Apulia Cinema

Polignano a Mare premia Beppe Fiorello per «Volare, la grande storia di Domenico Modugno»


Beppe Fiorello sul palcoscenico di Sanremo ricorda con emozione: «Franca Gandolfi mi ha dato la chitarra di Domenico Modugno e anche la sua giacca, quella indossata al Festival nel 1958 per cantare la canzone vincente». E con quella giacca gira la scena finale della serie televisiva dedicata al cantautore, nato a Polignano a Mare il 9 gennaio 1928, nella modesta casa in piazza Minerva, poi intitolata ai Caduti di via Fani.Ed ora il Consiglio comunale di questo Paese conferisce a Fiorello la cittadinanza onoraria, per la «magistrale interpretazione della fiction, che ha contribuito alla promozione e alla valorizzazione storica, artistica e umana della città e delle sue bellezze in Italia e all’estero». Il sindaco si prepara per consegnare mercoledì 28 il Premio Città di Polignano a Mare: una statuetta realizzata da Hermann Majer, che riproduce il monumento eretto sul lungomare al Mimmo Nazionale.La miniserie Volare, la grande storia di Domenico Modugno (nella foto), per la regia di Riccardo Milani, con soggetto e sceneggiatura di Sandro Petraglia e Stefano Rulli, in onda su Rai Uno in due puntate, il 18 e 19 febbraio scorsi, porta nelle case di milioni di Italiani le immagini riprese in Puglia (nel giugno precedente), nelle strade e nelle piazze di Polignano a Mare, ma anche a Bitonto, a San Pietro Vernotico, a Montalbano di Fasano ed al Pilone, pure se il grosso del set è a Roma.Il protagonista è Beppe Fiorello; Kasia Smutniak si cala nel ruolo della moglie Franca Gandolfi; Antonio Stornaiolo è il padre del cantante; attori pugliesi del cast sono Tiziana Schiavarelli (l’assistente di Franca) e Brando Rossi (il cugino di Mimmo). Nel racconto tutte le fasi della vita, personale ed artistica: l’abbandono del Paese, il trasferimento a Roma, gli studi al Centro sperimentale di cinematografia, gli incontri determinanti, con la futura moglie, e con Franco Migliacci (Alessandro Tiberi) e Riccardo Pazzaglia (Antonio D’Aulisio), i periodi difficili e finalmente il trionfo nella città dei fiori e in America.La fiction ricorda anche l’anno 1952 e il film Carica eroica del regista (pugliese) Francesco De Robertis: Modugno interpreta un soldato siciliano che, per far dormire un bambino, gli canta una ninna nanna tipica del brindisino, Ulìe ci tene ulìe. Il brano viene inteso come in dialetto isolano e gli apre gli studi della radio, ove presenta la trasmissione Trampolino, apprezzata dal funzionario Fulvio Palmieri, che gli affida la conduzione di un programma musicale, e consacra l’artista “siciliano” a tutti gli effetti. Proprio questa mini serie ristabilisce il legame fra Modugno e la vera terra natale.La cittadinanza onoraria a Fiorello sarà conferita nel corso del «Premio Città di Polignano a Mare» con il format Meraviglioso Modugno (spettacolo andato in scena negli anni scorsi a Bari per il Medimex, al Teatro Petruzzelli), messo a punto da Maria Cristina Zoppa, Luca Modugno, il sindaco Domenico Vitto e Franca Gandolfi, con l’esibizione di artisti che interpretano, ciascuno, due canzoni del cantautore Pugliese: Daniele Silvestri, Paola Turci, Peppe Servillo, Mannarino, Antonio Maggio, Christian Mele, Renzo Rubino.La data prescelta coincide con quella del 28 agosto 1993, quando il regista Gianni Torres (anche lui nato a Polignano a Mare, autore del docu-film Mimmo, Mimino e Mimì Domenico Modugno, trasmesso da Rai Storia), organizza lo spettacolo Modugno ritorna a casa. L’artista, ormai sessantacinquenne, compie un giro a Cala Paura, riabbraccia i suoi concittadini e, dopo una vita di incomprensioni, si esibisce in un indimenticabile concerto in piazza Moro. Poi parte soddisfatto e scompare a Lampedusa, nella Sicilia creduta da tutti la sua patria. Inizio alle ore 21:30, in piazza Aldo Moro.Adriano Silvestri