Apulia Cinema

Quel ragazzo in jeans, che viene da Santo Spirito


Quel ragazzo in jeans, che viene da Santo Spirito. Viene al cinema Abc a San Cataldo. Gli piacciono i film, legge molti libri, di certo ama anche il rischio. Ma presto lascia questi due luoghi della città di Bari, alla volta di Roma. Qui apprende che tutti i mestieri collegati alla cultura sono a grande rischio economico e finanziario. Ne esistono due anche più difficili: produrre film e editare libri. Prima o poi li farà tutti e due con la Fandango.Arriva il momento di produrre un film ancora più rischioso e difficile: Diaz. È costretto a viaggiare con Daniele Vicari verso Bucarest per girarlo. Poi fa tappa a Berlino per presentarlo (con successo) al pubblico internazionale: siamo al 12 febbraio 2012 e il premio lo consola di tanti sacrifici.Finalmente può tornare a Bari e, dopo quaranta giorni, il Teatro Petruzzelli accoglie con applausi questo film. Può ritornare a Roma per ritirare il premio David di Donatello come miglior produttore e soprattutto vedere le statuette consegnate a Remo Ugolinelli e Alessandro Palmerini per il miglior sonoro ed a Benni Atria per il miglior montaggio.Ma alla fine può sorridere quando due pasticcioni (Lillo e Greg, assoldati dalla Rai per la diretta del 14 giugno) consegnano a lui ed ai suoi collaboratori, per il secondo anno consecutivo, gli stessi premi ed aggiungono anche la statuetta per i migliori effetti speciali visivi a Mario Zanot di Storyteller. E allora Domenico Procacci veste in abito nero e indossa la cravatta.Adr. S.Nella foto: Michele Emiliano assegna la cittadinanza onoraria di Bari a Procacci