Apulia Cinema

Visita alla mostra “Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo 50 anni dopo”


La importante e originale mostra “Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo 50 anni dopo. Nuove tecniche di immagine: Arte, Cinema, Fotografia” è divisa in sei sezioni: le prime cinque riguardano specificamente il film Il Vangelo secondo Matteo, con la ricostruzione del doppio contesto del film - quello dell’ideazione ed elaborazione creativa tra Roma ed Assisi e la Palestina tra il 1962 e il 1964 e quello della realizzazione delle riprese, del montaggio e della produzione del film.La prima sezione, ospitata nella Sala Pascoli, si intitola La Folgorazione figurativa. Il cinema di Pasolini 1960/1964. Racconta il cinema prima del Vangelo, in chiave artistica e “sacra”: l’avvicinamento al Vangelo, tutto il primo cinema di Pasolini negli anni che vanno dal 1960 al 1963 attraverso spezzoni dei vari film. I disegni originali di Pasolini (tra i quali due ritratti dello storico dell’arte Roberto Longhi, suo maestro a Bologna, a cui il regista dedica Mamma Roma) e materiali pubblicitari della produzione Arco Film disegnati da Achille Perilli. Particolare attenzione a La Ricotta, l’episodio di Rogopag girato da Pasolini che venne sequestrato per vilipendio alla religione di stato ed al processo subito dal regista.La seconda sezione Da Roma ad Assisi alla Palestina: l’ideazione del Vangelo, racconta la creazione della pellicola attraverso i rapporti che il regista ebbe tra il 1962 e il 1964 con la comunità raccolta attorno a Don Giovanni Rossi, fondatore della Pro Civitate Christiana, che invitò Pasolini ad Assisi e gli diede poi forte sostegno nella realizzazione del film, incoraggiandolo anche a compiere un “pellegrinaggio” in Palestina, per conoscere i luoghi del Vangelo, che il regista volle poi ambientare a Matera. Un’intervista originale a padre Virgilio Fantuzzi e ai volontari della Pro Civitate Christiana.La terza sezione Matera come Gerusalemme racconta la produzione e la realizzazione del Vangelo. La scelta del sud, della Basilicata e il più importante set a Matera. Le immagini di scena, alcune inedite a colori, realizzate dal fotografo ufficiale della produzione Angelo Novi. I costumi del film, disegnati da Danilo Donati, materiali inediti provenienti dagli archivi di Matera che documentano la presenza del regista nella città dei Sassi e la macchina Arriflex utilizzata da Pasolini durante le riprese.La quarta sezione Il vangelo di Pasolini nella critica del tempo racconta la ricezione del film da parte del pubblico, la presentazione al Festival di Venezia e il dibattito critico, che ne colse immediatamente la grandissima importanza. Il successo e il premio della critica cattolica. La presentazione a Parigi e l’intervento di Jean Paul Sartre. Interviste originali a esponenti della critica del tempo, come Mino Argentieri, firma de l’Unità e Rinascita.La quinta sezione Il sole ferocissimo e antico di Matera è dedicata alla città: racconta la Matera incontrata da Pasolini, attraverso rappresentazioni e documenti originali, fotografie mai pubblicate prima (realizzate da Mario Carbone, Cartier Bresson, Mimmo Castellano, Giuseppe Rotundo); montaggio originale dei film girati a Matera prima del Vangelo. Disegni e dipinti degli artisti che hanno guardato e attraversato in quegli anni la città: Rocco Falciano, Luigi Guerricchio, Mauro Masi, Antonio Masini, Carlo Levi.La sesta sezione è intitolata Tra Gruppo Uno e Gruppo 63. Nuove tecniche di immagine. Sculture di Gastone Novelli, Achille Perilli, Toti Scialoja. Nicola Carrino, Nato Frascà, Pasquale Santoro, Giuseppe Uncini (esposta tra il Museo di Palazzo Lanfranchi e il Musma Museo di arte contemporanea di Matera), presenta importanti opere d’arte realizzate dai principali protagonisti del dibattito artistico dei primi anni Sessanta per aiutare a comprendere i nuovi orizzonti della scultura italiana. Nella chiesa del Carmine si trovano le sette sculture più grandi e significative. Davanti all’altare, su un grande schermo sono proiettate le fotografie della performance Intellettuale di Fabio Mauri tenutasi a Bologna nel 1975. Sono esposte 103 opere di grandi protagonisti della scena artistica dei primi anni Sessanta, per raccontare attraverso la scultura contemporanea il dibattito sulle nuove tecniche di immagine che si riflettono nel capolavoro di Pasolini.Al Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna. Palazzo Lanfranchi. La mostra è visitabile dal martedì alla domenica: ore 10.00 - 14.00 / 16.00 - 20.00 (dal 21 Luglio al 30 Settembre); ore 10.00 - 14.00 (dal 1° ottobre al 9 Novembre). Biglietto d'ingresso: € 5 (€ 3,50 ridotto); comprende la visita alla mostra e alla collezione permanente. Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo 50 anni dopo. Nuove tecniche di immagine: Arte, Cinema, Fotografia:  Leggi.Il Vangelo secondo Matteo: Leggi."Il Vangelo" di Pasolini a Gioia del Colle: Leggi