La fiction Braccialetti Rossi va in onda su Rai 1 in prima serata (inizio ore 21:30) a partire da domenica 26 gennaio per sei puntate (da 100 minuti ciascuna; la prima dura 119’). La regia è di Giacomo Campiotti; il testo di Sandro Petraglia; la scenografia di Paola Bizzarri; la fotografia di Stefano Ricciotti. Ispirata alla serie spagnola Pulseras rojas. Ambientata ai nostri giorni, racconta una bella vicenda di amicizia e solidarietà tra sei ragazzi, che affrontano il dramma della malattia in un ospedale della Puglia.Ognuno con un soprannome, una storia, una speranza. Il titolo deriva dal segno distintivo che i bambini portano al polso. Scelto, dopo una selezione tra tremila aspiranti, il protagonista principale è Leo (Carmine Bruschini, 17 anni da Cesena), il leader del gruppo, per la sensibilità e la forza, su cui tutti possono contare. Vale (Brando Pacitto, 17 anni da Roma) è legato ai compagni ed attento ai loro bisogni; Cristina (Aurora Ruffino, 24 anni da Torino) è in continuo conflitto con se stessa ed alla ricerca del vero amore; Davide (Mirko Trovato, 14 anni da Roma) è bello e dannato, vuol ritornare a casa ad una vita normale e non si lega ai compagni; Toni (Pio Lugi Piscicelli, 14 anni da Napoli) è il furbetto, sul quale tutti fanno affidamento; è in coma il più piccolo, Rocco (Lorenzo Guidi, undici anni da Roma): fa da voce narrante e da collante di tutto il gruppo.È anche la storia vissuta da ogni persona che operi nella struttura ospedaliera. Nel cast degli “adulti”: Carmelo Galati interpreta il ruolo del Dottor Abele, insieme a Laura Chiatti, Michela Cescon, Carlotta Natoli, Andrea Tidona, Niccolò Senni, Giampaolo Morelli, Ignazio Oliva, Stefano Venturi, Lele Vannoli, Giorgio Colangeli, Simonetta Solder, Federica De Cola, Andrea Tidona, Vittorio Viviani, Niccolò Senni e Francesca Valtorta. Particolare attenzione alla colonna sonora, composta da brani di Tiziano Ferro, Emma Marrone, Laura Pausini, Emis Killa, Vasco Rossi, Francesco Facchinetti, Ermal Meta, Il Cile, Simone Patrizi, Edwyn Roberts, Greta, Marco Velluti e Niccolò Agliardi, che canta «Io non ho finito».La fiction è girata al Ciasu, Centro italiano alti studi universitari, nella Masseria Giardinelli, una contrada sulle colline di Laureto, in agro di Fasano, ospedale pediatrico e con diverse location nella cittadina: i portici, l’oratorio del fanciullo, la villetta accanto alla chiesa di Sant'Antonio. In data 8 luglio il primo ciak; poi le riprese sono state effettuate per 19 settimane, dall’estate all’autunno, con l’impegno di novanta persone. Un tempo lunghissimo per una serie televisiva, di cui le ultime due settimane sono state girate a doppia troupe. Sul set si è tenuto anche un corso di formazione audiovisiva, con lezioni frontali in aula e con training on the job in ottobre. La produzione è realizzata dalla Palomar di Carlo Degli Esposti per Rai Fiction, diretta da Eleonora Andreatta, con il sostegno di Apulia film commission per 450mila euro, finanziati da National Film Fund ed hospitality fund, su un budget di sette milioni di euro.Il lancio della Rai è in grande stile, con station break su tutte le reti, servizi nei Tg e ospitate nei programmi. Il marketing ha lavorato per la trasmissione in radio della colonna sonora, e per la presenza attiva nei social network. Non a caso c'è una opzione per altre tre stagioni. La messa in onda avviene ad un anno da una altra miniserie girata nella Regione: «Tutta la musica del cuore», che portò nelle case degli Italiani la cittadina di Monopoli dal 3 al 27 febbraio, superando, sulla stessa rete, sempre i cinque milioni di spettatori a puntata, con share intorno al venti percento. L’anteprima è stata mercoledì mattina al Cinema Kennedy di Fasano: in sala tanti ragazzi, che hanno fatto da comparsa nella fiction, girata in una stagione importante del cinema pugliese.Adriano SilvestriIn copertina: La troupe in azione a Fasano (in alto accanto al titolo del Blog). Promo: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8d27ec45-6ae5-4431-95bb-3f5168b95eff.html#p=
«Braccialetti Rossi» dalle colline di Fasano a Rai 1
La fiction Braccialetti Rossi va in onda su Rai 1 in prima serata (inizio ore 21:30) a partire da domenica 26 gennaio per sei puntate (da 100 minuti ciascuna; la prima dura 119’). La regia è di Giacomo Campiotti; il testo di Sandro Petraglia; la scenografia di Paola Bizzarri; la fotografia di Stefano Ricciotti. Ispirata alla serie spagnola Pulseras rojas. Ambientata ai nostri giorni, racconta una bella vicenda di amicizia e solidarietà tra sei ragazzi, che affrontano il dramma della malattia in un ospedale della Puglia.Ognuno con un soprannome, una storia, una speranza. Il titolo deriva dal segno distintivo che i bambini portano al polso. Scelto, dopo una selezione tra tremila aspiranti, il protagonista principale è Leo (Carmine Bruschini, 17 anni da Cesena), il leader del gruppo, per la sensibilità e la forza, su cui tutti possono contare. Vale (Brando Pacitto, 17 anni da Roma) è legato ai compagni ed attento ai loro bisogni; Cristina (Aurora Ruffino, 24 anni da Torino) è in continuo conflitto con se stessa ed alla ricerca del vero amore; Davide (Mirko Trovato, 14 anni da Roma) è bello e dannato, vuol ritornare a casa ad una vita normale e non si lega ai compagni; Toni (Pio Lugi Piscicelli, 14 anni da Napoli) è il furbetto, sul quale tutti fanno affidamento; è in coma il più piccolo, Rocco (Lorenzo Guidi, undici anni da Roma): fa da voce narrante e da collante di tutto il gruppo.È anche la storia vissuta da ogni persona che operi nella struttura ospedaliera. Nel cast degli “adulti”: Carmelo Galati interpreta il ruolo del Dottor Abele, insieme a Laura Chiatti, Michela Cescon, Carlotta Natoli, Andrea Tidona, Niccolò Senni, Giampaolo Morelli, Ignazio Oliva, Stefano Venturi, Lele Vannoli, Giorgio Colangeli, Simonetta Solder, Federica De Cola, Andrea Tidona, Vittorio Viviani, Niccolò Senni e Francesca Valtorta. Particolare attenzione alla colonna sonora, composta da brani di Tiziano Ferro, Emma Marrone, Laura Pausini, Emis Killa, Vasco Rossi, Francesco Facchinetti, Ermal Meta, Il Cile, Simone Patrizi, Edwyn Roberts, Greta, Marco Velluti e Niccolò Agliardi, che canta «Io non ho finito».La fiction è girata al Ciasu, Centro italiano alti studi universitari, nella Masseria Giardinelli, una contrada sulle colline di Laureto, in agro di Fasano, ospedale pediatrico e con diverse location nella cittadina: i portici, l’oratorio del fanciullo, la villetta accanto alla chiesa di Sant'Antonio. In data 8 luglio il primo ciak; poi le riprese sono state effettuate per 19 settimane, dall’estate all’autunno, con l’impegno di novanta persone. Un tempo lunghissimo per una serie televisiva, di cui le ultime due settimane sono state girate a doppia troupe. Sul set si è tenuto anche un corso di formazione audiovisiva, con lezioni frontali in aula e con training on the job in ottobre. La produzione è realizzata dalla Palomar di Carlo Degli Esposti per Rai Fiction, diretta da Eleonora Andreatta, con il sostegno di Apulia film commission per 450mila euro, finanziati da National Film Fund ed hospitality fund, su un budget di sette milioni di euro.Il lancio della Rai è in grande stile, con station break su tutte le reti, servizi nei Tg e ospitate nei programmi. Il marketing ha lavorato per la trasmissione in radio della colonna sonora, e per la presenza attiva nei social network. Non a caso c'è una opzione per altre tre stagioni. La messa in onda avviene ad un anno da una altra miniserie girata nella Regione: «Tutta la musica del cuore», che portò nelle case degli Italiani la cittadina di Monopoli dal 3 al 27 febbraio, superando, sulla stessa rete, sempre i cinque milioni di spettatori a puntata, con share intorno al venti percento. L’anteprima è stata mercoledì mattina al Cinema Kennedy di Fasano: in sala tanti ragazzi, che hanno fatto da comparsa nella fiction, girata in una stagione importante del cinema pugliese.Adriano SilvestriIn copertina: La troupe in azione a Fasano (in alto accanto al titolo del Blog). Promo: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-8d27ec45-6ae5-4431-95bb-3f5168b95eff.html#p=