Anche la pagina di Giacinto Lucariello (nella foto), comico nato nel 1960, tanto amato dal pubblico Pugliese, è stata cancellata su Wikipedia. Me ne accorgo oggi, mentre l’utente IndyJr (Tracce nella foresta) lo aveva fatto già il 28 maggio per «dubbio di enciclopedicità. Motivo: attore televisivo che non sembra avere avuto ruoli di particolare rilevanza. La carriera televisiva è interamente locale».Peraltro la pagina ricordava l’attività sin dai tempi di Telenorba (1993) con Teledurazzo nei vari ruoli di Giacinto Marceau, Giacinto Lee, Giacinto Casanova, Giacinto Malcolm X 1-2 e poi Il Polpo, interpretato da Emilio Solfrizzi, Rossana Doll e da Giacinto stesso, nel doppio ruolo di Pioneer e Giacinto Casanova.Il comico pugliese resta, tuttavia, citato nelle suddette pagine (ancora esistenti su Wikipedia) e in quelle di Checco Zalone e di Pierluigi Morizio, perché entrambi «Nel 2004, insieme a Giacinto Lucariello, presentano il concorso di bellezza Ragazza Cinema Ok nei locali della Puglia» ed appare, infine, nella scheda del film Non me lo dire (film 2012) nel ruolo di Replica, impresario.Va subito detto che la cancellazione di una pagina avviene con una burocratica procedura tecnica interna, volta a valutare la congruenza della “voce” rispetto ai criteri generali di enciclopedicità di Wikipedia; essa non esprime né implica alcuna valutazione di merito sul soggetto della stessa “voce”, le sue attività e le sue qualità.Ma, tra le altre pagine cancellate, c’è addirittura quella della fondazione Apulia Film commission (vedi: http://blog.libero.it/Apuliacinema/12031115.html). Altri utenti si sono impegnati a eliminare tante pagine, tra cui quelle di Loredana Bontempi, attrice showgirl; Sauro Giannini, attore e pittore; Vito Giuss Potenza, regista barese.In alcuni casi è stato possibile correre ai ripari. Tra le pagine cancellate e poi riaperte: quella di Nico Cirasola, regista, e la “voce” BIF&ST (Bari International Film & Festival), più volte soppressa e poi finalmente riaperta dal sottoscritto.Adriano Silvestri
Giacinto Lucariello cancellato su Wikipedia
Anche la pagina di Giacinto Lucariello (nella foto), comico nato nel 1960, tanto amato dal pubblico Pugliese, è stata cancellata su Wikipedia. Me ne accorgo oggi, mentre l’utente IndyJr (Tracce nella foresta) lo aveva fatto già il 28 maggio per «dubbio di enciclopedicità. Motivo: attore televisivo che non sembra avere avuto ruoli di particolare rilevanza. La carriera televisiva è interamente locale».Peraltro la pagina ricordava l’attività sin dai tempi di Telenorba (1993) con Teledurazzo nei vari ruoli di Giacinto Marceau, Giacinto Lee, Giacinto Casanova, Giacinto Malcolm X 1-2 e poi Il Polpo, interpretato da Emilio Solfrizzi, Rossana Doll e da Giacinto stesso, nel doppio ruolo di Pioneer e Giacinto Casanova.Il comico pugliese resta, tuttavia, citato nelle suddette pagine (ancora esistenti su Wikipedia) e in quelle di Checco Zalone e di Pierluigi Morizio, perché entrambi «Nel 2004, insieme a Giacinto Lucariello, presentano il concorso di bellezza Ragazza Cinema Ok nei locali della Puglia» ed appare, infine, nella scheda del film Non me lo dire (film 2012) nel ruolo di Replica, impresario.Va subito detto che la cancellazione di una pagina avviene con una burocratica procedura tecnica interna, volta a valutare la congruenza della “voce” rispetto ai criteri generali di enciclopedicità di Wikipedia; essa non esprime né implica alcuna valutazione di merito sul soggetto della stessa “voce”, le sue attività e le sue qualità.Ma, tra le altre pagine cancellate, c’è addirittura quella della fondazione Apulia Film commission (vedi: http://blog.libero.it/Apuliacinema/12031115.html). Altri utenti si sono impegnati a eliminare tante pagine, tra cui quelle di Loredana Bontempi, attrice showgirl; Sauro Giannini, attore e pittore; Vito Giuss Potenza, regista barese.In alcuni casi è stato possibile correre ai ripari. Tra le pagine cancellate e poi riaperte: quella di Nico Cirasola, regista, e la “voce” BIF&ST (Bari International Film & Festival), più volte soppressa e poi finalmente riaperta dal sottoscritto.Adriano Silvestri