Creato da Shalom.aleichem il 06/09/2014

Prima il Tuo Amore

La Fede non è un' opinione

 

La scuola il rispetto e il merito

Post n°432 pubblicato il 28 Ottobre 2022 da Shalom.aleichem




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Torniamo al rispetto del merito 

Ma quale merito?



 Prima ancora di usarle, delle parole bisognerebbe  conoscere il giusto significato

 perché da molte sponde viene ripetutamente alterato 

E gli stessi   non sanno più   farne utile  uso 

 Quando desistiamo dall'uso di una parola 

solo perché ha smarrito il  contenuto appropriato

abbiamo perso in partenza

Riscopriamo il valore positivo di  parole

 come rispetto, come merito

Merito, questa qualità , dal nuovo governo chiaramente associata all'istruzione, ha parecchio indispettito

 Ci si rifà perfino a Don Milani per dare fuoco alle proprie   tesi

Non è il merito a caratterizzare un percorso scolastico  ma l'inclusione... soprattutto in una scuola iniziale , primaria ...

Si è detto da più parti

Come se le due cose si contrapponessero l'una all'altra

Come se  non sì dovesse fornire fin dai primi rudimenti 

  l'indirizzo giusto 

per il buon utilizzo delle conoscenze

E  ben prredisporre ad una rendimento fruttuoso 

Ma cosa vuol dire oggi merito?


La parola merito sembrerebbe  legata all'idea di gara

Ma il merito non sta nel primeggiare

 ma dare il meglio di se stessi 

Siamo rimasti  all'antica accezione di un merito 

enfatizzato , gasato

 come se non si fosse sviluppato parallelemente una nuova sensibilità

  un modo diverso  di impiegare questo attributo

  Incominciamo col considerare l'argomento  merito non

 come un punto di arrivo 

ma un punto di partenza 

fondamento essenziale della conoscenza

Merito come il buon intento 

 la buona disposizione , il buon obiettivo che ci si prefigge

 piuttosto che il risultato conseguito


Merito è  il rispetto di se stessi 

delle proprie capacità e dei propri limiti

 Merito è essere aperti  alla buona relazione 

 Guardare all'altro  nel rispetto delle sue caratteristiche e delle sue limitazioni 

Merito per come ci si dispone,  al di là dei contingenti   riscontri

Ma, bisogna ammetterlo, della parola rispetto così come del significato  della parola merito

  si è persa la cognizione originaria

 Ed è  diventata espressione di un mondo che è superato

 traducendola come una convenienza

  da proporre non da offrire

 Ma se vogliamo

una società davvero progredita 

 conscia di se stessa

 la parola rispetto torna una parola fondamentale

il rispetto non   dovuto a colui che è più forte 

ma a colui che è più debole

E se il rispetto lo si dedica all'autorità 

non è per affermare la sua forza 

ma per affermare il suo bisogno del nostro supporto 

e riconoscimento 

Allo stesso modo , il merito non afferma una supremazia 

ma una vittoria da affermare insieme! 

In effetti se vogliamo enfatizzare il ruolo della scuola 

come  promotrice di meriti

dobbiamo prima di tutto sottolineare il suo compito 

 di educare al rispetto

E   in questa visuale sembra logico

e dovuto attribuire alla scuola

 la competenza essenziale di addestratrice 

al rispetto del merito  


L'incentivo al merito

 focalizzato  come indice motivazionale 

da consegnare agli insegnanti 

prima ancora che agli alunni

 non è un incentivo a catalogare,  

discriminare 

Il merito che  ci si aspetta oggi dagli alunni

 è innanzitutto  

Il rispetto di tutta la struttura scolastica 

 che unifica  nella stessa finalità

educativa e operativa


Merito della scuola è aiutare gli alunni a crescere

 non solo nelle  competenze e conoscenze 

ma   alla buona    relazione 

 Alla scoperta del buon uso,  

 utile utilizzo

 di tutto l'armamentario

   intellettuale

 

  E allora benissimo  sottolineare questa parola: Merito 

a cominciare dalla Scuola

perché  da tempo rischia 

uno sconveniente appiattimento di basso livello 

 Non è la conoscenza  del maggior numero di nozioni 

ma il raggiungimento di una maturità

, di indirizzo e di utilizzo delle stesse a sollevare le sorti della scuola

Così, se  una scuola focalizzata troppo 

sulle conoscenze tecniche e nozionistiche, 

svilisce le migliori qualità individuali,  

tutto torna

quando queste vengono finalizzate all'armonia delle  stesse

per una società comunitariamente operosa 


Privilegiamo il rispetto del merito nelle nostre scuole

 e non ci facciamo intimidire dalle ignoranti  pretese di adulti arroganti

Se oggi al rispetto prevalgono le vaghe pretese

 di genitori arroganti abbiamo già  perso

 Teniamo ben presente che la teoria  della necessità 

del foglio di carta per andare avanti, 

non ha più  presa 

se non  si sa farne  buon uso

Il merito non è  imparare a fare il furbo…. 


Che poi accade di far leggi che fanno

   la fortuna dell'avversario che forse merita di più


Mettiamo ben in evidenza :

  merito e il rispetto degli insegnanti 

  di tutto il contesto scolastico che è stato 

molto sottovalutato,  svalutato negli ultimi tempi

 La scuola del merito non è competitiva 

ma inclusiva e affermativa

Allora avremmo costruito  fondamenta solide  

per progredire in una vera pace 

 una pace responsabile 

per una società capace di critica costruttiva





 
 
 

Eutanasia, un ultimo affondo di modernità

Post n°430 pubblicato il 21 Giugno 2022 da Shalom.aleichem



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Mi chiedo per quanto tempo ci sarà ancora concesso

 di vantarci al di sopra del nostro destino

 La storia lo conferma,  l'evoluzione positiva 

della  condizione umana  va avanti, 

destinata ad essere comunque promossa

dalla buona cura, prodigata dall'uomo 

 Questo  vuol dire che

 la nostra umanità pretende di essere

positivamente incentivata, rispettata

e non  stravolta

Pena conseguenze altrettanto travolgenti

Come di fatto  costatiamo oggigiorno, 

 Il nostro mondo 

il nostro modo di rapportarsi con la realtà 

stanno per essere, ancora una volta, rivluzionati, 

 messi alla prova 

da eventi per nulla positivi

  Il nostro futuro minaccia

un imprevedibile cambiamento,    

non per un virus, non per una guerra,  

pur sanguinosa ed estremamente costosa  

ma  il vero stravolgimento oggi è quello climatico, 

provocato dallo spregio   

  di una  progettazione 

 poco rispettosa del nostro pianeta terra, 

Così  quel che ritenevamo  solido appannaggio, 

 conquista acquisita ,  

 si va già sbriciolando sotto i nostri occhi

Credevamo di aver conseguito una tale sicurezza, 

tale padronanza della realtà 

 da diventare presto assoluti gestori del nostro destino

 La modernità sembrava non mettere limiti alla nostra volontà

  E agli ostacoli di un apparente destino contrastante

 era giusto  rispondere con nuove sfide e

 un  velato cinismo 

ammantato di falsa umanità 

Cosi  pensa l'uomo moderno! 

Piuttosto che  cercare un confronto

 un'umile ricomposizione, nel rispetto della vita, 

nella globalità delle sue istanze, 

 continua a insistere col rifiuto,

con  la contrapposizione di sfrontate rivendicazioni

In questo contesto perfino la morte diventa contenuto di cui impadronirsi

e  praticare  come un accidente di scarso riguardo     

Chi propaganda l'eutanasia sembra star propagandando

 l'assoluta autonomia dal suo incontro con essa, 

 la  ridefinizione del suo rigoroso proporsi

La  rivincita  sul naturale dolore che essa comporta

E intanto si toglie ogni significato ad un momento

   fondamentale per lo svilippo stesso di una buona  vita


Tutto questo porta non solo ad eccessi

 che poco tempo fa 

erano impensabili 

ma sopratutto a costruire una mentalità alternativa,

che destabilizza l'uomo nella sua essenza più inviolabile

Si vuole  affermare il diritto    

 di aggirare qualsiasi difficoltà o sofferenza

 interpelli l'adesione dell' uomo

 Se l'uomo può aggirare la morte

procurandosela lui stesso

 chi potrà 

mai dar limite alla sua acclamata supremazia? 

 Questa è la nuova mentalità da costruire

Non neghiamocelo… 

Si parte da un' eutanasia, che si dice, libera da una macchina,

 per affermare la libertà da ogni sofferenza finale,

 fino a voler liberarsi completamente della malattia 

quando essa diventa intralcio al un vivere soddisfacente

 Una vita vale se fatta  di soddisfazione e forse anche difficoltà momentanee… 

Ma appena  la vita propone  difficoltà apparentemente Inutili, 

  perde di valore e abbiamo il diritto di liberarcene 

Questo il traguardo di una simile  mentalità eutanasica 

Come negarlo? 


Ma prima  di proseguire in questo discorso

mi sento obbligata a fare un distinguo

Bisognerebbe che noi Cattolici ci prendessimo

 la responsabilità di indagare  più profondamente su quel che  viene esposto 

  E se vogliamo evitare errate speculazioni 

 noi che crediamo che la vita con la morte

non c'è tolta 

ma c'è solo trasformata

ci andiamo cauti nell'invocarla! 

Ma succede anche che oggi  sia  facile ricorrere

 ad una macchina per coadiuvare

 il prosieguo di una esistenza

E finché

  quest'uomo padroneggia la macchina e non ne diventa un appendice

 Finché quest'uomo si serve della macchina 

  assistito coadiuvato non sopravanzato

  abbandonato a se stesso  , sopraffatto dalla macchina

  la sua dignità resta integra , 

  nonostante la sofferenza nonostante il dolore 

 medicalmente trattati  

Ma ditemi che c'è di umano in un uomo che viene

 sopravanzato da una macchina 

  in cui esso stesso diventa un oggetto

  asservito ad una macchina? 

 Ma non parliamo di  ricorso ad eutanasia 

 in questi casi non è un omicidio 

non è eutanasia se una mano pietosa stacca la spina

 Diciamo che un essere umano ha diritto

 a sottrarsi alla tirannia 

 alla tortura di una macchina 

 La vita è più di un meccanico esistere

Questo non vuol dire aver rispetto per la vita 

anzi apprezzarla e averne cura

Ora  la vicenda DJ Fabo non è la vicenda umana di  Welby 

 né la vicenda di Federico Carboni 

Di  vicende così delicate

non possiamo farne oggetto di un unico argomento 

 Così come avviene  in modo molto generico

 nella divulgazione dei media

Non possiamo banalizzare una realtà così delicata 

così infinitamente importante 

Per chi crede che la morte non è la fine, 

ma  l'inizio di Tutto 

 di questo egli si sente responsabile 

di fronte al mondo 

Anche nei confronti di chi non crede 


Questo dovrebbe indurre a far maggior discernimento 

a evidenziare quei casi in cui non si tratta di eutanasia 

Ma si parla di assistenza ad una buona Morte

Si parla di restituire alla dignità  una persona 

che non vive  più da  umano

Non permettiamo che persone interessate ad altro, 

ne approfittino per  alimentare significati distorti 

Questo discorso non vale  quando si vorrebbe 

abbreviare anche di pochi giorni una vita

 che va spesa sino in fondo con cure adeguate 

Ma la cultura della cura, nella società 

dell'usa e getta, è svalutata 

Ritorniamo a considerare il sacrificio attivo, l

la cura partecipata , l'accettazione reciproca, 

Il vitale incentivo come  fondamento di ogni progresso 

della condizione umana

 E avremo davvero sorprese di miglioramenti inaspettati 

al di là di ogni cultura di violenza e di morte

 Quello che spinge al miglioramento il mondo e

 la  buona collaborazione , 

 l'accettazione attiva della vita 

in ogni sua manifestazione  



 
 
 

La Pace nonostante tutto

Post n°429 pubblicato il 08 Giugno 2022 da Shalom.aleichem

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Quello che è successo Domenica sera  nella trasmissione di Massimo Giletti mi sembra esemplificativo della buona dinamica comunicativa in cerca di un seme di pace   

 L'intervista alla portavoce del ministro degli esteri Russo Maria Zakharova appare davvero

indicativa  delle opposte  interpretazioni  di una guerra ferocemente distruttiva


 Con enorme pazienza,con umiltà e sincera dedizione verso la causa della Pace il conduttore

 ha cercato in ogni modo di portare avanti 

 un'intervista  più che rispettosa, 

più che dimessa di fronte alle irritanti provocazioni  della sua interlocutrice 

 Lo abbiamo visto incaseare una  serie di accuse   preconcette e pregiudizievoli

che Indubbiamente nessuna persona di buon senso potrebbe accreditare

 Ma evidente l'intento  della Zakharova  di cogliere l'occasione per rafforzare

  le  convinzioni   dei suoi simpatizzanti ,

 persone  pronte ad ogni appiglio pur di  suffragare le proprie tesi preconcette 

  La buona disposizione    dimostrata da  Giletti è stata 

davvero apprezzabile 

 Ma poco compresa

 Forse  l'evidente  disponibilità volta ad un riscontro pacifico ,

apparentemente sembrava  favorire le accuse

 Ma noi non possiamo che apprezzare

 la bonaria intenzione del loro promotore

  Se vogliamo la pace l'unica    politica perseguibile è andare incontro all'altro

 Non prestarsi alle provocazioni   

Proprio perché offerte da un avversario cieco e sordo

sarebbe  un Inutile sforzo   rispondere con altra provocazione 

Pretendere di ragionare e di far ragionare certe persone è fatica inutile

 la benevolenza, l'umana buona disposizione sono elementi essenziali per un confronto che ammortizzi le provocazioni dell'interlocutore unicamente  

 orientato  a  intimidire 

 

Incominciamo da qui Incominciamo noi a  cambiare il nostro modo di rapportarci col nemico 

Non per aggirare il dibattito 

Ma soffermiamoci instancabilmente sulla disponibilità e benevolenza nonostante l"indiscutibile negatività dell'altrui ricezione 

Chi mai è disposto di primo acchitto a riconoscere  le proprie negatività ?

 A volte non serve far ricorso alla ragionevolezza 

  Oggi le uniche armi per contrastare le infide  armi dell'aggressore sono parole di buon senso senza aspettarsi altro

 Almeno cominciamo

Cominciamo da qui

 noi che ci dichiariamo a servizio della  Pace

Cominciamo col sostenere un atteggiamento nuovo

 Un atteggiamento che vuol dire all'altro  : 

"Anche se non posso darti credito 

Anche se  non penso che tu abbia alcuna ragione valida a  tuo favore 

Proprio perché tutto ciò mi è chiaro 

 voglio comunque io per prima tendere una mano 

Voglio venirti incontro nel tuo campo di battaglia 

perché  sono consapevole della gravità della condizione in cui entrambi siamo impigliati

E  se in questa ragionevolezza

 chi più si vanta 

più facilmente sembra volerla vinta,

mi rendo conto che spetta a me cercare una giustificazione "

 

Quando l'altro si chiude in se stesso

 e non intende   ragioni che non le proprie 

  è quello il momento di ricomporsi

  per entrambi

  Chi cerca la pace opera la non violenza 

E risponde con parole non violenti 

 La pace non è saccente

 non dà punti a sfavore

E non si tratta di autoflagellazione

 Ma se ci diamo coraggio reciproco 

si tratta di una dignitosa  e costruttiva  reazione 

D'altronde qual è il problema ?

Siamo abituati, anzi assuefatti a veder assecondate le ripetute preconcette bugie confezionate dai nostri politici

 Possibile scandalizzarsi  delle falsità 

che con gran sfrontatezza

 vengono propinate  dai portavoce della guerra?

  Se la  protervia e la presunzione dei provocatori non ci può lasciare indifferenti 

la nostra indignazione sia tacita  e costruttiva

 tanto da sfociare in ben altre espressioni

 La pace  è più di un diritto

 la pace non è imposizione né elargizione indiscriminata

 La Pace è un dono da donare  perché si rifletta anche su di noi perché non sia nessuno escluso


 Pace 

Sembra sentire invocare  i tanti morti  che scongiurano sempre più la nostra  sensibilità

Inoltre  c'è il pericolo di un futuro che minaccia  anni di  sconosciuti  sacrifici per tutti

 

 La pace che dovremmo  perseguire è una pace da edificare non sulla presunzione non sulla congetturata vittoria 

ma

  sulla  umiltà, sull'aperta disponibilità di tutti  


Qualità che il mondo moderno ha del  sottovalutato

Non importa se a  domande precise e circostanziate si ottengono risposte vaghe e intimidatorie 

perseguire un sentimento di pace vera è più importante di ogni provocazione 

 Prima di tutto Pace

Pace che permette di essere costruttivi

 di onorare noi stessi di essere uomini validi

 Questo è l'atteggiamento  per chi voglia non piegarsi a un avanzare unicamente competitivo

Non è la violenza delle armi 

che può risolvere l'assegnazione di territori 

Se fosse così la nostra civiltà avrebbe  fallito 

Se vogliamo davvero progredire

bisogna che la forza   della parola 

riesca a convincere il mondo intero della necessità di una revisione totale del nostro ordinamento politico-sociale

 

  Vogliamo una organizzazione delle Nazioni Unite 

che sia consapevole 

non del suo potere

 Ma della sua enorme responsabilità 

di fronte al futuro

Questa è diplomazia 

Questa è sacra consapevolezza

 della nostra umana Costituzione

 Facciamo  pace con la nostra umanità

Umanità vuol dire  Conoscenza dei bisogni fondamentali dell'uomo Accettazione della sua complessità e  contraddittorietà  

 Nei momenti cruciali  non è la presunzione ma

   l' alta stima che abbiamo dei nostri principi a dare  la buona direzione

 Poggiano su di essi  il nostro pur altalenante agire

ci offriranno lo stimolo e la fermezza di operare per il bene   , nonostante tuto











 
 
 

Orrore e ripensamento

Post n°428 pubblicato il 17 Marzo 2022 da Shalom.aleichem

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Mentre passano davanti immagini 

incredibili  di terrificante costernazione, 

mi chiedo cosa  possa suscitare  oltre l'orrore

in noi spettatori angosciati, 

coinvolti ma non travolti, 

questa tremenda tragedia 

… Ci sono cose più grandi di noi 

più grandi degli stessi uomini

 che credono di poterle  manovrare

E ci troviamo a constatare che, 

nonostante tutte le nostre conoscenze  

la nostra cultura e la capacità di programmazione, 

c'è  una realtà che non possiamo controllare 

 Quante volte  con le nostre

 presunte forzature, con le partigiane opinioni, 

ma soprattutto con il sussidio della scienza 

abbiamo pensato di poter prima o poi

tutto piegare al nostro intento? 

 La realtà tarda  a rivelare le recondite insidie 

E quando siamo di fronte ad esse

 forse è tardi  

Un riscontro non auspicabile,  

Ma lo si trascura

 

Quel che sta accadendo adesso

lo conferma

Niente  accade 

 per sole cause momentanee

Ma  attraverso l'evolversi  di fenomeni

 che troppo facilmente

credevamo di star padroneggiando

 E  mi chiedo cosa  gridano, 

 oltre l'orrore del momento, 

oltre l   oscenità dell irriverente ostentazione, 

cosa ci stiano dichiarando  

 queste immagini dii insospetta guerra.. 

 L'orrore che proviamo interferisce 

con i nostri sentimenti profondi

e ci si copre  gli occhi e si invoca pietà 

L'orrore di oggi risuona altri orrori 

che avevamo allegramente accantonato 

E ora  pretende un ripensamento

 

Una    fantastica,  avveniristica  esistenza, 

sempre nuove conquiste e altre

   imprevedibili stravaganze

hanno  assorbito, per noi ultramodernisti,

  ogni  idea di futuro

 

 Da tempo l'uomo ci prova 

 a ricostruire se stesso

 a immaginarsi diverso da come la natura

 l'ha progettato 

E non  vuole ascoltare ragione

Non  Intende confrontarsi 

con la superiore consegna

Ma come fosse un dovere, 

un diritto inalienabile di civiltà 

travalica se stesso

 per mettersi nei panni di chi non è 

Finché  qualcuno

 piu brutale e senza ritegno, 

  qualcuno che sbuca da un'ideologia retrogata, 

senza troppe formalità irrompe

a  ricordargli la  primordiale  natura

È l'eterno ritorno della Storia di un uomo

 che ripetutamente,  appena gode 

di un po' di benessere, 

 rifiuta di riconoscere e accettare

 le proprie attribuzioni

Dimentica la sua realtà 

E come confrontarsi con essa

 

 

Civiltà, civiltà dove sei?

 Civiltà di un uomo rimasto barbaro 

di un uomo che crede di poter risolvere 

ogni questione 

con la barbarie della violenta 

imposizione 

Civiltà, civiltà dove sei? 

Civiltà di un uomo  ancora

 schiavo  del primordiale istinto 

 La  decantata civiltà  

è messa in scacco

 da una volontà di potenza

 che nella morte del fratello

 nasconde la sua impotenza 

 

Civiltà dove sei? 

 tra quelle case sventrate

 tra quei ruderi di mura crepate 

tra quei sassi sparsi per ogni strada 

e ogni tanto un cadavere 

Uomini e sentimenti saccheggiati e devastati

Lì sei tu Civiltà 

  orgogliosa, declamata civiltà moderna

pronta ad affrontare lo spazio planetario  

Inetta a contenere la furia omicida 

 Civiltà  

Ora sei nelle mani 

di  valenti combattenti 

che non si lasciano arrestare 

dalla ferocia assalitrice 

Sei nel cuore di padri e figli 

che vogliono continuare a vivere 

In dignità e libertà

Sei nei pensieri di chi 

 non vuole arrendersi

alla barbarie che ancora regola

 la convivenza umana

Sei nel cuore di chi non  rifiuta

 il patire e il morire 

 per un futuro da ricostruire  

Sei nei passi decisi 

 del fratello che lotta 

anche per chi non è con lui

 Sei nelle preghiere di chi crede 

che il bene viene solo dal bene

E invoca  la pace 

Che vinca sugli imperativi malvagi

Civilta, ora sei nella ferma Fede 

di chi non vuole restar  

 Impotente di fronte

 al fratello piangente 

 

 
 
 

Per una nuova Europa

Post n°427 pubblicato il 07 Marzo 2022 da Shalom.aleichem

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 Il forte richiamo dei tragici avvenimenti presenti 

ci mette di fronte a noi stessi 

alle politiche della nostra  Europa  

che  spesso si sono disperse in disposizioni 

 disorganiche e poco oculate  

Difficile affrontare gli urti 

di una aggressione violenta 

 quando si era avvezzi all'accomandamento  morale

E al compromesso partigiano

Ora la guerra ci interpella

direttamente

 Che fare  ?

 In questo doloroso frangente,

 Il sussulto di reazione

 trova tutto l'Occidente finalmente unito 

ma  impreparato

  Avevamo sottovalutato le sfide

 che  la realtà propone 

 Ma queste, nella loro misconosciuta complessità, 

ci coinvolgono  tutti  


La pace non è  una posizione di comodo, 

né può essere agevolmente accomodata

Così come eravamo abituati a fare 

La pace  è un bene essenziale è prezioso

 da  non  essere mai dato per scontato      

  La guerra non scoppia improvvisa e casuale

  questa guerra lo evidenzia

La guerra è  sempre il risultato di disattenzioni 

e lasciapassare  lasciati evolvere senza avvedersene


Se esiste un tiranno è perché la piramide sociale lo sostiene 

Perché il male che cova il noi prima o poi ha bisogno 

di uno sfogo

Ma se tutti coltivassimo la pace questo sfogo 

 sarebbe ammortizzato alla base 

Una legge sull'eutanasia è una minaccia la pace

 la legge sull'aborto è una minaccia alla pace 

una legge sul inseminazione artificiale è una minaccia alla pace

 Questa generazione certamente non lo potrà capire 

ma le generazioni avvenire lo potranno constatare

Ora abbiamo bisogno di recuperare autorevolezza morale e fiducia solidale

E potrebbe essere questo  un motivo determinante 

per creare le premesse

 di una   vera pace

Finora la nostra Europa è stata tenuta insieme 

da finalità subordinate al soldo

Una società non può dirsi civile  se non si applica a costruire premesse di  pace

Questo dramma potrebbe essere una spinta 

per rivedere molte cose nella conformazione dell'U.E. 

Per la ripresa di quei valori umani e morali

 fondanti il suo buon consesso sociale

La cui mancanza prima o poi porta 

 a un  declino inevitabile

La nostra Europa

 ha una storia millenaria

 spesso travagliata, popoli in lotta fra loro, 

ma  un filo di speranza e di rigorosa Fede 

 univa i suoi abitanti  proiettati 

 verso un comune futuro di benefico sviluppo 


Oggi possiamo godere di  una solida struttura culturale

una  scienza efficiente e altamente produttiva

cosi come avevano sognato i nostri padri, 

ma non basta! 

Ci si è adagiati su un crinale non visto e non riconosciuto   

 Oggi l'allegro sperpero delle  migliori risorse

 risuona inquietante 

La pretesa sicurezza  

la sottintesa autosufficienza del nostro occidente 

a furia di perseguire solo garanzie

diritti palesemente suicida, rischia 

di depauperare ogni precedente conquista

Se si disperdono i più resistenti anticorpi 

le migliori  capacità di difesa

 umane e spirituali, anche

il sentimento distintivo di  laboriosità 

 le sensibilità relazionali 

 degradano e regrediscono  


  Questa guerra molto più della pandemia

colpisce al cuore

 la presente politica europea e mondiale

 che nel migliore dei casi pecca di pressapochismo  

 Chi nel nostro Occidente  si accingeva a snaturare 

ogni riferimento valoriale ora deve ammettere 

che stava minando

 alla base la sua capacità di tenuta

 Come   si dice da ogni parte  

questo è un momento di sveglia

 Un momento importante e decisivo

 per ritrovare una vera unità che non sia

 solo dettata da una momentanea reazione

Si spera proprio che si attui una riscoperta 

di dignità, di orgoglio originario

   Speriamo che ci si renda conto 

come sia facile

 perdersi quando si persegue

 una visione qualunquistica e lassista 

Speriamo 

 se vogliamo ricostruire una Europa diversa 

più consapevole e rigorosa

che non si può permettere il rischio 

 incontrollabile

di formare giovani disorientati

  senza riferimenti , 

Anzi con un solo riferimento il denaro

denaro dipendente 

e denaro idolatri

che nella acclamata sua capacità risolutiva

 minaccia di deformare 

  Ogno altro valore

 integrale dell'essere umano

 
 
 

Adunati come pecore Intorno al Pastore.

 

Invece di contrapposizioni, 

noi che seguiamo Cristo, 

dovremmo sempre cercare 

motivi di unione.

Proprio come Lui ha fatto

 

 

 

gabbiani

 

 

Più persone la penseranno

 in un certo modo più il mondo

 spingerà in quella direzione 

per questo il pensiero è un carburante

basilare 

Ma se non è condiviso non serve

 se non riesce ad infiammare 

 è fuoco di paglia

 o carbone rovente, brace infernale... 

 Non importa chi ci è contro

 guardiamo a chi potrebbe esserci amico

 nello stesso desiderio di condivisione...

 

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 L’uomo è un mistero.

 Un mistero che bisogna risolvere, 

e se trascorrerai tutta la vita

 cercando di risolverlo, 

non dire che hai perso tempo;

 io studio questo mistero

 perché voglio essere un uomo.

Fëdor Michajlovic Dostoevskij

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