Apulia Cinema

Quel mercoledì 8 settembre 1943, alle ore 19:45, nei cinema e teatri di Bari


La compagnia di avanspettacolo del gruppo Vetrani si esibisce al Teatro Petruzzelli: in cartellone c’è «Fantasie comiche», con la soubrette Rina Damita, che ricalca addirittura il nome in Ditta di Totò, quello della «Compagnia di riviste e fantasie comiche». E quel mercoledì 8 settembre 1943 il balletto e gli sketches precedono la proiezione del film La vita torna, una commedia di Pier Luigi Faraldo, che narra di un vecchio attore innamorato di una giovane aspirante attrice. Recitano: Paola Borboni, Germana Paolieri, Camillo Pilotto (l’impresario Ferri), Nunzio Filogamo (il regista Cortese), Tullio Carminati ed Erzi Simor.Il cinema fa quasi da anestetico agli spettatori, che riescono a dimenticare la miseria, i lutti, la guerra. Anche quella sera centinaia di persone, da tutti i Paesi e quartieri, raggiungono il centro della città di Bari, dove funzionano anche alcune altre sale cinematografiche. Di esse, però, nessuna sopravviverà, settanta anni dopo, quando il cinema si sarà ormai trasferito nelle multisale dell’hinterland.Nello stesso corso Cavour, lo schermo del «Gran Cinema» Oriente, che prende il nome dall’attiguo Grand Hotel e ristorante, è riservato a L’orizzonte dipinto, pellicola prodotta e diretta da Guido Salvini, con un cast eccezionale: Ermete Zacconi, Laura Adani, Irma Gramatica, Paolo Stoppa e Arnoldo Foà. Debutta l’attrice Valentina Cortese, che avrà tanta fortuna.Il teatro Margherita programma, a breve distanza, L’ultimo combattimento, un film drammatico, che non c’entra niente con la guerra. Con Dino De Laurentiis direttore di produzione, il regista Piero Ballerini dirige a Torino gli attori Milena Penovich, Nino Marchesini, Jone Salinas, Ugo Sasso, Nino Crisman, Loris Gizzi e il comico piemontese Carlo Artuffo. Ma la star del film è il barese Enzo Fiermonte, in gioventù pugile professionista, che vive prima a Casamassima e poi a Hollywood: è lui che scrive il soggetto autobiografico, ambientato nel mondo della boxe, e debutta anche come attore. Girerà decine di altri film e tenterà (tra tre anni, con scarso successo) la strada della regia - con lo pseudonimo di William Bird - nell’altro film autocelebrativo, dal titolo  L'atleta di cristallo, di cui sarà anche soggettista, sceneggiatore, montatore ed attore, al fianco della soubrette Marisa Vernati; con esterni ed interni tutti a Bari, sarà il terzo film sonoro girato in Puglia.Ma lasciamo il Margherita, che sarà bombardato tra poche settimane (il 3 dicembre), e raggiungiamo il nuovo Gran Cinema Teatro Impero, aperto da due anni da Giovanni Marzulli, con nome adeguato a quel momento (anche se l’Impero non c’è più), in corso Sonnino, all’angolo con la strada privata Muciaccia. Proietta Campo de’ Fiori (nella foto) con Aldo Fabrizi nel ruolo del pescivendolo, Anna Magnani fruttivendola, e Peppino De Filippo barbiere, diretti da Mario Bonnard. I manifesti del cinema Italia, invece, annunciano «Sieben Jahre Pech» (titolo Italiano: Sette anni di guai), girato dal regista e sceneggiatore austriaco Ernst Marischka. Infine funziona il cinema Umberto, nell’omonima piazza, all’angolo con via Nicolò Dall’Arca, esattamente nel luogo ove c’è stata una strage: sono passati appena quaranta giorni.Il giornalista Antonio Rossano, proprio nel descrivere questo gravissimo fatto, ricorderà, su La Gazzetta del Mezzogiorno, a proposito dell’8 settembre: «Negli atrii dei cinema Umberto, Impero e Margherita, che avevano la radio, si raccolsero piccole folle di baresi. Perché quella sera la radio avrebbe dato una comunicazione importante».A Roma in via Asiago – infatti - nell’auditorio dell’Eiar, Ente italiano per le audizioni radiofoniche, il generale Badoglio registra il «radiomessaggio», che annuncia alla popolazione l'armistizio firmato per l’Italia dal generale Castellano e cambia il corso degli eventi. Anche per chi quella sera aveva deciso di passare la serata al cinema. Viene trasmesso alle 19:45. (Ascoltalo:  http://www.museobadoglio.altervista.org/docs/Armistizio.mp3)Adriano Silvestri