Apulia Cinema

«Il Grido della Terra» girato a Bari con Arnoldo Foà e un cast internazionale


Scriviamo di un film drammatico, girato in bianco/nero a luglio 1948 e distribuito nel 1949: «Il Grido della Terra» (Italia 149, 90’) di Duilio Coletti, sceneggiato da Alessandro Fersen, Carlo Levi e Giorgio Prosperi, ma firmato da Lewis F. Gitter. Soggetto di Tullio Pinelli e Mario R. Berardi; montaggio di Mario Serandrei; costumi di Emanuele Luzzati, fotografia di Domenico Scala, scenografia di Ottavio Scotti; musica di Alessandro Cicognini e Gino Modigliani. Assistente alla regia è David Carbonari.Girato a Bari, Palese Macchie e Cozze. Il veliero utilizzato per le riprese è il «Michelino» (nella foto). All'inizio del film le prime scene sono riprese dal vero a Palese, all’interno del campo di raccolta dei profughi ebrei, con le sue baracche di latta, da poco abbandonate nella realtà, e con la partecipazione di un gruppo di 250 veri profughi ebrei, a suo tempo già presenti nella struttura di prigionia. Il campo, gestito dall’Iro International Refuges Organization, era stato chiuso nella primavera 1948 e, i profughi, trasferiti in altri campi Iro, tra Trani e Barletta. Proprio a Trani essi vengono caricati sui camion, riportati a Palese ed utilizzati come comparse. La struttura resta l’ambiente reale della prima parte del film, fino all’imbarco clandestino degli ebrei. Alcuni esterni, ambientati nei centri abitati della Palestina (Gerusalemme e Haifa), vengono girati nella città vecchia di Bari. Altra location è la località marittima di Cozze, frazione di Mola di Bari.Protagonisti della pellicola sono gli attori compianti Andrea Checchi (Interpreta Ariè) e Marina Berti (nel ruolo di Dina). Il cast internazionale comprende gli attori stranieri Pietro Sharoff (russo), Peter Trent (britannico; nel ruolo del tenente Birkmore) e lo slavo Andrea Bosic (interpreta un terrorista palestinese). Gli altri attori italiani coinvolti sul set ad oggi, purtroppo sono deceduti:  Vittorio Duse (Jacob), Carlo Ninchi (il Comandante della nave), Elena Zareschi (Ada), Vivi Gioi (interpreta Judith, l’amante di David), Nerio Bernardi (un Generale britannico), Filippo Scelzo (il professor Tanmen), Cesare Fantoni (terrorista palestinese), Renato Bossi (Josiah) e Wanda Capodaglio. Gli unici ancora oggi viventi risultano gli attori italiani Luigi Tosi (interpreta David Tanmen, suo figlio) e Alfredo Varelli (Josef). Anche Alessandro Fersen recita in qualche scena nel ruolo del rabbino. Due interpreti del film, anch'essi ebrei, Arnoldo Foà (scomparso da pochi giorni, interpreta un terrorista palestinese) e Cesare Polacco (nel ruolo di Jafrem), lavorano all’epoca a Radio Bari, la prima emittente di stato, la cui sede di via Putignani è occupata dai partigiani ed in seguito utilizzata dagli Alleati. Da ricordare anche il debutto dell’attore barese Claudio Perone, che avrà successo con Germi, Camerini, Risi ed anche come amministratore di teatro. Nel cast anche l’attore teatrale leccese Nino Marchesini (interpreta Norworth). Scomparso nel 1961, era il marito di Italia Marchesini.Dalla Scheda Wikipedia compilata (dal sottoscritto) il 29 luglio 2009: «Il grido della terra è un film di azione, di grande impatto spettacolare, uscito nel 1949, prodotto da Alberto Salvatori per Lux Film, distribuito da Pantmedia. La regia è di Duilio Coletti, abruzzese, già chirurgo e sceneggiatore, dotato di grande professionalità (aveva appena concluso con Vittorio De Sica la regia di Cuore; morirà nel 1999 a 93 anni). È un film molto importante per la storia del cinema in Puglia: il quarto girato nella regione nel dopoguerra». Nel libro «Cineasti di Puglia film paesaggi associazioni» (Ed. del Sud, pag. 172) il critico Vito Attolini mette in evidenza «Tra i passi particolarmente efficaci, quello dello sbarco, quando i protagonisti dell’odissea, raggiungono a nuoto la costa.»Adriano Silvestri