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Tutti pazzi per Rose...


Titolo: Tutti pazzi per Rose / Titolo originale: PopulaireRegia: Régis Roinsard / Sceneggiatura: Régis Roinsard, Daniel Presley, Romain Compingt / Interpreti: Deborah Franįois, Berenice Bejo, Shaun Benson, Mélanie Bernier / Fotografia: Guillaume Schiffman / Montaggio: Rachel Tunnard.Produzione: Alain Attal / Distribuzione: Bim / Francia (2012) 108 min.Tic tac tac tic tac tac…questa è l’avvincente colonna sonora che anima il film Tutti pazzi per Rose, proiettato in questi giorni nelle sale pugliesi del Circuito d’autore. Un vero peccato che questa piccola e brillante commedia ambientata negli anni cinquanta-sessanta verrà dalla maggior parte del pubblico ignorata, declinando l’idea di andare al cinema nelle fresche notti d’estate. La visione al cinema Alfieri di Corato nella piccola sala al secondo piano è stata intima e raccolta come il film stesso.Regìs Roinsard, al suo esordio da regista, ci narra la storia di una ragazza di provincia confinata in un paesino della Bassa Normandia destinata dal padre, proprietario di una botteguccia, al figlio del meccanico, “il miglior partito del paese” come dirà lo stesso. Rose al contrario ha ben altri progetti per sfruttare la sua grezza dote naturale: battere a macchina. Non ha nulla, è povera, ma parte lo stesso con valigia ed abito “buono” (quello che per i nostri nonni era “il vestito della festa”) verso la città.In un’epoca in cui la donna, tra fornelli, lavatrici e figli, sgomitava alla ricerca di una propria identità lavorativa (“è da un pezzo ormai che le ragazze fanno sesso prima del matrimonio”, rivela la protagonista), Rose aspira a quello che è il più ambito impiego del momento: essere una Segretaria (un mestiere che emancipa nel momento stesso in cui rende subalterni). Senza grandi trasgressioni, con eleganza, Rose Pamphyle utilizza tutti i mezzi a disposizione di una ragazza per bene per raggiungere i suoi scopi, divenendo così la segretaria di un assicuratore ed innamorandosene. Quest’ultimo ben presto si accorge delle straordinarie doti della ragazza nel battere a macchina e decide di addestrarla per i famosi campionati di battitura di Francia e, successivamente, del mondo. La narrazione è frizzante e fluida, anche avvincente nel momento in cui vengono rappresentate le gare, l’ambientazione è ricostruita in maniera oculata e deliziosa (oggetti, macchine, vestiti, trucco, tutto davvero impressionante). La fotografia è davvero notevole. Rose conquista tutti, persino il riluttante amato, con la sua semplicità, il suo contegno ed il suo frizzante sorriso. Ha infatti conquistato anche noi.Isabella Di Bari