Apulia Cinema

Una mostra di product placement a Riccione


La mostra di product placement Agitato, non mescolato – Storie di prodotti che raccontano storie è in corso a Riccione in Villa Mussolini, fino al 6 luglio. Curata da Andrea Pollarini, pone in rilievo gli effetti di questa tecnica di marketing, con la quale una azienda può posizionare un proprio brand o un particolare prodotto all’interno del contesto di un film. Il marchio in questione o l’articolo prescelto viene integrato nel normale svolgimento della narrazione.La storia di questi posizionamenti inizia agli albori del cinema muto. Già con Le Laveuses i fratelli Lumière introducono il sapone “Sunlight” della Unilever, poi nel 1899 in Cripple Creek Bar-Room Scene, all’interno di un saloon la ragazza del bar ha alle spalle un cartello con la scritta “Ballantine’s”. Poi nel 1926, nel film The Texas Streak compare una scritta “Coca-Cola” e l’anno seguente in Wings una barretta di cioccolato è offerta da Gary Cooper. Quindi il prodotto comincia ad essere utilizzato dagli attori, come in Sturme der Leidenschaft, girato in Germania nel 1931 con le cucine del carcere piene di scatoloni di dadi Maggi. E nel 1942 (in Casablanca) Humphrey Bogart fuma, anche a beneficio delle fabbriche di sigarette.Nel dopoguerra (1951) ne La regina d’Africa, Catherine Hepburn e Humpherey Bogart, bevono un’intera bottiglia di Gordon’s Gin. E poi, dopo tre anni, in Insieme a Parigi la stessa attrice usa il profumo “Monsieur de Givenchy”, citato nei titoli di coda. Una svolta avviene nel 1963 con James Bond: quando ordina “Vodka Martini” e pronuncia la frase “Agitato, non mescolato” (che dà il titolo alla mostra), e rende chiaro anche gli spettatori meno smaliziati la tecnica in oggetto, anche perché poi mostra le marche di orologi (Omega), champagne (Dom Perignon del ’56 o Bollinger) o automobili (Aston Martin o Bmw).In seguito, nel 1982, in Et appaiono i cioccolatini “Reece’s Pieces”. E nel 1994 il personaggio di Forrest Gump, Tom Hanks declama il suo amore per la bibita “Dr. Pepper”. Nel 1999 in Matrix, il telefono è della Nokia (“Banana”), come ricordano i titoli di coda. In epoca più recente, in una scena di Io Robot (2004), appaiono la Audi, la FedEx, le scarpe Converse All Stars, l’impianto Hi-Fi della JVC e la moto MV Agusta. Poi, all’interno de L’uomo Perfetto si trova la Coca Cola Light. Nel film Quo vadis Baby? campeggia il brand Tim. In Cuore sacro di Ozpetek entrano vari prodotti alimentari. Nel 2006 Il mio miglior nemico presenta i marchi Vodafone, Birra Moretti, Acqua Lete e ThinkPad.In conclusione, è stato osservato che il product placement sarà, sempre più, la fonte principale di sostentamento della produzione cinematografica, anche perchè conferisce un senso di realtà e concretezza ai film.  Adriano Silvestri