Apulia Cinema

Marcello Mustilli illustra a Bari i risvolti giuridici del film e del documentario


A Bari incontro dei documentaristi con l’avvocato Marcello Mustilli, specializzato in diritto d’autore e consulente della Associazione Italiana autori e produttori di documentari. I filmakers cercano, per loro natura, di stare il più lontano possibile dagli avvocati, ma a volte il colloquio preventivo con un legale può tenere lontani i tribunali più di quanto si pensi.Nel settore del cinema le opere artistiche hanno risvolti giuridici rilevanti, perché sono collettive, in quanto realizzate da più soggetti, che intervengono in fasi successive. Si pensi a chi crea soggetto, trattamento, sceneggiatura, regia, colonna sonora. Si ponga l’attenzione sui relativi diritti da acquisire per fare eseguire, editare e produrre, nonché alla successiva cessione degli stessi. Questo se l’opera audiovisiva è diretta verso tv e web. Ma se ci troviamo a realizzare una opera cinematografica, destinata in maniera primaria al pubblico nelle sale, si aggiungono le problematiche relative alla distribuzione ed agli esercizi, pur con maggiori tutele.Solo per inserire legittimamente la musica già esistente occorrono licenze e liberatorie per i diritti di più soggetti: autore, esecutore, editore, sincronizzazione. Nel caso di uso delle musiche non autorizzato, si verifica una violazione penale.Il documentario ha alcuni fattori di complessità, connessi al consenso di tutte le persone inquadrate ed intervistate, al permesso scritto di accesso manifestato dai proprietari di foto, quadri, scritti e altre cose che appaiono, con relativi diritti di copyright. Possono comparire nelle riprese marchi di fabbrica registrati, i cui detentori possono avere piacere che vengano promozionati, ma in alcuni contesti possono essere assolutamente contrari ad accostamenti dei prodotti a marchio con le vicende narrate nel documentario.I problemi relativi ai diritti d’immagine sono complessi e diversi: una scena ripresa in un luogo all’aperto pone meno problemi di un ambiente chiuso; una persona che riveste cariche pubbliche è trattata differentemente rispetto ad un privato. Le riprese possono riguardare anche foto esistenti o immagini già trasmesse dalla tv. Tutti i minori devono essere autorizzati dai genitori. In ogni caso il permesso deve consentire l’uso di immagine, volto e voce degli individui. Va allegato un documento di riconoscimento in fotocopia e la sottoscrizione deve avvenire con nome e cognome leggibile. L’uso di materiale documentario che provenga da archivi privati o pubblici comporta ulteriori problemi, autorizzazioni e costi, a compenso della gestione degli stessi.In ogni caso ci sono problematiche connesse alla contemporaneità di alcune fasi, che si sovrappongono tra loro: si pensi al produttore che “vende” un film ad un distributore, ma che non ha ancora acquisito alcuni diritti, che dovrà poi cedere al distributore stesso o ad altri co-produttori che dovessero subentrare. Alla fine di tutto questo lavoro, le liberatorie di tutti coloro che hanno costruito il singolo film consentono di entrare in regola negli uffici della Siae.In passato l’avvocato Salvo Dell’Arte ha trattato altri aspetti legati, vedi:  http://blog.libero.it/Apuliacinema/12161679.htmlAdr.S.