Il lungometraggio Una vita spezzata - ispirato all’omicidio della piccola Graziella Mansi (nella foto), avvenuto in agosto 2000 a Casteldelmonte - è stato completato dal regista barese Miki D'Aquino. Nel cast gli attori baresi Enzo Strippoli, Mino Barbarese e Miki Calabrese. I personaggi hanno nomi diversi da quelli reali. La bimba assume il nome di Angela ed è interpretata da Carol Terlizzi. Il “branco” è impersonato da Giuliano Giuliani, Enzo Scarlatino, Davide Terlizzi, Francesco Sinisi e Rocco Picerno.Il film sarà presentato in anteprima (forse nel Palasport) ad Andria, la città che fu sconvolta dalla tragica fine della bambina, i cui genitori hanno approvato la sceneggiatura ed hanno partecipato alle conferenze per divulgare l’opera filmica. I produttori Vincenzo Loconte ed Enzo Evangelista hanno prescelto, per girare le scene, le location di Andria, Corato, Ruvo, Altamura, Canosa, Margherita di Savoia e Potenza. Con il patrocinio del Comune di Andria e di Ailap, Associazione italiana per la lotta alla pedofilia.
«Una vita spezzata» ricorda la piccola Graziella uccisa a Casteldelmonte
Il lungometraggio Una vita spezzata - ispirato all’omicidio della piccola Graziella Mansi (nella foto), avvenuto in agosto 2000 a Casteldelmonte - è stato completato dal regista barese Miki D'Aquino. Nel cast gli attori baresi Enzo Strippoli, Mino Barbarese e Miki Calabrese. I personaggi hanno nomi diversi da quelli reali. La bimba assume il nome di Angela ed è interpretata da Carol Terlizzi. Il “branco” è impersonato da Giuliano Giuliani, Enzo Scarlatino, Davide Terlizzi, Francesco Sinisi e Rocco Picerno.Il film sarà presentato in anteprima (forse nel Palasport) ad Andria, la città che fu sconvolta dalla tragica fine della bambina, i cui genitori hanno approvato la sceneggiatura ed hanno partecipato alle conferenze per divulgare l’opera filmica. I produttori Vincenzo Loconte ed Enzo Evangelista hanno prescelto, per girare le scene, le location di Andria, Corato, Ruvo, Altamura, Canosa, Margherita di Savoia e Potenza. Con il patrocinio del Comune di Andria e di Ailap, Associazione italiana per la lotta alla pedofilia.