Apulia Cinema

Mariela Castro a Giurisprudenza: «Abbiamo la voglia la capacità il desiderio di cambiare il mondo. Ora è il momento!»


Quando Mariela Castro entra nell’aula moderna ed ovattata, intitolata – come tutta l’Università di Bari - ad Aldo Moro, al piano terra del palazzo di Giurisprudenza, la trova affollata soprattutto di ragazze che studiano psicologia e di giovani. Solo in prima fila qualche persona di una certa età. Molti in piedi o accovacciati sui gradini.Sono le 16:30 di un pomeriggio primaverile. La accompagna la Signora Carina Soto Agüero, che è ambasciatore di Cuba in Italia, e con lei arrivano anche Nichi Vendola, la giornalista Susanna Napolitano ed una giovane interprete; ad accoglierli Silvia Godelli, che è stata docente di questo Ateneo, il giovane Alessandro Taurino ed il professore che fa da moderatore dell’incontro. Arrivano anche Antonella Gaeta, Silvio Maselli, la professoressa Francesca Romana Recchia Luciani e prendono posto su di un tavolino. Più indietro i musicisti Alessandro Palmitessa e Mirko Signorile. Il regista Gianni Torres ricorda gli appuntamenti per domani al Bif&st per il documentario Unique e mostra un trailer di 60 secondi.Ma spetta a Nichi Vendola introdurre la figlia di Raul Castro e di Vilma Espin, e la donna, che indossa un maglione nero con disegni geometrici grigi, si tocca i capelli lunghi, con volto sorridente, si rivela subito rivoluzionaria come Fidel, di cui è nipote. Parla molto bene l’italiano, con una scioltezza e una certa velocità di esposizione, intervalla «bueno», «plena», «todo», «historia». Cita Marx, Lenin, il socialismo, il Partito Comunista. Più volte è interrotta da applausi anche da parte degli altri oratori.«Abbiamo la voglia la capacità il desiderio di cambiare il mondo. Ora è il momento!», e - per farlo comprendere - inizia dalla storia, dal colonialismo “fatto dagli Europei”: «Si inventavano i pregiudizi, i preconcetti, i “construtti” per dividere la posizione delle classi privilegiate dalle classi sociali sfruttate». E passa all’oggi: «Chi è cattivo? Gheddafi? Salvano il suo paese con la guerra. Chi è cattivo ? Milosevich? Bombardano i paesi slavi».I temi a lei cari sono la parità di genere: «La donna da Noi guadagna lo stesso salario dell’uomo; può interrompere la gravidanza con costi a carico del servizio sanitario» e, naturalmente,  l’omofobia: «Resta un problema non risolto, anche se la giornata mondiale contro l’omofobia a Cuba è durata tutto il mese di maggio; c‘è ancora oggi la problematica della sessualità nel mio Paese. Molti cambiamenti ci sono stati, grazie alle associazioni femminili; la gente è molto sensibile quando si parla di problematiche sociali; il popolo di Cuba lotta contro tutti i tipi di ingiustizia». Mezz’ora di fila passa rapidamente. Invita a visitare Cuba e conclude: “Un bacio a tutti”.Adriano SilvestriNella foto: Mariela Castro con Michele Emiliano.