La Royal Opera House da Londra ritorna Mercoledì 19 sugli schermi della Puglia, con La Bella Addormentata per la grande stagione live con il Royal Ballet. Balletto in un prologo e tre atti (durata: 3 ore e 10’, inclusi due intervalli, nella foto). Orchestra of the Royal Opera House, musica Pyotr Il’yich Tchaikovsky; disegni originali Oliver Messel; direttore d'orchestra Valeriy Ovsyanikov; coreografia Marius Petipa; coreografie addizionali Frederick Ashton, Anthony Dowell, Christopher Wheeldon; produzione di Monica Mason e Christopher Newton, con le scenografie di Ninette de Valois sulla base della regia di Nikolaj Sergeyev.“Messa in scena per la prima volta a San Pietroburgo nel 1890, è l'apice del balletto classico: un matrimonio perfetto tra le coreografie di Petipa e la musica di Tchaikovsky, nonché una grande sfida per ogni ballerino. È anche un tipico lavoro firmato Royal Ballet. Per celebrare il 75° anniversario della compagnia, nel 2006 Monica Mason e Christopher Newton rivitalizzano la produzione di riferimento del 1946, che ristabiliva le coreografie di Petipa in base alle annotazioni del regista del Balletto Imperiale Nikolaj Sergeyev, con le scenografie realizzate dalla fondatrice stessa del Royal Ballet, Ninette de Valois.”
La Bella Addormentata da Londra alle sale della Puglia
La Royal Opera House da Londra ritorna Mercoledì 19 sugli schermi della Puglia, con La Bella Addormentata per la grande stagione live con il Royal Ballet. Balletto in un prologo e tre atti (durata: 3 ore e 10’, inclusi due intervalli, nella foto). Orchestra of the Royal Opera House, musica Pyotr Il’yich Tchaikovsky; disegni originali Oliver Messel; direttore d'orchestra Valeriy Ovsyanikov; coreografia Marius Petipa; coreografie addizionali Frederick Ashton, Anthony Dowell, Christopher Wheeldon; produzione di Monica Mason e Christopher Newton, con le scenografie di Ninette de Valois sulla base della regia di Nikolaj Sergeyev.“Messa in scena per la prima volta a San Pietroburgo nel 1890, è l'apice del balletto classico: un matrimonio perfetto tra le coreografie di Petipa e la musica di Tchaikovsky, nonché una grande sfida per ogni ballerino. È anche un tipico lavoro firmato Royal Ballet. Per celebrare il 75° anniversario della compagnia, nel 2006 Monica Mason e Christopher Newton rivitalizzano la produzione di riferimento del 1946, che ristabiliva le coreografie di Petipa in base alle annotazioni del regista del Balletto Imperiale Nikolaj Sergeyev, con le scenografie realizzate dalla fondatrice stessa del Royal Ballet, Ninette de Valois.”