Apulia Cinema

Fare rete tra operatori dello spettacolo: workshop a Bari


Il Workshop Agis "I luoghi del pubblico", sull'accesso e l'educazione del pubblico alla cultura, si è tenuto ieri pomeriggio all’ex Palazzo delle Poste di Bari in collaborazione con Consis e Collab, dopo l’ultimo test del sistema E.Showcard (nella foto), sul funzionamento pratico del database interattivo della nuova card e sui servizi collegati, con le potenzialità dello strumento interattivo per la promozione dello "spettacolo, a portata di click".Due gruppi di lavoro, costituiti da addetti ai lavori, rappresentativi di differenti luoghi, vocazioni culturali ed artistiche diverse, hanno incontrato alcuni esperti di comunicazione, giornalisti e studenti, per tracciare proposte, strategie e prospettive, legate all'educazione ed alla fidelizzazione del pubblico (audience development).  Roberto Ricco e Michele Casella hanno guidato il confronto e tratto soluzioni concrete per affrontare il problema, per un esame della politiche di promozione, nell'ambito degli spazi culturali, a cominciare da teatri, cinema, musei e laboratori urbani.Full immersion per i partecipanti, che hanno contribuito con idee ed esperienze: tra gli altri, Carolina Pezzolla (del Multicinema Galleria, che ha presentato in plenaria i risultati), Elisa Barucchieri (Compagnia di danza Res Extensa, Gioia del Colle); Vito Belladonna e Daniele Morciano (Wel. Co. Me. spin-off Università); Angelo De Leonardis (Il Grillo Editore, Gravina in Puglia); Anna Giannone (Teatro Kismet OperA); Roberta Laguardia (Teatro Pubblico Pugliese); Nicola Mercurio (Ulixes, Laboratorio Urbano Bitonto), Clarissa Veronico (Teatro Abeliano) e il blogger Adriano Silvestri (Diari di Cineclub).Paolo Ponzio ha evidenziato la scarsa considerazione diffusa fra gli operatori sulla importanza della comunicazione per la riuscita dei progetti culturali: «Anche le reti tra gli operatori sono quasi del tutto assenti. Si pensa che fare rete possa sottrarre pubblico, invece è il contrario, un'azione di rete produce una più generale crescita del pubblico. Fare rete tra imprese che fanno attività culturali diverse può produrre economie di spesa creando sviluppo.»Francesca Rossini ha concluso: «I primi a dover investire in comunicazione sono gli operatori che, a prescindere dagli strumenti che scelgono, devono indirizzarla verso pubblici specifici, creando il canale e usandolo in modo corretto, formando i propri comunicatori, per coinvolgere il pubblico, seguendo le tendenze. Occorre fare squadra, in termini valoriali e emozionali, abbassando i contrasti tra i singoli, per una crescita comune.» Prossimo incontro annunciato per il 10 Luglio, per coinvolgere gli amministratori del territorio.