A Monopoli domenica 8 si conclude “lineamediterranea”, convegno e rassegna internazionale di musica e cinema con la proiezione del film documentario Partire Ritornare. In Viaggio con Tahar Ben Jelloun (Italia, 2007, 50').Il racconto di un popolo in cammino: l’emigrazione del popolo marocchino come paradigma dell’esodo dei popoli dal continente africano verso l’Europa. Lo scrittore Tahar Ben Jelloun, di origine marocchina, è la “guida” in questo viaggio nel Marocco, a Tangeri, a Marrakesh e nel villaggio di M’ Zonda.Diretto dal regista Francesco Conversano, fotografia di Roberto Cimatti; montaggio di Stefano Barnaba; produttori esecutivi: Francesco Conversano e Nene Grignaffini (produzioni Rai Educational – Movie Movie). Alla proiezione saranno presenti l'autore del film e lo scrittore Tahar Ben Jelloun. Organizzata nel Castello Carlo V, dall’Associazione Ark, con il patrocinio di Comune, Provincia e Regione. Ingresso libero. Info: tel. 348.6611785. Nella foto: un'opera di Tahar Ben Jelloun.
A Monopoli il documentario "Partire Ritornare. In Viaggio con Tahar Ben Jelloun"
A Monopoli domenica 8 si conclude “lineamediterranea”, convegno e rassegna internazionale di musica e cinema con la proiezione del film documentario Partire Ritornare. In Viaggio con Tahar Ben Jelloun (Italia, 2007, 50').Il racconto di un popolo in cammino: l’emigrazione del popolo marocchino come paradigma dell’esodo dei popoli dal continente africano verso l’Europa. Lo scrittore Tahar Ben Jelloun, di origine marocchina, è la “guida” in questo viaggio nel Marocco, a Tangeri, a Marrakesh e nel villaggio di M’ Zonda.Diretto dal regista Francesco Conversano, fotografia di Roberto Cimatti; montaggio di Stefano Barnaba; produttori esecutivi: Francesco Conversano e Nene Grignaffini (produzioni Rai Educational – Movie Movie). Alla proiezione saranno presenti l'autore del film e lo scrittore Tahar Ben Jelloun. Organizzata nel Castello Carlo V, dall’Associazione Ark, con il patrocinio di Comune, Provincia e Regione. Ingresso libero. Info: tel. 348.6611785. Nella foto: un'opera di Tahar Ben Jelloun.