Apulia Cinema

Barbara Bobulova e i suoi capelli: rossi, biondi, bruni


All’ex Palazzo delle Poste di Bari tutti aspettano Barbara Bobulova nel tardo pomeriggio (tiepido) di martedì 8 aprile. Dicono che verrà a piedi dal vicino cinema Galleria. Lei invece arriva in Mercedes con autista (il tutto fornito, all’organizzazione, dallo sponsor Motoria). La fermano sulle scale. Foto, telefonini, mentre la gente aspetta in sala. La attendono anche molti operatori delle tv, che hanno fissato le telecamere sui cavalletti e – quindi - non possono uscire a riprendere la scena conviviale improvvisata all’esterno.«Buona sera»: finalmente rompe il ghiaccio, in perfetto Italiano, l’attrice (nella foto) e Franco Montini cerca di presentare i suoi film, la sua carriera. Ma lei prende possesso della sala, degli spettatori tutti e non si ferma più: «A me l’Italia è destinata da una forza superiore. Ai tempi del muro di Berlino, avevo 15 anni ed ho partecipato al Giffoni festival. Venivo dal mondo dell’est, e subito ripartii per la Slovacchia: non pensavo di ritornare in questo Paese e non immaginavo che l’Italia sarebbe diventata la mia casa».Elegante, spigliata, capelli rossi, spiega: «I film drammatici li faccio da bruna; le commedie le faccio da bionda. Un giorno vengono a fare un casting per un film per la tv Italiana, L’Infiltrato, e mi portano a girare a Roma. Ma io ritorno nel mio Paese, per completare gli studi di recitazione all’Accademia d’arte drammatica di Bratislava».«Ritorno a Roma perché mi propongono un testo molto difficile (Il Principe di Homburg), di Marco Bellocchio, che io non conoscevo né sapevo chi fosse». E ancora: «Al mio Paese non c’è differenza per un attore nel fare cinema, televisione o teatro. Cosa nuova per me scoprire che qui si differenziano gli attori, a seconda del prodotto da fare. Ho fatto qualche cosa per la tv e per un po’ il cinema non mi ha chiamata più». Montini la riporta al film di Rocco Papaleo presentato al Bif&st ed al ruolo di prostituta: «A me non dispiace affatto, ma mi diverte questo ruolo, come quello della pornostar. Se non ci si diverte non ne vale la pena».Adr.S.