Prima il Tuo Amore

Orrore e ripensamento


 Mentre passano davanti immagini incredibili  di terrificante costernazione, mi chiedo cosa  possa suscitare  oltre l'orrorein noi spettatori angosciati, coinvolti ma non travolti, questa tremenda tragedia … Ci sono cose più grandi di noi più grandi degli stessi uomini che credono di poterle  manovrareE ci troviamo a constatare che, nonostante tutte le nostre conoscenze  la nostra cultura e la capacità di programmazione, c'è  una realtà che non possiamo controllare  Quante volte  con le nostre presunte forzature, con le partigiane opinioni, ma soprattutto con il sussidio della scienza abbiamo pensato di poter prima o poitutto piegare al nostro intento?  La realtà tarda  a rivelare le recondite insidie E quando siamo di fronte ad esse forse è tardi  Un riscontro non auspicabile,  Ma lo si trascura Quel che sta accadendo adessolo confermaNiente  accade  per sole cause momentaneeMa  attraverso l'evolversi  di fenomeni che troppo facilmentecredevamo di star padroneggiando E  mi chiedo cosa  gridano,  oltre l'orrore del momento, oltre l   oscenità dell irriverente ostentazione, cosa ci stiano dichiarando   queste immagini dii insospetta guerra..  L'orrore che proviamo interferisce con i nostri sentimenti profondie ci si copre  gli occhi e si invoca pietà L'orrore di oggi risuona altri orrori che avevamo allegramente accantonato E ora  pretende un ripensamento Una    fantastica,  avveniristica  esistenza, sempre nuove conquiste e altre   imprevedibili stravaganzehanno  assorbito, per noi ultramodernisti,  ogni  idea di futuro  Da tempo l'uomo ci prova  a ricostruire se stesso a immaginarsi diverso da come la natura l'ha progettato E non  vuole ascoltare ragioneNon  Intende confrontarsi con la superiore consegnaMa come fosse un dovere, un diritto inalienabile di civiltà travalica se stesso per mettersi nei panni di chi non è Finché  qualcuno piu brutale e senza ritegno,   qualcuno che sbuca da un'ideologia retrogata, senza troppe formalità irrompea  ricordargli la  primordiale  naturaÈ l'eterno ritorno della Storia di un uomo che ripetutamente,  appena gode di un po' di benessere,  rifiuta di riconoscere e accettare le proprie attribuzioniDimentica la sua realtà E come confrontarsi con essa  Civiltà, civiltà dove sei? Civiltà di un uomo rimasto barbaro di un uomo che crede di poter risolvere ogni questione con la barbarie della violenta imposizione Civiltà, civiltà dove sei? Civiltà di un uomo  ancora schiavo  del primordiale istinto  La  decantata civiltà  è messa in scacco da una volontà di potenza che nella morte del fratello nasconde la sua impotenza  Civiltà dove sei?  tra quelle case sventrate tra quei ruderi di mura crepate tra quei sassi sparsi per ogni strada e ogni tanto un cadavere Uomini e sentimenti saccheggiati e devastatiLì sei tu Civiltà   orgogliosa, declamata civiltà modernapronta ad affrontare lo spazio planetario  Inetta a contenere la furia omicida  Civiltà  Ora sei nelle mani di  valenti combattenti che non si lasciano arrestare dalla ferocia assalitrice Sei nel cuore di padri e figli che vogliono continuare a vivere In dignità e libertàSei nei pensieri di chi  non vuole arrendersialla barbarie che ancora regola la convivenza umanaSei nel cuore di chi non  rifiuta il patire e il morire  per un futuro da ricostruire  Sei nei passi decisi  del fratello che lotta anche per chi non è con lui Sei nelle preghiere di chi crede che il bene viene solo dal beneE invoca  la pace Che vinca sugli imperativi malvagiCivilta, ora sei nella ferma Fede di chi non vuole restar   Impotente di fronte al fratello piangente