Ama, e poi fa quel che vuoi... la voce del cuore ha un suono audace e sottile , pochi sanno ascoltarla Oggi distratti e di fretta, né buoni né cattivi ..., non prendiamo posizione... La via di Dio ci invita : è stretta ma profuma d'incenso, di rose e gigli di bianco vestiti. Verso il cielo tutto tende e si stende felice.. Verso Dio, il Signore della Pace , chi fa la guerra nel suo nome mente, dapprima a se stesso. A dispetto di ogni esperienza maligna, Dio Signore e Padrone, per nostra immensa fortuna , é Amore , vero motore di ogni originale espressione...
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Post n°432 pubblicato il 28 Ottobre 2022 da Shalom.aleichem
Torniamo al rispetto del merito Ma quale merito? Prima ancora di usarle, delle parole bisognerebbe conoscere il giusto significato perché da molte sponde viene ripetutamente alterato E gli stessi non sanno più farne utile uso Quando desistiamo dall'uso di una parola solo perché ha smarrito il contenuto appropriato abbiamo perso in partenza Riscopriamo il valore positivo di parole come rispetto, come merito Merito, questa qualità , dal nuovo governo chiaramente associata all'istruzione, ha parecchio indispettito Ci si rifà perfino a Don Milani per dare fuoco alle proprie tesi Non è il merito a caratterizzare un percorso scolastico ma l'inclusione... soprattutto in una scuola iniziale , primaria ... Si è detto da più parti Come se le due cose si contrapponessero l'una all'altra Come se non sì dovesse fornire fin dai primi rudimenti l'indirizzo giusto per il buon utilizzo delle conoscenze E ben prredisporre ad una rendimento fruttuoso Ma cosa vuol dire oggi merito? La parola merito sembrerebbe legata all'idea di gara Ma il merito non sta nel primeggiare ma dare il meglio di se stessi Siamo rimasti all'antica accezione di un merito enfatizzato , gasato come se non si fosse sviluppato parallelemente una nuova sensibilità un modo diverso di impiegare questo attributo Incominciamo col considerare l'argomento merito non come un punto di arrivo ma un punto di partenza fondamento essenziale della conoscenza Merito come il buon intento la buona disposizione , il buon obiettivo che ci si prefigge piuttosto che il risultato conseguito Merito è il rispetto di se stessi delle proprie capacità e dei propri limiti Merito è essere aperti alla buona relazione Guardare all'altro nel rispetto delle sue caratteristiche e delle sue limitazioni Merito per come ci si dispone, al di là dei contingenti riscontri Ma, bisogna ammetterlo, della parola rispetto così come del significato della parola merito si è persa la cognizione originaria Ed è diventata espressione di un mondo che è superato traducendola come una convenienza da proporre non da offrire Ma se vogliamo una società davvero progredita conscia di se stessa la parola rispetto torna una parola fondamentale il rispetto non dovuto a colui che è più forte ma a colui che è più debole E se il rispetto lo si dedica all'autorità non è per affermare la sua forza ma per affermare il suo bisogno del nostro supporto e riconoscimento Allo stesso modo , il merito non afferma una supremazia ma una vittoria da affermare insieme! In effetti se vogliamo enfatizzare il ruolo della scuola come promotrice di meriti dobbiamo prima di tutto sottolineare il suo compito di educare al rispetto E in questa visuale sembra logico e dovuto attribuire alla scuola la competenza essenziale di addestratrice al rispetto del merito L'incentivo al merito focalizzato come indice motivazionale da consegnare agli insegnanti prima ancora che agli alunni non è un incentivo a catalogare, discriminare Il merito che ci si aspetta oggi dagli alunni è innanzitutto Il rispetto di tutta la struttura scolastica che unifica nella stessa finalità educativa e operativa Merito della scuola è aiutare gli alunni a crescere non solo nelle competenze e conoscenze ma alla buona relazione Alla scoperta del buon uso, utile utilizzo di tutto l'armamentario intellettuale
E allora benissimo sottolineare questa parola: Merito a cominciare dalla Scuola perché da tempo rischia uno sconveniente appiattimento di basso livello Non è la conoscenza del maggior numero di nozioni ma il raggiungimento di una maturità , di indirizzo e di utilizzo delle stesse a sollevare le sorti della scuola Così, se una scuola focalizzata troppo sulle conoscenze tecniche e nozionistiche, svilisce le migliori qualità individuali, tutto torna quando queste vengono finalizzate all'armonia delle stesse per una società comunitariamente operosa Privilegiamo il rispetto del merito nelle nostre scuole e non ci facciamo intimidire dalle ignoranti pretese di adulti arroganti Se oggi al rispetto prevalgono le vaghe pretese di genitori arroganti abbiamo già perso Teniamo ben presente che la teoria della necessità del foglio di carta per andare avanti, non ha più presa se non si sa farne buon uso Il merito non è imparare a fare il furbo…. Che poi accade di far leggi che fanno la fortuna dell'avversario che forse merita di più Mettiamo ben in evidenza : merito e il rispetto degli insegnanti di tutto il contesto scolastico che è stato molto sottovalutato, svalutato negli ultimi tempi La scuola del merito non è competitiva ma inclusiva e affermativa Allora avremmo costruito fondamenta solide per progredire in una vera pace una pace responsabile per una società capace di critica costruttiva |
Post n°430 pubblicato il 21 Giugno 2022 da Shalom.aleichem
Mi chiedo per quanto tempo ci sarà ancora concesso di vantarci al di sopra del nostro destino La storia lo conferma, l'evoluzione positiva della condizione umana va avanti, destinata ad essere comunque promossa dalla buona cura, prodigata dall'uomo Questo vuol dire che la nostra umanità pretende di essere positivamente incentivata, rispettata e non stravolta Pena conseguenze altrettanto travolgenti Come di fatto costatiamo oggigiorno, Il nostro mondo il nostro modo di rapportarsi con la realtà stanno per essere, ancora una volta, rivluzionati, messi alla prova da eventi per nulla positivi Il nostro futuro minaccia un imprevedibile cambiamento, non per un virus, non per una guerra, pur sanguinosa ed estremamente costosa ma il vero stravolgimento oggi è quello climatico, provocato dallo spregio di una progettazione poco rispettosa del nostro pianeta terra, Così quel che ritenevamo solido appannaggio, conquista acquisita , si va già sbriciolando sotto i nostri occhi Credevamo di aver conseguito una tale sicurezza, tale padronanza della realtà da diventare presto assoluti gestori del nostro destino La modernità sembrava non mettere limiti alla nostra volontà E agli ostacoli di un apparente destino contrastante era giusto rispondere con nuove sfide e un velato cinismo ammantato di falsa umanità Cosi pensa l'uomo moderno! Piuttosto che cercare un confronto un'umile ricomposizione, nel rispetto della vita, nella globalità delle sue istanze, continua a insistere col rifiuto, con la contrapposizione di sfrontate rivendicazioni In questo contesto perfino la morte diventa contenuto di cui impadronirsi e praticare come un accidente di scarso riguardo Chi propaganda l'eutanasia sembra star propagandando l'assoluta autonomia dal suo incontro con essa, la ridefinizione del suo rigoroso proporsi La rivincita sul naturale dolore che essa comporta E intanto si toglie ogni significato ad un momento fondamentale per lo svilippo stesso di una buona vita Tutto questo porta non solo ad eccessi che poco tempo fa erano impensabili ma sopratutto a costruire una mentalità alternativa, che destabilizza l'uomo nella sua essenza più inviolabile Si vuole affermare il diritto di aggirare qualsiasi difficoltà o sofferenza interpelli l'adesione dell' uomo Se l'uomo può aggirare la morte procurandosela lui stesso chi potrà mai dar limite alla sua acclamata supremazia? Questa è la nuova mentalità da costruire Non neghiamocelo… Si parte da un' eutanasia, che si dice, libera da una macchina, per affermare la libertà da ogni sofferenza finale, fino a voler liberarsi completamente della malattia quando essa diventa intralcio al un vivere soddisfacente Una vita vale se fatta di soddisfazione e forse anche difficoltà momentanee… Ma appena la vita propone difficoltà apparentemente Inutili, perde di valore e abbiamo il diritto di liberarcene Questo il traguardo di una simile mentalità eutanasica Come negarlo? Ma prima di proseguire in questo discorso mi sento obbligata a fare un distinguo Bisognerebbe che noi Cattolici ci prendessimo la responsabilità di indagare più profondamente su quel che viene esposto E se vogliamo evitare errate speculazioni noi che crediamo che la vita con la morte non c'è tolta ma c'è solo trasformata ci andiamo cauti nell'invocarla! Ma succede anche che oggi sia facile ricorrere ad una macchina per coadiuvare il prosieguo di una esistenza E finché quest'uomo padroneggia la macchina e non ne diventa un appendice Finché quest'uomo si serve della macchina assistito coadiuvato non sopravanzato abbandonato a se stesso , sopraffatto dalla macchina la sua dignità resta integra , nonostante la sofferenza nonostante il dolore medicalmente trattati Ma ditemi che c'è di umano in un uomo che viene sopravanzato da una macchina in cui esso stesso diventa un oggetto asservito ad una macchina? Ma non parliamo di ricorso ad eutanasia in questi casi non è un omicidio non è eutanasia se una mano pietosa stacca la spina Diciamo che un essere umano ha diritto a sottrarsi alla tirannia alla tortura di una macchina La vita è più di un meccanico esistere Questo non vuol dire aver rispetto per la vita anzi apprezzarla e averne cura Ora la vicenda DJ Fabo non è la vicenda umana di Welby né la vicenda di Federico Carboni Di vicende così delicate non possiamo farne oggetto di un unico argomento Così come avviene in modo molto generico nella divulgazione dei media Non possiamo banalizzare una realtà così delicata così infinitamente importante Per chi crede che la morte non è la fine, ma l'inizio di Tutto di questo egli si sente responsabile di fronte al mondo Anche nei confronti di chi non crede Questo dovrebbe indurre a far maggior discernimento a evidenziare quei casi in cui non si tratta di eutanasia Ma si parla di assistenza ad una buona Morte Si parla di restituire alla dignità una persona che non vive più da umano Non permettiamo che persone interessate ad altro, ne approfittino per alimentare significati distorti Questo discorso non vale quando si vorrebbe abbreviare anche di pochi giorni una vita che va spesa sino in fondo con cure adeguate Ma la cultura della cura, nella società dell'usa e getta, è svalutata Ritorniamo a considerare il sacrificio attivo, l la cura partecipata , l'accettazione reciproca, Il vitale incentivo come fondamento di ogni progresso della condizione umana E avremo davvero sorprese di miglioramenti inaspettati al di là di ogni cultura di violenza e di morte Quello che spinge al miglioramento il mondo e la buona collaborazione , l'accettazione attiva della vita in ogni sua manifestazione |
Post n°429 pubblicato il 08 Giugno 2022 da Shalom.aleichem
Quello che è successo Domenica sera nella trasmissione di Massimo Giletti mi sembra esemplificativo della buona dinamica comunicativa in cerca di un seme di pace L'intervista alla portavoce del ministro degli esteri Russo Maria Zakharova appare davvero indicativa delle opposte interpretazioni di una guerra ferocemente distruttiva Con enorme pazienza,con umiltà e sincera dedizione verso la causa della Pace il conduttore ha cercato in ogni modo di portare avanti un'intervista più che rispettosa, più che dimessa di fronte alle irritanti provocazioni della sua interlocutrice Lo abbiamo visto incaseare una serie di accuse preconcette e pregiudizievoli che Indubbiamente nessuna persona di buon senso potrebbe accreditare Ma evidente l'intento della Zakharova di cogliere l'occasione per rafforzare le convinzioni dei suoi simpatizzanti , persone pronte ad ogni appiglio pur di suffragare le proprie tesi preconcette , La buona disposizione dimostrata da Giletti è stata davvero apprezzabile Ma poco compresa Forse l'evidente disponibilità volta ad un riscontro pacifico , apparentemente sembrava favorire le accuse Ma noi non possiamo che apprezzare la bonaria intenzione del loro promotore Se vogliamo la pace l'unica politica perseguibile è andare incontro all'altro Non prestarsi alle provocazioni Proprio perché offerte da un avversario cieco e sordo sarebbe un Inutile sforzo rispondere con altra provocazione Pretendere di ragionare e di far ragionare certe persone è fatica inutile la benevolenza, l'umana buona disposizione sono elementi essenziali per un confronto che ammortizzi le provocazioni dell'interlocutore unicamente orientato a intimidire
Incominciamo da qui Incominciamo noi a cambiare il nostro modo di rapportarci col nemico Non per aggirare il dibattito Ma soffermiamoci instancabilmente sulla disponibilità e benevolenza nonostante l"indiscutibile negatività dell'altrui ricezione Chi mai è disposto di primo acchitto a riconoscere le proprie negatività ? A volte non serve far ricorso alla ragionevolezza Oggi le uniche armi per contrastare le infide armi dell'aggressore sono parole di buon senso senza aspettarsi altro Almeno cominciamo Cominciamo da qui noi che ci dichiariamo a servizio della Pace Cominciamo col sostenere un atteggiamento nuovo Un atteggiamento che vuol dire all'altro : "Anche se non posso darti credito Anche se non penso che tu abbia alcuna ragione valida a tuo favore Proprio perché tutto ciò mi è chiaro voglio comunque io per prima tendere una mano Voglio venirti incontro nel tuo campo di battaglia perché sono consapevole della gravità della condizione in cui entrambi siamo impigliati E se in questa ragionevolezza chi più si vanta più facilmente sembra volerla vinta, mi rendo conto che spetta a me cercare una giustificazione "
Quando l'altro si chiude in se stesso e non intende ragioni che non le proprie è quello il momento di ricomporsi per entrambi Chi cerca la pace opera la non violenza E risponde con parole non violenti La pace non è saccente non dà punti a sfavore E non si tratta di autoflagellazione Ma se ci diamo coraggio reciproco si tratta di una dignitosa e costruttiva reazione D'altronde qual è il problema ? Siamo abituati, anzi assuefatti a veder assecondate le ripetute preconcette bugie confezionate dai nostri politici Possibile scandalizzarsi delle falsità che con gran sfrontatezza vengono propinate dai portavoce della guerra? Se la protervia e la presunzione dei provocatori non ci può lasciare indifferenti la nostra indignazione sia tacita e costruttiva tanto da sfociare in ben altre espressioni La pace è più di un diritto la pace non è imposizione né elargizione indiscriminata La Pace è un dono da donare perché si rifletta anche su di noi perché non sia nessuno escluso Pace Sembra sentire invocare i tanti morti che scongiurano sempre più la nostra sensibilità Inoltre c'è il pericolo di un futuro che minaccia anni di sconosciuti sacrifici per tutti
La pace che dovremmo perseguire è una pace da edificare non sulla presunzione non sulla congetturata vittoria ma sulla umiltà, sull'aperta disponibilità di tutti Qualità che il mondo moderno ha del sottovalutato Non importa se a domande precise e circostanziate si ottengono risposte vaghe e intimidatorie perseguire un sentimento di pace vera è più importante di ogni provocazione Prima di tutto Pace Pace che permette di essere costruttivi di onorare noi stessi di essere uomini validi Questo è l'atteggiamento per chi voglia non piegarsi a un avanzare unicamente competitivo Non è la violenza delle armi che può risolvere l'assegnazione di territori Se fosse così la nostra civiltà avrebbe fallito Se vogliamo davvero progredire bisogna che la forza della parola riesca a convincere il mondo intero della necessità di una revisione totale del nostro ordinamento politico-sociale
Vogliamo una organizzazione delle Nazioni Unite che sia consapevole non del suo potere Ma della sua enorme responsabilità di fronte al futuro Questa è diplomazia Questa è sacra consapevolezza della nostra umana Costituzione Facciamo pace con la nostra umanità Umanità vuol dire Conoscenza dei bisogni fondamentali dell'uomo Accettazione della sua complessità e contraddittorietà Nei momenti cruciali non è la presunzione ma l' alta stima che abbiamo dei nostri principi a dare la buona direzione Poggiano su di essi il nostro pur altalenante agire ci offriranno lo stimolo e la fermezza di operare per il bene , nonostante tuto |
Post n°428 pubblicato il 17 Marzo 2022 da Shalom.aleichem
Mentre passano davanti immagini incredibili di terrificante costernazione, mi chiedo cosa possa suscitare oltre l'orrore in noi spettatori angosciati, coinvolti ma non travolti, questa tremenda tragedia … Ci sono cose più grandi di noi più grandi degli stessi uomini che credono di poterle manovrare E ci troviamo a constatare che, nonostante tutte le nostre conoscenze la nostra cultura e la capacità di programmazione, c'è una realtà che non possiamo controllare Quante volte con le nostre presunte forzature, con le partigiane opinioni, ma soprattutto con il sussidio della scienza abbiamo pensato di poter prima o poi tutto piegare al nostro intento? La realtà tarda a rivelare le recondite insidie E quando siamo di fronte ad esse forse è tardi Un riscontro non auspicabile, Ma lo si trascura
Quel che sta accadendo adesso lo conferma Niente accade per sole cause momentanee Ma attraverso l'evolversi di fenomeni che troppo facilmente credevamo di star padroneggiando E mi chiedo cosa gridano, oltre l'orrore del momento, oltre l oscenità dell irriverente ostentazione, cosa ci stiano dichiarando queste immagini dii insospetta guerra.. L'orrore che proviamo interferisce con i nostri sentimenti profondi e ci si copre gli occhi e si invoca pietà L'orrore di oggi risuona altri orrori che avevamo allegramente accantonato E ora pretende un ripensamento
Una fantastica, avveniristica esistenza, sempre nuove conquiste e altre imprevedibili stravaganze hanno assorbito, per noi ultramodernisti, ogni idea di futuro
Da tempo l'uomo ci prova a ricostruire se stesso a immaginarsi diverso da come la natura l'ha progettato E non vuole ascoltare ragione Non Intende confrontarsi con la superiore consegna Ma come fosse un dovere, un diritto inalienabile di civiltà travalica se stesso per mettersi nei panni di chi non è Finché qualcuno piu brutale e senza ritegno, qualcuno che sbuca da un'ideologia retrogata, senza troppe formalità irrompe a ricordargli la primordiale natura È l'eterno ritorno della Storia di un uomo che ripetutamente, appena gode di un po' di benessere, rifiuta di riconoscere e accettare le proprie attribuzioni Dimentica la sua realtà E come confrontarsi con essa
Civiltà, civiltà dove sei? Civiltà di un uomo rimasto barbaro di un uomo che crede di poter risolvere ogni questione con la barbarie della violenta imposizione Civiltà, civiltà dove sei? Civiltà di un uomo ancora schiavo del primordiale istinto La decantata civiltà è messa in scacco da una volontà di potenza che nella morte del fratello nasconde la sua impotenza
Civiltà dove sei? tra quelle case sventrate tra quei ruderi di mura crepate tra quei sassi sparsi per ogni strada e ogni tanto un cadavere Uomini e sentimenti saccheggiati e devastati Lì sei tu Civiltà orgogliosa, declamata civiltà moderna pronta ad affrontare lo spazio planetario Inetta a contenere la furia omicida Civiltà Ora sei nelle mani di valenti combattenti che non si lasciano arrestare dalla ferocia assalitrice Sei nel cuore di padri e figli che vogliono continuare a vivere In dignità e libertà Sei nei pensieri di chi non vuole arrendersi alla barbarie che ancora regola la convivenza umana Sei nel cuore di chi non rifiuta il patire e il morire per un futuro da ricostruire Sei nei passi decisi del fratello che lotta anche per chi non è con lui Sei nelle preghiere di chi crede che il bene viene solo dal bene E invoca la pace Che vinca sugli imperativi malvagi Civilta, ora sei nella ferma Fede di chi non vuole restar Impotente di fronte al fratello piangente
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Post n°427 pubblicato il 07 Marzo 2022 da Shalom.aleichem
Il forte richiamo dei tragici avvenimenti presenti ci mette di fronte a noi stessi alle politiche della nostra Europa che spesso si sono disperse in disposizioni disorganiche e poco oculate Difficile affrontare gli urti di una aggressione violenta quando si era avvezzi all'accomandamento morale E al compromesso partigiano Ora la guerra ci interpella direttamente Che fare ? In questo doloroso frangente, Il sussulto di reazione trova tutto l'Occidente finalmente unito ma impreparato Avevamo sottovalutato le sfide che la realtà propone Ma queste, nella loro misconosciuta complessità, ci coinvolgono tutti La pace non è una posizione di comodo, né può essere agevolmente accomodata Così come eravamo abituati a fare La pace è un bene essenziale è prezioso da non essere mai dato per scontato La guerra non scoppia improvvisa e casuale questa guerra lo evidenzia La guerra è sempre il risultato di disattenzioni e lasciapassare lasciati evolvere senza avvedersene Se esiste un tiranno è perché la piramide sociale lo sostiene Perché il male che cova il noi prima o poi ha bisogno di uno sfogo Ma se tutti coltivassimo la pace questo sfogo sarebbe ammortizzato alla base Una legge sull'eutanasia è una minaccia la pace la legge sull'aborto è una minaccia alla pace una legge sul inseminazione artificiale è una minaccia alla pace Questa generazione certamente non lo potrà capire ma le generazioni avvenire lo potranno constatare Ora abbiamo bisogno di recuperare autorevolezza morale e fiducia solidale E potrebbe essere questo un motivo determinante per creare le premesse di una vera pace Finora la nostra Europa è stata tenuta insieme da finalità subordinate al soldo Una società non può dirsi civile se non si applica a costruire premesse di pace Questo dramma potrebbe essere una spinta per rivedere molte cose nella conformazione dell'U.E. Per la ripresa di quei valori umani e morali fondanti il suo buon consesso sociale La cui mancanza prima o poi porta a un declino inevitabile La nostra Europa ha una storia millenaria spesso travagliata, popoli in lotta fra loro, ma un filo di speranza e di rigorosa Fede univa i suoi abitanti proiettati verso un comune futuro di benefico sviluppo Oggi possiamo godere di una solida struttura culturale una scienza efficiente e altamente produttiva cosi come avevano sognato i nostri padri, ma non basta! Ci si è adagiati su un crinale non visto e non riconosciuto Oggi l'allegro sperpero delle migliori risorse risuona inquietante La pretesa sicurezza la sottintesa autosufficienza del nostro occidente a furia di perseguire solo garanzie diritti palesemente suicida, rischia di depauperare ogni precedente conquista Se si disperdono i più resistenti anticorpi le migliori capacità di difesa umane e spirituali, anche il sentimento distintivo di laboriosità le sensibilità relazionali degradano e regrediscono Questa guerra molto più della pandemia colpisce al cuore la presente politica europea e mondiale che nel migliore dei casi pecca di pressapochismo Chi nel nostro Occidente si accingeva a snaturare ogni riferimento valoriale ora deve ammettere che stava minando alla base la sua capacità di tenuta Come si dice da ogni parte questo è un momento di sveglia Un momento importante e decisivo per ritrovare una vera unità che non sia solo dettata da una momentanea reazione Si spera proprio che si attui una riscoperta di dignità, di orgoglio originario Speriamo che ci si renda conto come sia facile perdersi quando si persegue una visione qualunquistica e lassista Speriamo se vogliamo ricostruire una Europa diversa più consapevole e rigorosa che non si può permettere il rischio incontrollabile di formare giovani disorientati senza riferimenti , Anzi con un solo riferimento il denaro denaro dipendente e denaro idolatri che nella acclamata sua capacità risolutiva minaccia di deformare Ogno altro valore integrale dell'essere umano |
Adunati come pecore Intorno al Pastore.
Invece di contrapposizioni,
noi che seguiamo Cristo,
dovremmo sempre cercare
motivi di unione.
Proprio come Lui ha fatto
Più persone la penseranno
in un certo modo più il mondo
spingerà in quella direzione
per questo il pensiero è un carburante
basilare
Ma se non è condiviso non serve
se non riesce ad infiammare
è fuoco di paglia
o carbone rovente, brace infernale...
Non importa chi ci è contro
guardiamo a chi potrebbe esserci amico
nello stesso desiderio di condivisione...
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L’uomo è un mistero.
Un mistero che bisogna risolvere,
e se trascorrerai tutta la vita
cercando di risolverlo,
non dire che hai perso tempo;
io studio questo mistero
perché voglio essere un uomo.
Fëdor Michajlovic Dostoevskij
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