È la giornata di Valeria Golino al Bif&st. Puntualissima arriva nel primo pomeriggio al Cinema Galleria e raggiunge la Sala 1, la più grande della Multisala, pienissima, e si siede in prima fila con Marco Simon Puccioni. Felice Laudadio saluta il pubblico e cede la parola ad Enrico Magrelli, che annuncia Come il vento e chiama sul palco l’attrice ed il regista di questo film.Con piglio sportivo Valeria Golino sale sul palco: «Per me è stata una grande opportunità, non è un personaggio la donna che interpreto, è una persona realmente esistita (si tratta di Armida Miserere) ed ha diretto un carcere di massima sicurezza. Da una parte c’era l’entusiasmo di avere un personaggio antipatico, ma una donna piena di tenerezza. Un personaggio che per un’attrice può essere “un Luna Park”. Dall’altra parte c’era il timore di entrare nella vita di una persona, che devi portare sullo schermo e – allo stesso tempo – non offenderla, pur dicendo cose scabrose». E ancora: «Ho anche cambiato il colore degli occhi: occhi neri come la vera protagonista. All’inizio sono stata molto timorosa: non volevo fare questo film per tanti motivi. Sapevo che sarebbe stato difficile montare il film, e trovare la distribuzione del film. Siamo tutti un po’ impauriti perché pensiamo all’inizio che il film “non andrà avanti” ».Ma invece la produzione si conclude e ora parte la proiezione in lingua italiana, con sottotitoli in inglese. Lei ringrazia e risale fino all’entrata della sala, ma non resiste e si ferma con Laudadio e con lo stesso Puccioni (che è anche coproduttore insieme ai francesi, ha curato il soggetto e ha collaborato alla sceneggiatura del film) e, in piedi, assiste alla prime scene. Il pubblico è concentrato sullo schermo e non se ne accorge.Poi si trasferisce al vicino ex palazzo delle Poste (nella foto) e siede in cattedra: qui il pubblico è ancora numeroso e l’ambiente (più piccolo del Cinema) si riempie prima ancora che ella salga le scale. Molta gente resta fuori. Non c’è più posto. Il pubblico vuole bene a questa attrice e regista. La proiezione si replica Domenica sera alle 20:30. Adr.S.
La giornata di Valeria Golino al Bif&st
È la giornata di Valeria Golino al Bif&st. Puntualissima arriva nel primo pomeriggio al Cinema Galleria e raggiunge la Sala 1, la più grande della Multisala, pienissima, e si siede in prima fila con Marco Simon Puccioni. Felice Laudadio saluta il pubblico e cede la parola ad Enrico Magrelli, che annuncia Come il vento e chiama sul palco l’attrice ed il regista di questo film.Con piglio sportivo Valeria Golino sale sul palco: «Per me è stata una grande opportunità, non è un personaggio la donna che interpreto, è una persona realmente esistita (si tratta di Armida Miserere) ed ha diretto un carcere di massima sicurezza. Da una parte c’era l’entusiasmo di avere un personaggio antipatico, ma una donna piena di tenerezza. Un personaggio che per un’attrice può essere “un Luna Park”. Dall’altra parte c’era il timore di entrare nella vita di una persona, che devi portare sullo schermo e – allo stesso tempo – non offenderla, pur dicendo cose scabrose». E ancora: «Ho anche cambiato il colore degli occhi: occhi neri come la vera protagonista. All’inizio sono stata molto timorosa: non volevo fare questo film per tanti motivi. Sapevo che sarebbe stato difficile montare il film, e trovare la distribuzione del film. Siamo tutti un po’ impauriti perché pensiamo all’inizio che il film “non andrà avanti” ».Ma invece la produzione si conclude e ora parte la proiezione in lingua italiana, con sottotitoli in inglese. Lei ringrazia e risale fino all’entrata della sala, ma non resiste e si ferma con Laudadio e con lo stesso Puccioni (che è anche coproduttore insieme ai francesi, ha curato il soggetto e ha collaborato alla sceneggiatura del film) e, in piedi, assiste alla prime scene. Il pubblico è concentrato sullo schermo e non se ne accorge.Poi si trasferisce al vicino ex palazzo delle Poste (nella foto) e siede in cattedra: qui il pubblico è ancora numeroso e l’ambiente (più piccolo del Cinema) si riempie prima ancora che ella salga le scale. Molta gente resta fuori. Non c’è più posto. Il pubblico vuole bene a questa attrice e regista. La proiezione si replica Domenica sera alle 20:30. Adr.S.