Apulia Cinema

Armenise: quel cinema di Bari che compie 60 anni


Quando i fratelli Michele e Giuseppe Armenise aprono il «Nuovo Cinema Armenise» al rione Carrassi di Bari, la città dispone già di tante sale ed appare rischiosa l’impresa di avviarne un’altra, di grandi dimensioni. Ma il luogo, all’incrocio tra le vie Giulio Petroni e Pasubio, appare favorevole: è al centro del popoloso quartiere, a breve distanza del capolinea della filovia Saer numero 8, che porta in centro. E i fatti daranno ragione ai due pionieri del cinema barese.I cinema più vicini sono Adriatico, vicino alla chiesa Russa, Marilon vicino al Policlinico, Splendor in via Buccari e Gondar nella futura via Lattanzio. Le altre sale sono tutte in centro: Margherita, Petruzzelli, Oriente, Galleria, Umberto e  Sant’Antonio, oltre che, nella città vecchia, un Pidocchietto alla salita del Porto. Verso il rione Madonnella funzionano Kursaal Santalucia, Impero e Palazzo in corso Sonnino e Felix (poi Esedra). Nel quartiere Libertà operano: Dopolavoro Ferrovieri (poi Lucciola e Royal),  Jolly o Postelegrafonico in via Sagarriga Visconti, Supercinema in via Ravanas, Aurora in via Napoli, a cui d’estate si aggiunge l’arena dei Monopoli di Stato (poi Arena Giardino, alla Manifattura dei Tabacchi).L’edificio del Cinema Armenise è progettato dall’ingegner Michele Scattarelli su due piani e costruito dall’impresa Filippo Masotti, con tecnico di cantiere l’ingegner Grassi e viene inaugurato il 6 febbraio 1954: è una sala da seicento posti in platea, più altri 240 sulla sovrastante galleria. In tutto può ospitare seduti 840 spettatori per ciascuna proiezione. Leggiamo i giornali dell’epoca: «Primato di modernità e di eleganza, tutti i confort, acustica e visione perfette, impianto di termo ventilazione  e di riscaldamento, bar, cupola mobile, salottini di attesa, poltroncine». Ma la cosa più importante, che tutti sottolineano, è «un grandioso vero schermo panoramico», fiore all’occhiello della grande struttura.Il primo ammodernamento del cinema avviene dopo 24 anni di attività, nel 1978; per motivi di sicurezza la capienza è lievemente ridotta: a 574 posti in platea e 150 nella galleria. Poi, dopo ancora venti anni, nel 1998 avviene la divisione in due diverse sale, a cura degli ingegneri Mirella Bindo e Giampaolo Di Donato, che progettano una "Sala 1" al piano terra, recuperando in sicurezza 430 posti a sedere numerati, e una "Sala 2" al primo piano, a cui si accede per mezzo di una rampa di scale interne, dotate di una pedana mobile per anziani e diversamente abili. Conferma i 150 posti esistenti.Della lunga lista (forse incompleta) di venti sale funzionanti sessanta anni fa, oggi ne restano operativi come cinema solo tre: Splendor, Galleria ed Esedra. E le due sale del Cinema Armenise sono state, intanto, munite di impianti di aria condizionata e climatizzata e delle tecnologie Dolby Digital Surround e Digital Surround e, infine, digitalizzate da Giuseppe Armenise, omonimo, nipote ed erede di uno dei fondatori (entrambi scomparsi) della solida struttura.Adriano SilvestriL’anno 1954 a Bari, tra Cinema e Storia: leggi.Eventi per i 60 anni del Cinema Armenise di Bari: leggi.