Apulia Cinema

Tanta gente per "Il Grido della Terra"


Non immaginavo che tanta gente fosse interessata ad assistere alla proiezione del film Il Grido della Terra. Me ne rendo conto con piacere, quando entro nella sala proiezioni della Mediateca, con molti spettatori in piedi, già al momento in cui arrivano gli oratori, accolti  da Angelo Amoroso d’Aragona, che mostra con orgoglio la locandina originale del film («L’ho trovata per puro caso, tra quelle donate da un collezionista»).Vito Antonio Leuzzi conferisce un quadro storico alla vicenda narrata e ricorda le peripezie di Enzo Sereni e gli scritti di Arnaldo Di Nardi su questa «Storia di dieci attori e 250 comparse», anche ex profughi del campo clandestino allestito sulle coste di Cozze. Spetta a Vito Attolini parlare di Duilio Coletti, «considerato un regista tuttofare, poco stimato dalla critica, pur meritevole di aver utilizzato per il set gli stessi luoghi in cui si sono verificati i fatti veri, con elementi tipici del neorealismo. Il film ebbe buone recensioni in America. Coletti diresse anche Il Mercante di schiave con protagonista l’attore barese Enzo Fiermonte. E Marina Berti, diretta dal marito Claudio Gora, fu la protagonista del film Il cielo è rosso, prodotto dal barese Arrigo Atti... »Si spengono le luci e sullo schermo appare la scritta che delinea epoca e luoghi: «1947, in Italia Meridionale». Ma il pubblico subito riconosce la città vecchia di Bari, con l’Arco Basso, da cui si accede alla casa ambientata ad Haifa, ma anche l’aereoporto di Palese Macchie e le strade di campagna che da Cozze e da Mola di Bari salgono verso le colline di Conversano. Nei titoli Alessandro Fersen compare anche come consulente artistico, mentre l’organizzazione generale è accreditata al pugliese Giuseppe Forges Davanzati.La scena finale (nella foto) vale tutto il film, con gli uomini che arrivano alla Terra e - dal veliero - si lanciano in mare o raggiungono la costa attaccati alle corde. La Terra è quella di Israele, ma al sottoscritto (che ben riconosce le coste sassose della Puglia, dove è realmente girato il film nel 1948) quelle immagini portano alla mente le sequenze (vere) degli uomini che, nel 1991, arrivarono nel porto di Bari, a bordo della nave Vlora e - con le identiche modalità - raggiunsero la Terra d’Italia. Altri registi (Roland Sejko e Daniele Vicari) hanno poi riprodotte quelle immagini, riprese dalle tv, e le hanno rilanciate nei film documentari Anija. La Nave e La Nave dolce. Ma questa è una altra storia.Adriano Silvestri «Il Grido della Terra» girato a Bari con Arnoldo Foà e un cast internazionale: leggi L’anno 1948 tra cinema ed eventi della storia: leggi Per la Giornata della Memoria il film «Il Grido della Terra» girato a Bari nel 1948: leggi