Apulia Cinema

Antonella Gaeta e Silvia Godelli alla presentazione del Bif&st


A Bari giovedì 3 aprile Antonella Gaeta ha voluto aprire il Bif&st con moltissima concentrazione: «Mai, come in questa edizione del Festival, non vedo l’ora di tuffarmi nelle iniziative in programma. È una occasione per tutti, per tutta la città e per tutta la Regione. Sono tantissimi i ragazzi che imparano a fabbricare un festival del cinema; ragazzi che crescono ed avviano iniziative. Un cinema come quello che faceva Gian Maria Volontè, nume tutelare dell’evento».Silvia Godelli, con grande concretezza, entra subito nel merito delle questioni che riguardano il Bif&st: «Primo. Desidero ringraziare in maniera non rituale gli sponsor. Oggi è determinante avere interlocutori privati per mantenere in piedi il sistema culturale del nostro Paese. Le risorse diventano sempre meno per l’organizzazione, soprattutto se un evento cresce ed ha necessità di maggiori risorse economiche per svilupparsi».E ancora: «Non sappiamo cosa accadrà dopo di noi. Abbiamo già previsto come finanziare l’anno venturo il Festival, per continuare a mantenere quello che si è creato. I frutti preziosi, di un lavoro collettivo che non può perire con il ricambio amministrativo Le tante iniziative messe in piedi dalla Regione, coinvolgono tante persone, che devono continuare a dire che la cultura è un aspetto importante da sottolineare».L’Assessore si guarda intorno nell’edificio del Margherita e continua: «Secondo. Questo meraviglioso contenitore è un pezzo di storia della città, anche se non abbiamo ancora una destinazione definitiva. Pur essendo stato chiuso tanto tempo, resta un punto fermo. La struttura testimonia la dimensione del mare, insieme con la vicina Sala Murat e con il teatro Petruzzelli». E poi: «Terzo. Bari diventa non solo capitale del cinema del nostro Paese, ma anche capitale della cultura della nostra Regione. Prima non era così. Oggi è un posto in cui è possibile vivere e far vivere una esperienza culturale collettiva, come questo festival».Adr.S.