Tavola rotonda Venerdì 11 a Bari: Esiste ancora la critica cinematografica? Il quadro è impietoso. Gli spazi sui quotidiani si vanno contraendo e le recensioni dei film sono ridotte a poche righe. Sui periodici l’attività critica è ridotta a un giudizio attraverso voti e stelline. Sulla rete, ove gli spazi appaiono illimitati, i giudizi sono confusi e contraddittori. La tv pubblica, sui canali generalisti, non prevede alcuna rubrica di critica cinematografica. Le case di distribuzione e gli uffici stampa - nel promuovere i loro film - privilegiano, rispetto al parere del critico, il punto di vista dello specialista di altre materie: editorialista politico, esperto ambientalista, cronista di gossip, la “firma” alla moda. Ma si dovrebbe partire dal film: discutere e privilegiare la riflessione sul linguaggio, sulla qualità estetica, sulla forma del racconto è problema secondario. La dissertazione dotta, la chiacchiera disinvolta, l’aneddotica autoreferenziale diventano abitudine, che riguarda le recensioni, ma anche le cronache dai festival. Bisogna auspicare un’alleanza convinta tra tutti gli uomini del cinema (produttori, distributori, autori e critici) per assicurare la necessaria informazione al pubblico, ma anche una migliore formazione del gusto ed una puntuale difesa della qualità.Il Convegno è organizzato dal Bif&st, in collaborazione con il Sncci Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, coordinato da Franco Montini, con relazioni di Piero Spila e Maurizio G. De Bonis e l’intervento dei critici, tra cui Paolo Mereghetti, Paolo D’Agostini, Fabio Ferzetti, Silvana Silvestri, Anton Giulio Mancino, Sergio Naitza. Ore 16:00 Teatro Margherita.
La Critica Cinematografica è Morta! Viva la Critica Cinematografica!
Tavola rotonda Venerdì 11 a Bari: Esiste ancora la critica cinematografica? Il quadro è impietoso. Gli spazi sui quotidiani si vanno contraendo e le recensioni dei film sono ridotte a poche righe. Sui periodici l’attività critica è ridotta a un giudizio attraverso voti e stelline. Sulla rete, ove gli spazi appaiono illimitati, i giudizi sono confusi e contraddittori. La tv pubblica, sui canali generalisti, non prevede alcuna rubrica di critica cinematografica. Le case di distribuzione e gli uffici stampa - nel promuovere i loro film - privilegiano, rispetto al parere del critico, il punto di vista dello specialista di altre materie: editorialista politico, esperto ambientalista, cronista di gossip, la “firma” alla moda. Ma si dovrebbe partire dal film: discutere e privilegiare la riflessione sul linguaggio, sulla qualità estetica, sulla forma del racconto è problema secondario. La dissertazione dotta, la chiacchiera disinvolta, l’aneddotica autoreferenziale diventano abitudine, che riguarda le recensioni, ma anche le cronache dai festival. Bisogna auspicare un’alleanza convinta tra tutti gli uomini del cinema (produttori, distributori, autori e critici) per assicurare la necessaria informazione al pubblico, ma anche una migliore formazione del gusto ed una puntuale difesa della qualità.Il Convegno è organizzato dal Bif&st, in collaborazione con il Sncci Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani, coordinato da Franco Montini, con relazioni di Piero Spila e Maurizio G. De Bonis e l’intervento dei critici, tra cui Paolo Mereghetti, Paolo D’Agostini, Fabio Ferzetti, Silvana Silvestri, Anton Giulio Mancino, Sergio Naitza. Ore 16:00 Teatro Margherita.