Apulia Cinema

Vince il David di Donatello "Anija - La nave" di Roland Sejko


"Anija - La nave"Regia: Roland SejkoCon: Ivo Calebotta, Eneida del Prete, Eva Karafili,  Avni Delvina, Ardian Elezi, Bashkim Leba,  Halim Milaqi, Majlinda Osmani, Elvira Pagria,  Agron ShehajDocumentario, durata 83 min,HD. Italia 2012.Vince il “David di Donatello” come miglior documentario, un premio assegnato dall’Accademia del Cinema Italiano. Il film è stato presentato al Festival di Torino Film Fest il 25 novembre 2012 e poi distribuito da Cinecittà Luce nelle sale italiane a partire da martedì 5 marzo 2013. Dopo l’evento a Roma al Nuovo Cinema Aquila, il film da oggi è in programmazione a Milano, al cinema “Milano a Memoria” per una settimana.Prima di tutto la data: 7 e 8 agosto 1991: poi la nave principale, la Vlora; quindi le storie ed i nomi delle altre imbarcazioni: Apollonia, Kavaja (entrambe registrate a Durazzo); Legende (di Panama, la nave con cui è arrivato in Italia il regista a Brindisi), Appia (batte bandiera Italiana). E poi ancora: Lirija, Tirana, Kallmi, Skenderbeu, Drashovica, Kater i Rades.La poesia delle immagini, mista con le scene drammatiche dell’emigrazione, emoziona lo spettatore.  Ecco la stazione di Brindisi, i porti di Durazzo e Bari, lo stadio della Vittoria, le vicine Officine Scianatico, gli aereoporti di Palese e Tirana.Marce, parate, saggi ginnici, divise, armi: il racconto di questo evento importante della storia dimostra come il documentario oggi in Italia unisce la qualità e le emozioni, con un cinema di ricerca e di sperimentazione che raggiunge il cuore e la testa degli spettatori.Il regista albanese ricostruisce tutti i dettagli di quel momento vissuto intrecciando il passato, presente e futuro dei personaggi reali di una storia reale: “Se gli italiani sono soliti chiedere ad un albanese appena incontrato “Come ti trovi in Italia?”, gli albanesi tra di loro rompono il ghiaccio chiedendo “Come sei arrivato in Italia?” – scrive il regista Roland Sejko su Regesta. “C’è un certo orgoglio quando la risposta è “Sono arrivato con le navi dell’esodo”. La domanda che segue è di rito. “Con quale nave?” Non c’è occasione che l’interlocutore, se non è stato sulla tua stessa nave, non abbia avuto un fratello, un cugino, un parente, un vicino di casa su quella nave. Come se si rivendicasse un’appartenenza collettiva, addirittura nazionale, alle navi dell’esodo,  all’arrembaggio, all’attraversamento del mare, al viaggio. Poche ore prima che diventassero immigrati. Quando eravamo, ancora, fuggiaschi“.Le immagini dell’arrivo della nave provengono da Rai teche, le immagini sono in parte dell’Associated Press (per la CNN), alcuni frame sono di Telebari, mentre provengono da un archivio tv francese le immagini girate in 16 mm. a Durazzo da un operatore professionale (forse) della polizia segreta.Adriano Silvestri