessuna dispotica vendetta, nessuna punizioneGiustizia segue MisericordiaPossa tu aver ben chiaro questo,Ché nel tuo domani sarai chiamato aProseguire in quella stessa rispondenzaChe avanza l’oggi tuo mortale Tu,uomo, tra i celestiali campiInvano impegnerai la tua maliziaPer te non troverai terra rispondenteNon esiste misericordiaChe possa forzare  chi ne fa rinuncia,Chi abbia, a favore di miseri stracciDeclinato la fattura dell’ambita vesteDi candida perfezione Se solo ne invocassi il nomeSe giorno dopo giorno ne provassi la vicinanzaAllora Misericordia sarebbe quella tunicaGiusta, intatta da desiderareSarebbe  pane quotidiano per sfamareQuella ragione cui rifocillarsi,Nell' intento e nelll'agognar de cuoreAcqua pura, sorgente vivaChe zampilla vivace in una pienezzaChe il mondo ignora  Confortiamocil’un l’altro e diamoci da fare per rendere davvero migliore il nostro martoriato mondo.. Solo la Fede e l’aiuto e il sostegno del nostro Creatore possono sostenerci